mercoledì 4 febbraio 2009

Andrea Natalini: Da Salerno ripartono i giovani socialisti?

Da Labouratorio

Congresso FGS]Da Salerno ripartono i giovani socialisti?
di Andrea Natalini - martedì 3 febbraio 2009 - 92 views


“Ci muoviamo velocemente siamo giovani e socialisti”. Con questo motto si è aperto il congresso nazionale dei giovani socialisti tenutosi a Salerno l’1 e il 2 Febbraio. L’FGS (Federazioni Giovani Socialisti) ha ribadito la volontà di essere presente nella vita politica giovanile con l’ambizione di cambiare la società. Le parole d’ordine? Come scritto nella locandina esibita all’esterno della sala “La FGS per l’innovazione, l’inclusione, il merito” non è un semplice sfondo colorato di rosso, ma una chiara presa d’atto della realtà italiana che circonda i socialisti italiani. Il congresso da questo punto di vista si è trasformato in un vero e proprio meeting del socialismo italiano dove i giovani hanno cercato di delineare i problemi sociali coniugando la classica determinazione di un movimento giovanile con la lucida analisi della tradizione socialista riformista. Il meeting comunque si è dotato di un amplia platea di giovani e non, con il largo contributo degli oratori presenti nelle due giornate. Il sabato dopo il saluto delle istituzioni con il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e il vicepresidente della Regione Campania Gennaro Cucciolo, sono iniziati i lavori congressuali con la presentazione della mozione “Avanti! A Sinistra” da parte di una rappresentante dell’FGS Campania Bruna Fiola. Il dibattito è stato aperto e hanno presenziato la prima tranche di rappresentanti della costellazione giovanile di molti partiti come ad esempio Elisabetta Piccoletti (Portavoce Giovani Comunisti) Claudia Baldari (segretaria nazionale MGS) Francesco Pasquali (coord. Nazionale Giovani Forza Italia) Michele Ragosta (esecutivo naz. Verdi Italiani). Ha parlato anche Giacomo Filibeck (presidente Ecosy), il quale ha invitato i molti presenti alla costruzione di un fronte progressista e riformista (alla Uolter) in Italia ed in Europa non nominando la parola socialismo. Questo ha fatto in modo che si riaccendessero le critiche – non dal loggione della Scala – ma dalla platea gremita dai socialisti. La nota di rilievo prima della pausa pranzo indetta dal tavolo della presidenza, è stato il lungo discorso di Riccardo Nencini (Segretario PS), il quale ha parlato all’inizio della sua esperienza da ex militante della giovanile socialista, con annesse lotte movimentiste, poi nella seconda parte del difficile periodo di crisi della politica con la ferma volontà di dare battaglia insieme ad altri partiti del Comitato per la Democrazia, sul tema della legge elettorale per le europee. Un momento particolarmente sentito alla riapertura dei lavori congressuali verso le 15,30, quando ha preso la parola Manachem Gantz (giornalista del Yedioth Ahronoth Daily News) sul tema “Israele entro Guerra e Elezioni”. Il difficile rapporto tra Palestina e Israele non poteva non figurare nell’agenda politica dei giovani socialisti, data la secolare diatriba interna alla sinistra italiana: pro-palestinesi o pro-israeliani. I giovani socialisti hanno comunque cercato laicamente di parlare di questo tema rispettando l’altrui opinione e di trattare con riguardo i fatti che ancora interessano quella area del mondo. Intorno alle 16 c’è stato il vero e proprio faccia a faccia tra i giovani socialisti, i quali hanno democraticamente analizzato, prendendo la parola uno alla volta, la situazione della politica italiana e delle vicende interne al partito. Le critiche, volte al vecchio modo di gestire l’organizzazione giovanile (ademocraticità delle assemblee, sistema cooptativo delle nomine, blindatura dei congressi etc.), si sono soffermate sul dialogo tra culture politiche affini. Si deve sottolineare la convinzione di ogni oratore di dare un messaggio speranzoso di società, di dare quindi un’alternativa di vita sia alle persone che vogliono riconosciuti diritti civili e sociali, sia alla sinistra italiana che molto spesso viene bistrattata dall’informazione nostrana. La democrazia interna della FGS, con il concetto di trasparenza e di merito, ha contrassegnato l’evolversi dell’analisi congressuale. E’ stato in questo frangente presentato un documento che non voleva entrare in conflitto con la mozione unica, ma anzi aveva l’intento di portare nel dibattito elementi critici e di aiuto per l’organizzazione giovanile. Il documento chiamato “Più siamo e meglio stiamo: facciamo la giovanile del Socialismo” intendeva denunciare che la sinistra può essere unità solamente sotto il nome del Socialismo come in Europa. I firmatari quindi proponevano di indire in tutta Italia coordinamenti territoriali aperti a tutti i ragazzi e le ragazze che volessero riconoscersi nei valori del socialismo. In questo processo proponevano anche che la FGS abbia la possibilità e debba essere il nucleo propulsore di questo progetto. La voglia di contaminarsi con vecchi e nuovi socialisti è tanta, ma si deve – secondo gli ‘allargatori a sinistra’ – aprire un dialogo non solo ideale, ma su temi concreti come la lotta al precariato con Leghe dei Precari; la lotta per ‘unire di fatto’ diritti civili e diritti sociali per ridisegnare il nostro sistema fiscale a tal punto da coniugare un nuovo welfare con nuove libertà; la battaglia sull’Istruzione Pubblica lasciata in maniera sbrigativa dall’Onda e infine promuovere la diffusione dell’open source. Ha prendere poi la scena con un discorso molto intenso è stato Francesco Mosca ex-segretario della FGS. Mosca ha sottolineato le sue colpe nella gestione del movimento giovanile, ma anche consigliato le future strategie per una vera e solida giovanile socialista: recuperare il termine fratellanza cercando di essere una comunità coesa d’intenti, con l’entusiasmo di essere giovani, coraggiosi e socialisti. Dopo altri interventi con la fine del primo giorno di discussione ha lasciato molte riflessioni. La seconda giornata del congresso è stata altrettanto importate data la presenza di personalità di spicco della politica. E’ intervenuto Roberto Speranza (vice-responsabile nazionale enti locali del PD) il quale ha salutato la platea con il motto ‘uniti nel riformismo’ (versione più carica dell’affastellato mondo democratico). A prendere la parola poi è stato Matteo Taroli (Responsabile Politiche Giovanili UDC) che ha sottolineato la grave crisi di valori della politica italiana con la presenza di partiti contenitori e auto-referenziali facendo un plauso ai giovani socialisti che si richiamano ad un’identità precisa rispetto ad altri coetanei. Unica nota dolente la mancanza di Fausto Raciti (segretario nazionale Giovani Democratici), che forse stava cercando in qualche convento sparso in Italia la sua identità politica. Il fatto che non abbia lasciato nessuna motivazione per la sua assenza, è sintomo che c’è una frattura anche a livello giovanile tra socialisti e democratici. Ha altresì parlato l’On. Gennaro Migliore (coordinatore nazionale RPS) che ha esordito con temi cari ai giovani socialisti entrando dialetticamente nel magico binomio tra giustizia sociale-egualitarismo e libertà caro al Socialismo italiano. Un’apertura a ‘destra’ quella di Migliore, che ha catturato applausi e la voglia di fare un percorso comune, anche se ha ribadito con forza da dove provenga la sua militanza politica. La lotta al precariato, la volontà di combattere il populismo dilagante e di proporre politica vera alla gente, sono stati temi che hanno interessato discorsi anche di dirigenti del PS come l’On. Pia Locatelli (eurodeputato PSE e presidente Consiglio Nazionale del PS) che si è impegnata anche per la lotta della discriminazione della donna, non lasciando in secondo piano la questione PSE in Italia. Su questo tema si è inserito Marco Di Lello (Coordinatore nazionale PS) che ha posto l’accento sulla costruzione di un Partito del Socialismo Europeo in Italia e la volontà di staree con chi è simile nelle lotte politiche per combattere il duopolio Berlusconi-Veltroni. A conclusione dei lavori congressuali, sono stati approvati ordini del giorno che delineano un’azione movimentista e più consapevole della giovanile. Si aperta la votazione per la elezione del Segretario della FGS, che èp stato eletto nella figura del primo firmatario della mozione unica “Avanti! A Sinistra”, Luigi Iorio. Iorio alla fine del suo discorso ha ringraziato tutti i giovani socialisti per la splendida atmosfera ed ha altresì dettato subito la strategia d’azione, volendo partecipare alla manifestazione del 3 Febbraio, a Montecitorio dalle ore 12, contro l’approvazione della legge truffa per le europee (soglia di sbarramento al 4%). “Avanti!” sembra essere ancora l’imperativo categorico dei socialisti del nuovo millennio.

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