Care compagne, cari compagni,
in considerazione dei fatti di inaudita violenza istituzionale e politica che stanno verificando in queste ore, contro Eluana Englaro e contro lo Stato di diritto, convochiamo una mobilitazione straordinaria per
DOMENICA 8 FEBBRAIO, ALLE ORE 13,
DAVANTI ALL'ARCIVESCOVADO DI MILANO, IN PIAZZA FONTANA
Manifesteremo contro l'alleanza di potere fra il Governo e la Chiesa, in difesa della laicità dello Stato e della libertà personale ed in difesa della democrazia , dopo l'inaudito attacco di Berlusconi all'impianto costituzionale della decretazione d'urgenza ed al Presidente Napolitano , che se ne è fatto garante.
Vi preghiamo di cuore di essere presenti e di aiutarci a diffondere il più possibile questo avviso.
Club Porto-Franco
Milano
16 commenti:
Piena condivisione dell'iniziativa. Sosteniamo il Presidente della Repubblica, difendiamo la Costituzione.
Renzo Penna
Associazione Labour "Riccardo Lombardi".
Cari compagni,
comprendo il senso della vostra manifestazione di domani davanti all'arcivescovado, ma credo che, soprattutto in questo momento, sia necessario mantenere un dialogo con quell'ala della chiesa e dei fedeli rappresentato, a milano, dalla linea martini-tettamanzi.
Spero che sia anche questo il senso della vostra manifestazione: diversamente, mi sembrerebbe più opportuno svolgerla di fronte a quella vera sentina di interessi clerical-politico-affaristici rappresentati dalla Regione Lombardia e dal suo presidente.
Un cordiale saluto
Giovanni
... i quali tra l'alto proprio oggi, per iniziativa del sedicente "Centro di ateneo di bioetica" dell'Università Cattolica del sacro Cuore
si ritrovano a discutere de "Il caso E in Italia:Eluana, Eutanasia, Eversione"!!!
Dal che si evince che le cricche clerico-fasciste intendono ribaltare sulla piazza laica, libertaria e democratica quelle accuse di eversione che, ahimè, sarebbero assai meglio indirizzate se rivolte al Presidente del Consiglio e a figuri come Sacconi che, pur continuando a proclamarsi "socialisti" (!!!), si distinguono per la grettezza della loro azione di governo e la rozzezza della loro propaganda (ne cito una per tutti, quella secondo cui la povera Eluana "al limite potrebbe anche avere dei figli"...)
Pierpaolo Pecchiari
Giovanni, Non hai tutti i torti.
Sergio Tremolada
sono totalmente d'accordo con il compagno Giovanni ( la chiesa fa il suo lavoro...) e aggiungerei che sarebbe utile manifestare anche davanti alle sedi PD visto l'amore sviscerato che Veltroni applica a questo scellerato rapporto con Berlusconi e la sua corte. ciao Maria Cipriano
Nella discussione credo che tutti i distinguo siano utilissimi ed importanti, anche se è vero che era forse più giusto andare al Pirellone, resta il fatto che però almeno qualcosa si muove.
Poi si vedrà anche di aggiustare il tiro. Sergio V.
La piega che sta prendendo il dibattito sul caso Englaro , con palesi tentativi di parlar d'altro spostando l'attenzione sull'attacco e difesa della Costituzione rischia di spostare l'attenzione dal vero problema etico e di moralità politica che abbiamo di fronte da tempo : la laicità dello Stato italiano . Il dramma della famiglia Englaro mette tutti di fronte alle proprie responsabilità , quindi mette in difficoltà soprattutto chi non è attrezzato politicamente e culturalmente a gestire dubbi e certezze , libertà e costrizioni .
La realtà è che nei prossimi giorni su preciso mandato delle gerarchie Vaticane, verrà approvata in fretta ed in furia una legge che priverà gli italiani , soli in tutto il mondo occidentale , del diritto di rifiutare il trattamento medico di alimentazione con sondino e questa legge sarà approvata a larga maggioranza dal centrodestra nel quale i parlamentari "laici e socialisti" nominati e miracolati dal premier addirittura guidano l'offensiva antilaica e da una consistente parte del "Partito" democratico - non solo i Teodem della Binetti ! . In una volta sola , finiscono gli equivoci dei "laici e socialisti" nel centrodestra e dell'esistenza di un "Partito" unico del centrosinistra , dal momento che lo schieramento su questo valore, sul quale è nato lo Stato italiano , non può non essere considerato questione dirimente nella poltica , a dispetto dei patetici e ridicoli tentativi di ridurlo a "questione di coscienza" individuale.
E' per questo che è giusto andare oggi davanti all'Arcivescovado alle ore 13 a manifestare , così come è stato giusto e sarà giusto andare a manifestare davanti al Pirellone, simbolo delle istituzioni asservite ai diktat della gerarchia cattolica ( e non della Chiesa intesa come comunità cristiana, che è ben altra cosa) .
I distinguo e le precisazioni , sempre opportune e spesso giustissimi , sono utili , ma ci sarà tempo per farli.
Ci vediamo fra poco in piazza Fontana.
Franco D'Alfonso
Caro Franco
concordo pienamente con il comunicato di Porto Franco nel merito della
questione Englaro.
Continuo però a ritenere che l'obiettivo, ormai esplicito del capo del governo
italiano, sia quello di procedere come un carrarmato verso il Premierato
forte, e su questo punto la difesa della Costituzione Italiana deve essere
forte ed univoca, così come forte ed intransigente deve essere la difesa
della laicità e dell'autonomia dello Stato Italiano.
Sono tutte questioni che si tengono strettamente, non si possono affrontare in
modo separato.
Per dirla in sintesi è una questione politica, qualcuno deve ri-prendere in
mano la bandiera dei liberali e dei socialisti, e per dirla con Levi
"se non ora quando?"
Il PD ormai si sta spaccando, troveranno ancora qualche foglia di fico per
coprire la loro vergogna, ma ormai in quel partito convivono almeno quattro
gruppi assolutamente diversi:
i cattolici,
i laico-riformisti, non li definisco ancora socialisti, di provenienze DS,
i socialisti, che sono pochi e contano ancora meno,
gli opportunisti, che detto per inciso sono il gruppone più consistente.
Noi socialisti del Gruppo di Volpedo non dobbiamo avere timore ad incalzarli
sulle loro contraddizioni sui problemi concreti, solo da un chiarimento
chiaro e duro dentro il PD potrà nascere una forza a vocazione maggioritaria
che potrà nel prossimo futuro riferirsi al PSE.
Fraterni saluti
Dario Allamano
Caro Giovanni
Sono in sintonia con te la Chiesa fa il suo mestiere,sta alla politica fare il suo salvaguardando la laicità dello stato e il diritto dei cittadini di assumersi le proprie responsabilità senza un'etica di stato come è enunciato nella nostra bellissima Costituzione (tolto l'incongruo articolo 7) Dunque se si deve manifestare si deve manifestare nei luoghi ove si esprime la politica di questa sfortunata Repubblica Democratica nata dalla Resistenza al Nazifascismo che troppi trattano come uno straccio vecchio.
Giancarlo Nobile
Cari amici e compagni,
trovo che la manifestazione non colga nel segno e finisca per essere controproducente.
Non è certo la Chiesa che deve farsi garante della laicità delle Istituzioni. Manifestare davanti all'Arcivescovado mi sembra di dubbia utilità.
La Chiesa esprime la propria opinione e mi sembra del tutto lecito in uno Stato democratico e pluralista.
E' la politica che deve avere un'autonomia di giudizio, soprattutto davanti a fatti così dolorosi.
Mi sembra che oggi una parte della maggioranza strumentalizzi la vicenda a fini elettorali o, peggio, per creare un odioso conflitto tra Istituzioni e poteri dello Stato.
Andare davanti all'Arcivescovado a manifestare crea confusione e rischia di rivelarsi come un inatteso regalo a quanti sperano di ottenere un consenso anche a prezzo di sacrificare la laicità dello Stato.
Non credo neppure che si possa considerare il mondo Cattolico come un monolite e scaricare su di esso le incapacità e i limiti dell'attuale situazione politica.
Da socialista non posso fare a meno di constatare quanto la nostra autonomia di giudizio e di azione sia messa in secondo piano in nome di una inopportuna subalternità ad altre forze politiche.
Per queste ragioni non ritengo partecipare alla manifestazione di Domenica davanti all'Arcivescovado.
Meglio partecipare alla Manifestazione di Martedì 10 alle ore 17.30 in piazza S.Babila.
Sarebbe anche utile far sentire autonomamente il nostro punto di vista.
Fraterni saluti
Tomaso Greco
Compagni,
condivido in pieno il messaggio di Tomaso Greco. Su questa triste vicenda si sta seguendo il copione ideato da Berlusconi nell'accreditarsi come leader del partito della vita contro il partito della morte, degli atei, della sinistra, di quelli in sostanza che un domani potrebbero riservare lo stesso trattamento anche te, qualora ti trovassi in condizione di non poter decidere sulla tua vita. Si sta cercando di far passare questo potente messaggio nell'opinione pubblica, non facciamo il suo gioco!
Trovo avvilente sia il contrapporsi di striscioni da corteo contro veglie e candele sulla vita di una persona, sia la protervia delle opinioni che si fronteggiano, quando la scienza non sa dire dov'è il confine tra vita e non-vita e il diritto formula in merito solo delle mere convenzioni.
Caro Tomaso, forse come socialisti non abbiamo un punto di vista autonomo su tali questioni, perchè non abbiamo fatto una riflessione collettiva su questi temi, limitandoci a aderire a quanto elaborato da altri, in Italia o all'estero. Invece Bobbio, negli ultimi anni di vita ci aveva indicato una strada....
Fraternamente
A credenti e non credenti di questa mailing list, che più pedissequamente che laicamente, credono di semplificarsi il problema delle modalità di presenza della chiesa nella società, utilizzando la formula: "la Chiesa fa il suo mestiere", consiglio la lettura di questa lettera aperta del movimento Noi Siamo Chiesa, composto da cattolici conciliari e anticoncordatari, aderente alla nascente Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni.
Gigi Ranzani
Lettera aperta al Card. Angelo Bagnasco: chiediamo per Eluana e i suoi genitori più silenzio, più preghiera e più affidamento alla volontà di Dio ed alla sua misericordia
Sig. cardinale,
vogliamo esprimerLe apertis verbis quanto moltissimi credenti pensano della situazione di questi giorni, di queste ore.
Una prima interrogazione : perché le autorità della nostra Chiesa, con tutte le loro strutture, il loro peso nell’opinione pubblica e con la loro capacità di intervento e di interdizione sulle istituzioni, non hanno proposto, invece che quella sul caso Englaro, una campagna per fermare il disegno di legge sulla sicurezza e, in particolare, per invitare tutti i medici ed il personale sanitario a praticare una generale obiezione di coscienza nei confronti della segnalazione dei pazienti clandestini alle autorità di pubblica sicurezza ?
Ma soprattutto ci addolora il fatto che si voglia praticare la logica del “sabato”, che Gesù deplorava (Marco 2,27), usando così una astratta e ideologica concezione della vita nel giudicare la situazione concreta della povera Eluana, che è in una condizione di non-vita, senza coscienza e relazioni, senza alcuna speranza umana.
Ci sconcerta il fatto che non si sappia leggere, con onestà e verità, l’art. 2278 del catechismo della nostra Chiesa che prevede il rifiuto dell’accanimento terapeutico in situazioni come quelle in cui si trova Eluana.
Non capiamo poi come si possa avere una concezione della vita e della morte così lontana dall’accettazione della volontà di Dio, della sua misericordia e del percorso che egli ha deciso e che non si dovrebbe ostacolare, oltre ogni limite della ragionevolezza, con gli strumenti della tecnica sanitaria.
Sig. Cardinale, questa campagna, condotta con tanta veemenza, porta a conflitti istituzionali gravi ed inediti e viene meno lo stesso corretto rapporto Stato-Chiesa. Ci facciamo portavoce di quanti non riescono a farsi sentire in questo clamore mediatico per chiederLe che la Chiesa faccia un passo indietro e che scelga per Eluana e i suoi genitori la linea del silenzio e della preghiera.
Con ogni cordialità
“Noi Siamo Chiesa
Roma, 7 febbraio 2009
Cosa che mi fà più incavolare che c'è una continua strumentalizzazione sia mediatica che politica, sul caso
ELUANA VIVA AD OGNI COSTO.......
Ma la cosa assurda e paradossalmente se il tutto si risolve nel bene cioè il famoso "MIRACOLO DEL RISVEGLIO" l'handicapp
come verrà gestito dall'istituzioni con l'ABBANDONO?
Io che vivo la situazione giorno per giorno v'assicuro che essere un diversamente abile significa essere un gurriero per combattere contro l'istituzioni assenti e negligenti.
Contro il continuo diniego da parte dello stato a VIVERE
immaginate come si può vivere con ? 276
mensili d'invalidità............
VOGLIONO LA VITA MA POI TI NEGONO A VIVERLA
CHE LA FONTE DEL PROBLEMA SIA ISTITUZIONALE OPPURE CLERICALE
RESTA IL FATTO CHE ESSERE UN HANDICAPPATO SIGNIFICA ESSERE UN ESCLUSO.
Oh che bello finalmente anche l'italia ha i suoi "protestanti" cattolici!
Sergio Tremolada
Si tratta di articolare sotto forma di slogan questo concetto "vi sbracciate
tanto per prolungare una vit vegetativa, mentre condannate a morte gli
immigrati irregolari malati, e all'epidemia chi li ha contattati . Sepolcri
imbiancati ecc.." Alberico non è un copywriter?
Caro Antonio,
come darti torto. Hai centrato in pieno la vera essenza dell'italica ipocrisia.
Gianluca
Consigliere Comunale
San Severino Marche
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