A “Matrix” il festival della ronda
Ieri 25 febbraio 2009, 2.17.13 | Gad
Il dopo Mentana è stato inaugurato ieri sera nello studio di “Matrix” con un vero e proprio festival della ronda, celebrato dal nuovo conduttore Alessio Vinci fra servizi truculenti e ospiti tutti a senso unico, se si esclude una balbettante senatrice Franco del Pd, e qualche lievissimo distinguo del professor Marzio Barbagli. Bisognerà tornare su questo bisogno ormai diffuso di fare la conta etnica dei reati che avvengono in questo paese, non si capisce bene per trarne quale conclusione se non alimentare l’ostilità peraltro già dilagante contro alcune comunità immigrate. Appena ne avrò il tempo, vi proporrò un’”esegesi” di Luca Ricolfi, il professore molto affezionato a un ruolo di neutralità che nei giorni scorsi su “La Stampa” calcolava: un rumeno ha 26 volte le probabilità di essere uno stupratore rispetto a un italiano. Così come varrà la pena di riflettere sull’ideologizzazione delle ricerche di Barbagli. Per ora mi limito a rilevare che nonostante Alessio Vinci sia un buon professionista, la successione al “Matrix” di Mentana si annuncia come previsto in una logica di allineamento politico alla volontà del proprietario.
Volontà, sia detto per inciso, che nel frattempo si è fatta sentire anche nella prestigiosa Einaudi, divenuta da anni ormai marchio posseduto dalla berlusconiana Mondadori. Come ha rivelato ieri il “Corriere della Sera”, l’Einaudi non se l’eè sentita di pubblicare un libro del suo autore Marco Belpoliti. Titolo: “Il corpo del capo”. Dedicato alla presenza fisica di Silvio Berlusconi. Ora il saggio, corredato di fotografie, è uscito per i tipi dell’editore Guanda. Ma si capisce che un certo nervosismo censorio ha ripreso a serpeggiare dalle parti del padrone d’Italia.
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