Il Governo vuole comprimere i diritti, dimenticandosi (dei suoi) doveri.
E' di poche ore fa la notizia che il Governo sta preparando un disegno di legge per regolamentare il diritto allo sciopero. Questa iniziativa non può lasciarci tranquilli perché le informazioni che si hanno in merito al testo - che sarà presentato al prossimo consiglio dei Ministri - sono tutt'altro che rassicuranti. L'impressione è che si voglia intervenire in modo repressivo su quello che è un diritto sancito dalla Costituzione. Come al solito non mancano neppure le idee balzane come ad esempio quella dello "sciopero virtuale" in settori definiti strategici come il trasporto pubblico.
In poche parole gli scioperanti non potranno astenersi, per legge, dal lavoro. Un concetto alquanto distorto del significato della parola sciopero!
Non sembra volersi smentire neppure il Ministro Brunetta che ha lanciato ai quattro venti la proposta che siano i cittadini a valutare i dipendenti del pubblico impiego, salvo poi astenersi dall'enunciare con quali modalità questo possa e debba avvenire. Forse pensa alla delazione oppure all'invio di sms direttamente sul suo telefono cellulare.
Durante l'approntamento del sistema a suo parere più idoneo, gli consigliamo di occuparsi di ciò che sta avvenendo al Comune di Palermo, amministrato dai suoi colleghi di coalizione, che sta rischiando seriamente il default a causa dei debiti contratti dalla società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Secondo la logica del Ministro, le amministrazioni poco virtuose debbono essere commissariate. Benissimo, un'idea sicuramente efficace, ma allora Sig. Ministro, proceda.
Si adoperi affinché venga accertato il reale stato del bilancio comunale e se verrà confermato che i conti sono così disastrosi come sembra, inizi le pratiche necessarie per il commissariamento.
Non si dimentichi però di spiegare le motivazioni che hanno indotto il Governo, tramite il decreto "milleproroghe" a ripianare il deficit di bilancio della società in questione!
Altro scempio sembra avvenire nel settore dei beni culturali che hanno visto ridursi i fondi a disposizione di diverse decine di milioni di Euro, senza che il Ministro Bondi si mobilitasse in alcun modo per impedirlo. In un Paese come l'Italia che dovrebbe puntare alla maggior valorizzazione possibile del suo patrimonio culturale ed ambientale, si procede riducendo le risorse per gli interventi e la promozione turistica. Paesi come Francia e Spagna stanno puntando proprio sul turismo per cercare di contenere i danni della crisi mentre l'Italia mortifica ancora una volta un settore che dovrebbe e potrebbe esserne la punta di diamante.
Gli slogan del governo deflagrano quotidianamente, come bombe (ovviamente nucleari, visto che siamo in tema) e alzano una cupa coltre che ha lo squallido compito di coprire gli occhi dell'opinione pubblica.
Ma noi neoazionisti, Presidente, non siamo e non vogliamo essere ciechi.
Gabriele Oliviero
Membro del Coordinamento nazionale N.P.A.
4 commenti:
L'attacco alle libertà continua. Non sta suscitando scandalo, apparentemente, la legge dell'altro ieri sulla riorganizzazione dell'impiego pubblico, piena di strafalcioni populisti e retorici quanto al contenuto, che avrà l'unico effetto, questo sì dirompente, di riportare il pubblico da una dimensione contrattualistica, anche se faticosa e piena di mille contraddizioni, sotto l'egida della legge, con tutte le forzature del caso legate alle stagioni politiche ed al vento che tira.
Ma non gliene frega a nessuno. Certamente non alla cosidetta "opposizione" che non ha partecipato - veri cuor di leoni - al voto .. ma già, difficile dire su questa partita una parola sensata, dopo le campagne d'estate di Pietro Ichino...
Paola M.
Ho inserito nel sito dell'Associazione Per la RNP la recente intervista al professor Ichino:
http://www.perlarosanelpugno.it/viewtopic.php?f=20&t=3108&p=39344&sid=070cd3235cd2cd2ad2c85cfb9c52c20b#p39344
Ma stiamo scherzando? o ammattendo? ma che ne facciamo della storia del movimento dei lavoratori e della Costituzione etc...? ma ci rendiamo conto dell'impatto simbolico di una tale idea?
come se non avessimo già una serie di regole strette sullo sciopero in certi comparti ...
Via, preferirei proprio non leggere certe cose, davvero ignorarle ... beata ignoranza ...
P.M.
Ichino è il tipico esempio dell'ex comunista che fa proprie le idee della destra liberale. Si veda anche la sua posizione sullo Statuto dei Lavoratori. I socialisti non possono che opporsi fermamente a questa destra che si traveste di falso progressismo e trova molto spazio nel PD.
Peppe Giudice
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