lunedì 19 settembre 2011

Patto di consultazione e di unità d'azione per il socialismo europeo

PATTO DI CONSULTAZIONE E DI UNITA' D'AZIONE PER IL SOCIALISMO EUROPEO

Ci troviamo attualmente nel mezzo di una crisi che assume ormai sempre più chiaramente i caratteri di una "crisi di sistema".

Di fronte alla portata degli eventi, risultano del tutto inadeguate quelle proposte politiche basate esclusivamente sull'austerity e sui tagli alla spesa pubblica e al Welfare. Pur avendo il settore pubblico la sua parte di responsabilità, le cause della crisi sono prima di tutto da ricercarsi nel settore privato: aumento delle disparità salariali, eccessivo indebitamento e bolle speculative generate da una finanza irresponsabile.

In Italia, il sistema politico esistente diventa sempre più fragile e precario per la sua incapacità ad adeguarsi tempestivamente alle richieste delle tecnostrutture del capitalismo finanziario internazionale.

La sinistra ufficiale purtroppo non sembra in grado di elaborare una propria autonoma proposta alternativa di modello di sviluppo, illudendosi di poter cavalcare questo attacco con una semplice promessa di maggiore affidabilità.

Bisogna rendersi definitivamente conto che l'unica possibilità di fronteggiare la crisi e di incidere nei nuovi rapporti economici e geo-politici che vanno delineandosi a livello mondiale è quella di dar luogo in modo reale, concreto e compiuto ad un'Unione politica europea.

Le politiche miopi e conservatrici, sostenute innanzitutto dagli attuali governi di Francia e Germania, risultano del tutto inadeguate per mancanza di solidarietà e di una visione comune. L'ostinata bocciatura delle obbligazioni europee (Eurobond) capaci di raccogliere una parte del debito pubblico degli Stati membri per ridurne il costo globale e di rilanciare su scala continentale gli investimenti pubblici in infrastrutture materiali e immateriali ne è un chiaro esempio.

Le continue e pervicaci manovre economiche, fatte esclusivamente di tagli allo stato sociale, di compressioni di salari e stipendi e di aumento delle disuguaglianze sociali, non sono più tollerabili.

Oggi è più che mai necessaria la costruzione di una forza e di una proposta politica neo-socialista adeguata alle sfide attuali e capace di capovolgere i paradigmi neoliberisti ed economicisti dominanti.

Riteniamo che una proposta di questo tipo debba necessariamente articolarsi attorno a 3 livelli indissolubilmente legati tra loro: quello locale e meridionale, quello nazionale e italiano, quello continentale ed europeo.

Un nuovo socialismo democratico europeo radicato in una realtà del Mezzogiorno italiano come Napoli deve essere in grado di dare risposte concrete alle esigenze della società meridionale dell'Italia del XXI secolo, cioè di uno dei principali Stati membri dell'Unione europea.

Consapevoli della portata di un tale processo politico, ci impegniamo a consultarci periodicamente per elaborare proposte e promuovere iniziative politiche unitarie su alcuni temi specifici: difesa di un moderno ed efficiente Welfare state a cominciare dalla centralità della scuola pubblica, difesa dell'ambiente e valorizzazione del territorio a cominciare dalla questione della costruzione di un moderno ciclo integrato dei rifiuti, laicità e diritti civili a cominciare dalle proposte sui Registri dei Testamenti biologici e delle Unioni civili.

A partire da questi temi andremo avanti nella nostra azione politica cercando di costruire un consenso maggioritario attorno a proposte laiche democratiche e socialiste.

Per la Lega dei Socialisti di Napoli, Andrea Buonajuto
Per l'Associazione Lib Lab di Napoli, Giancarlo Nobile
Per il Nuovo Partito d'Azione di Napoli, Francesco Postiglione

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