venerdì 14 novembre 2008

vittorio melandri: la chiesa cattolica e la sua cultura di morte

Con errata corrige.


La Chiesa Cattolica e la sua cultura di morte


Come sa chi mi ha letto con qualche attenzione, non dispongo di un bagaglio ampio di idee mie, e ricorro spesso a citazioni per sopperirvi.


Lo rifaccio, e parafraso in questo caso Franco Cordero, per dire che questo papato mi ricorda……



….“l’assurdo deforme, come quello degl’inferni dipinti da Hieronymus Bosch”.


L’immagine di Benedetto XVI che campeggia sulla prima pagina de il manifesto di oggi sembra, anzi è, una fotocopia di uno dei personaggi “deformi” del pittore fiammingo.


E sia chiaro, deforme nello “spirito”, nell’anima che traspare nei suoi occhi per dirla con gergo cattolico, non certo nell’aspetto esteriore.


Scrive con ragione Mariuccia Ciotta:



“Il cinismo della politica interna ed estera della Chiesa non si ferma di fronte ai fantasmi bambini, alle vittime delle guerre, alla distruzione del pianeta che hanno scandito gli otto anni passati, lo sguardo del papa è concentrato sulla sua perdita di egemonia morale. Certo non sarà risaldata della negazione del progresso scientifico né dall’accusa di omicidio rivolta a un padre che lotta per amore di sua figlia. È sua la cultura della morte.”



Purtroppo in questo paese devastato, in cui si annunciano ancora più profonde devastazioni e in cui una opposizione ombra, si sta preparando, nell’illusione di rafforzarsi, ad una alleanza stretta con un intermediario devoto della “Madonna di S. Luca”, è realistico affermare che senza una Chiesa Cattolica che si metta davvero in cammino, o che in subordine almeno accorci quelle distanze prese dal Concilio Vaticano II (distanze denunciate nel suo ultimo libro dal Cardinale Carlo Maria Martini “ Conversazioni notturne a Gerusalemme” – pag. 103) niente è possibile. e tutto anche il più osceno impensabile, è realizzabile...... rimane una sola speranza, valida per i posteri, non certo per noi, quella fondata sulla certezza che ....... Dio non è cattolico.



Vittorio Melandri

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ringrazio, sempre un po' da "esterno", Vittorio Melandri (che mi auguro di poter conoscere prima o poi...), per questo intervento, e per tutti i suoi, sempre intelligenti e (quasi sempre) da me condivisi. Ad'O

Anonimo ha detto...

Mi sento costretto a vincere l’imbarazzo e rendere pubblicamente un grazie ad Angelo d’Orsi.



I complimenti, tanto più quando frutto di quella pianta rara che affonda le sue radici nella gratuità e generosità di sé, e provengono da chi si stima per le idee che espone (anche quando fomentano dissensi) producono imbarazzo ma fanno piacere.



Nell’occasione, ringrazio da fresco “interno”, anche il Circolo Rosselli che offre queste opportunità di incontro (spero anch’io, prima o poi, oltre che di idee, anche incontro di persone).



vittorio melandri

Anonimo ha detto...

Secondo me Dio non esiste, se esistesse, come dice Woody Allen, bisognerebbe citarlo per danni, per cui non escludo affatto che (se esistesse) potrebbe perfino, ahimé essere cattolico.

Scusate le battute iniziali e voglio sottolineare che rispetto sinceramente chiunque sia animato da una vera fede.

Un po’ più seriamente, invece….

perché nessuno, o quasi, (giornalisti, commentatori…) chiede mai a qualche esponente del Vaticano: Ma come vi permettete di farci la predica sulla “sacralità della vita”, (anche embrionica, anche ormai vegetativa) quando il vostro Stato ha praticato la PENA DI MORTE fino al 1859, emanato una circolare per disattivarla “de facto” solo negli anni ‘60, e tolta materialmente dalla propria legislazione solo nel presente millennio?

E questo per fermarsi al diritto, perché se si passa all’ideologia dell’attuale capo in testa, sembra che si torni anche un po’ indietro dato che…



- può tuttavia essere consentito prendere le armi per respingere un aggressore, o fare ricorso alla pena capitale. Ci può essere una legittima diversità di opinione anche tra i cattolici sul fare la guerra e sull’applicare la pena di morte, non però in alcun modo riguardo all’aborto e all’eutanasia -

(Ratzinger 2004)



Accetto volentieri di riflettere sulla vita e sulla morte, ma senza quel tipo di maestri sulla cattedra, per cui concludo con un paio di citazioni “manifesto”:



- Io appartengo alla sparutissima schiera di coloro che credono ancora sia dovere di ogni uomo civile prendere la difesa dello Stato laico contro le ingerenze della Chiesa in Parlamento, nella scuola, nella pubblica amministrazione, e ritengono che quest’obiettivo sia, nel nostro paese, più importante di qualsiasi altro – politico, giuridico o economico – in quanto il suo conseguimento costituirebbe la premessa indispensabile per qualsiasi seria riforma di struttura: io sono, cioè, sulle posizioni di quello che la maggior parte degli esponenti della nostra sinistra democratica oggi definisce “vieto anticlericalismo” e “pregiudizio piccolo-borghese”. -
(Ernesto Rossi, 8 dicembre 1964)



- Se morirò avendo distrutto nel cuore di un solo italiano la fede nella Chiesa cattolica, se avrò educato un solo italiano a vedere nella Chiesa cattolica la pervertitrice sistematica della dignità umana, non sarò vissuto invano. -
(Gaetano Salvemini – Lettera a Francesco Luigi Ferrari, agosto 1930)



Ogni volta chiedo scusa di qualcosa, stavolta della faziosità

(solo della mia, ovviamente, non di quella dei tre illustri citati)

Stefano Bazzoli

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Mah, in Italia non ci sono solo cattolici.
Battisti, Metodisti, Valdesi. Luterani,...
Consiiglio una visita al www.chiesavaldese.org