mercoledì 15 aprile 2015

Franco Astengo: Legge elettorale

Care compagne e cari compagni, mi rivolgo principalmente alla mailinglist del Rosselli, oltre ad altri esponenti della sinistra che ho pensato particolarmente interessati e competenti sull'argomento, perchè è stato all'interno di essa che sicuramente si sono riscontrate le maggiori sensibilità in positivo rispetto al tema della legge elettorale. E' necessario, a mio giudizio, tentare un'opera di forte sensibilizzazione nell'immediato perchè l'opposizione parlamentare, che pure si sta manifestando, sull'Italikum colga davvero i punti nodali di questo famigerato progetto e non si limiti a parti secondarie. Senza sollevare il tema dell'abnormità del premio di maggioranza (in un mio precedente studio ho dimostrato che, in condizioni prevedibili, il PD usufruirebbe di circa 6.000.000 di voti di regalo per arrivare alla soglia del 55% dei seggi. Una cifra superiore a quella che sarebbe occorsa alla DC e agli apparentati per arrivare al 65% (partendo dal 50%) nel 1953. Mi permetto di ricordare che è sempre necessario ricorrere alle cifre assolute per dimostrare la realtà effettiva degli eventi elettorali) e quello della soglia minima di partecipazione al voto questa opposizione risultarebbe limitata, come pare, al tema delle preferenze rispetto ai capilista bloccati. Tema importante ma troppo riferito al "ceto politico" ( e, siamo sinceri: alla sua sopravvivenza) per far presa sull'opinione pubblica. Ieri, nell'audizione in Commissione, del resto il prof. D'Alimonte ha scoperto le carte parlando di elezione diretta del premier ( nel corso del nostro dibattito sia il sen.Besostri, chi scrive e altri avevano già individuato con chiarezza questo problema). Siamo di fronte ad una violazione patente del dettato costituzionale, con una fuoriuscita in pratica dalla Repubblica parlamentare e l'avvio di un presidenzialismo privo di "balance of power" considerata la vicenda del Senato, sulla quale non mi soffermo per economia del discorso. Ritengo che parlare di "Regime", a questo punto risulti davvero non gridare "al lupo, al lupo" o coltivare fantasie. E' necessaria dunque una iniziativa particolarmente incisiva di contrasto facendo osservare ai parlamentari questi aspetti (e altri) e preparandoci ad un successivo ricorso alla Corte, che mi pare abbia tutti gli elementi per essere sostenuto efficacemente, non lasciando soli il solito nucleo di avvocati irriducibilmente meritevoli. Naturalmente oltre a tutte le altre iniziative che si possono assumere per affrontare questo delicato e drammatico frangente. Grazie per la vostra attenzione Franco Astengo

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