sabato 7 febbraio 2009

Paola Meneganti: paura

Il Friday 06 February 2009 20:57:46 paola meneganti ha scritto:
> Non mi piacciono le parole roboanti, ma credo che sia un momento di gravità
> inaudita. Nei fatti, nella sostanza, nella forma. Viene fortemente lesa la
> Costituzione nei suoi princìpi di base - altro che titolo V!: libertà,
> autonomia, autodeterminazione, diritto alla salute. Al di là di quello
> che la coscienza di ognuno di noi può pensare, lo "strappo" istituzionale
> sulla vicenda di Eluana Englaro è fatto gravissimo. L'intento di un
> "controllo" sui siti web, anche se in tutt'altra cornice, pure. Non si
> parli delle norme sulla denuncia di cittadini migranti irregolari, se
> bisognosi di cure mediche. Sono duemila anni di civiltà che vanno in
> frantumi. Una sorta - anche questo - di golpe. Il governo che abbiamo è
> golpista e antidemocratico. Ma la cosiddetta opposizione parlamentare, che
> dovrebbe contrastarlo in questa sua vocazione, come può essere credibile,
> quando avalla, se le fa comodo, quell'altro golpe che è la soglia del 4%?
> E' una situazione che mette molta paura. Come il nubifragio che in questo
> momento sta scendendo sulla mia città, Livorno. Un pensiero di solidarietà
> e amore ai genitori di Eluana.
> Paola

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Rispondo alla mail di Paola Meneganti

cara Paola,
con quant'è avvenuto ieri la povera Eluana centra poco.
A Berlusconi, ma anche ad altri, delle sue sofferenze e di quelle della sua
famiglia non glie ne frega nulla, quello del decreto, o disegno di legge
cambia poco, è un espediente e neppure troppo nascosto di fare l'ennesimo
strappo istituzionale e politico da parte del personaggio.
Il centro sinistra ed il PD in particolare, continuano a dare risposte ambigue
ed asimmetriche, Berlusconi va bene quando fa passare la legge sullo
sbarramento del 4% alle elezioni, con lui bisogna dialogare (e veramente lo
diceva anche Napolitano), è un figuro quando fa queste forzature.
Berlusconi ha un progetto politico molto chiaro:
IL PREMIERATO FORTE, lo dice da tempo e ieri lo ha ribadito, su questo
progetto è addirittura pronto ad andare al confronto con gli elettori (lo ha
ridetto ieri sera) e Napolitano è l'ultimo ostacolo a questo disegno (tra
l'altro mai dimenticare le modalità dell'elezione di Napolitano!!!).
Eluana è un mezzo per rompere la prassi istituzionale, nulla di più.
Inoltre in questi mesi l'unica posizione politica del PD sul caso è stata:
"la politica faccia un passo indietro", le loro contraddizioni valoriali
impedivano di dire di più, si è lasciata la famiglia Englaro da sola ad
affrontare attacchi inverecondi da parte di una Chiesa Cattolica sempre più
proterva ed arrogante.
Ma ribadisco la questione è politica, occorre che tutti i laici tornino a
parlare di diritti civili, ma soprattutto tornino a parlare della laicità
delle istituzioni italiane e dell'autonomia dello Stato.
Dovremmo ripartire da Camillo Benso Conte di Cavour:
libere chiese in libero Stato.
Ritornando magari a rivisitare anche Siccardi.
Io abito a Torino ed ogni volta che passo in Piazza Savoia mi fermo un attimo
a riverire l'obelisco che ricorda le sue leggi.
Non sarebbe male andare a rileggere il Concordato, tanto per notare che
prevede una chiara definizione di ruoli tra Stati, con poche possibilità di
ingerenze straniere, e forse non sarebbe male iniziare una campagna di massa
per dirottare l'8 per mille verso altri lidi che non siano la chiesa
cattolica.
Un saluto fraterno
Dario Allamano

Anonimo ha detto...

Dario ha ragione, la partita che giochiamo adesso ha una duplice posta, perché in gioco sono:

la laicità dello Stato
la Costituzione Repubblicana, secondo cui l'Italia è una repubblica parlamentare
Svegliamoci tutti!!!

Pierpaolo Pecchiari