mercoledì 27 febbraio 2013

Claudio Bellavita: Adesso strizziamo i fazzoletti e lavoriamo

Finiamo di piangerci addosso e dar la caccia ai colpevoli e partiamo dal fatto che in questo parlamento ci sono tra pd, sel e 5 stelle oltre 175 senatori e un numero spropositato di deputati. Cento anni fa i socialisti si divisero tra quelli che sostenevano il "programma minimo" che avviò il welfare in Italia e i massimalisti, che ritenevano che queste cose sottraevano energia alla rivoluzione, e avviarono Mussolini e il discredito in cui è precipitata la parola "comunista". Non credo sia inutile censire le decisioni che potrebbero trovare d'accordo tutti questi parlamentari, su un programma minimo da attuare prima di decidere se fare nuove elezioni o tirare avanti, e restituire un po' di credibilità alle istituzioni e anche a quei disgraziati che hanno la malattia della politica. Riduzione dei costi della politica, nuova legge elettorale (non è possibile che il PD abbia 120 deputati eletti e 200 regalati dal porcellum, non è democrazia), conflitto di interessi, revisione IMU prima casa, ripristino prescrizione e legge anticorruzione per cominciare. Poi , dopo le nostre elezioni l'Europa ha paura: sono tutti a rischio, anche la Germania, l'Italia non è la Grecia, non possono non sentirci: programma europeo di rilancio dell'occupazione con un bilancio europeo decente: se l'Inghilterra non ci sta, se ne vada, un paese conservatore in meno , con i suoi inutili commissari , come la baronessa che ha solo creato un nucleo di spesa con la diplomazia europea che non si è mai sentita se non negli stipendi. Però preoccupiamoci di mandare a parlare gente che usi una lingua diversa dal poltichese italico: l'Italia conta poco anche perchè i traduttori in simultanea non ce la fanno a tradurre i nostri politici: il primo comprensibile è stato Monti...

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