lunedì 12 agosto 2013

Elio Veltri: Tutto cambia perché tutto resti

Tutto cambia perchè tutto resti come prima Il Gattopardo, in questo nostro paese, immobile come un cadavere, continua a fare scuola. Sono cambiate tutte le cariche istituzionali: Presidente e vice Presidente del consiglio, ministri, dall'Economia, al Lavoro, alla Istruzione ecc, vice ministri e compagnia cantando. E' cambiato il segretario del partito democratico ed è rimasto al suo posto quello del Pdl, il quale era cambiato da poco. Sono cambiati i capigruppo parlamentari di tutti i partiti e sotto-partiti. E' stato rinnovato il Parlamento: ringiovanito, aumentate le donne ed è rimasto solo il venti per cento dei vecchi parlamentari. Sono cambiati i Presidenti delle due Camere, provenienti dalla società civile. Entrambi molto presenti nelle cerimonie commemorative, ma assolutamente distratti riguardo agli istituti interni alle due Camere come le Giunte per le elezioni e per le autorizzazioni a procedere che non solo producono conflitti di interesse a catena ma sono esse stesse in conflitto di interesse. A questo si aggiunge, da sempre, la rinuncia programmata a qualsiasi controllo sui fondi pubblici erogati ai partiti e ai gruppi. A proposito, quando ho chiesto di avere i bilanci dei gruppi parlamentari degli ultimi tre anni, un funzionario della Tesoreria della Camera mi ha detto senza peli sulla lingua:” Non ci faccia perdere tempo. I bilanci dei gruppi non li abbiamo”. Milioni di euro ogni anno, probabilmente usati come quelli regionali, che hanno anche visto alcuni arresti, dei quali non si sa nulla. Aggiungo di avere segnalato con garbo e spirito collaborativo questi problemi ai due Presidenti neoeletti ma non hanno risposto. Qualcuno avverte cambiamenti? Qualche scossa etica? Qualche novità politica? Qualche competenza in più? Non se ne parla. Tutto cambia perchè tutto resti come prima. Abbiamo letto sui giornali che lo Stato ha emesso ruoli per 807 miliardi di euro di tasse da riscuotere dal 2000 al 2012, ma ha incassato solo 69 miliardi, 9 euro su ogni 100 che gli sono, ci sono, dovuti. Che l'economia sommersa equivale a 500 miliardi di PIL circa e produce almeno 270 miliardi di evasione fiscale. Che l'esportazione di capitali nei paradisi fiscali imperversa. E' successo qualcosa? Ad esempio, è stato chiesto da qualche gruppo parlamentare al governo di assumere impegni precisi e scritti per recuperare almeno una parte delle somme e per presentare in Europa e ai singoli stati- paradisi fiscali una richiesta per conoscere i nomi e l'entità delle somme esportate degli italiani illegalmente? Tutti zitti. Tutti muti. Stesso comportamento per quanto riguarda i patrimoni delle mafie italiane. Però nelle piazze e nei convegni davanti alle telecamere si sparano impegni di lotta alla mafia. Governanti e Parlamentari sulla stessa lunghezza d'onda. Anzi, questi ultimi hanno fatto peggio. Mentre i ministri hanno pubblicato i loro redditi, solo il 15% dei parlamentari l'ha fatto. Aprono la bocca per parlare di trasparenza da mattina a sera e poi nascondono i redditi personali e familiari. O tentano di farlo. E quanti hanno inviato i dati sui loro patrimoni all'Autorità Antitrust? La metamorfosi degli eletti e dei governanti sembra un mistero. Invece la spiegazione è semplice e facile. In questo paese, da oltre trenta anni, non si arriva a ricoprire incarichi importanti se l'analisi del sangue dei prescelti non ha dato risultati certi: devono essere persone che non si sono mai scontrate per ragioni politiche e programmatiche, che non proporranno soluzioni troppo traumatiche e che, possibilmente, sono disponibili a farsi dire cosa devono fare. Insomma, non devono provocare traumi e devono assecondare il quieto vivere. Altrimenti non vengono scelti. Solo se eccellono in ubbidienza ai capi la carriera è assicurata. I “ discoli” vengono uccisi nella culla. Nel libro “ Mafia Pulita” i due autori hanno scritto:” non si capisce se è la mafia che ha mutuato i metodi dalla politica e è la politica che li ha mutuato dalla mafia”. Penso che l'interscambio sia sempre andato in entrambe le direzioni. L'unico valore che conta davvero è la fedeltà Elio Veltri

Nessun commento: