domenica 11 gennaio 2009

Michele Serra: I fascisti uguali ai partigiani? Giammai!

I fascisti uguali ai Partigiani?Giammai!
Di Michele Serra

"Non esiste Paese in Europa dove i collaborazionisti del nazismo sono premiati".Il vecchio socialista Giuliano Vassalli,uno degli ultimi padri di questa Repubblica quasi orfana,spende parole serene ma durissime contro la proposta di legge che intende equiparare i soldati di Salò agli altri combattenti italiani.L'aspetto sorprendente e anche terrificante della vicenda è che il primo firmatario di questa legge,che sarebbe la ciliegina finale sulla già grassa torta del revisionismo storico,è un altro socialista Lucio Barani,schierato con il centrodestra insieme a tanti altri ex craxiani.

I repubblichini,dice Vassalli,"Hanno avuto tutto,l'amnistia di Togliatti,la legittimazione democratica immediata,l'Msi in Parlamento,e adesso sono al potere".Evidentemente non bastava.A meno che un imprevedibile colpo di dignità e buon senso rianimi ciò che rimane dell'antifascismo,e dunque dello spirito repubblicano,avranno l'imprevedibile,quasi surreale dono (per mano di un deputato socialista!) di un riconoscimento solenne da parte di quello stesso Stato che hanno odiato e contro il quale hanno combattuto a morte.Dunque "Socialista",in questo Paese,vuol dire Vassalli ma vuol dire anche Barani:e dunque in via definitiva,non vuol dire più nulla.

(da "La Repubblica" del 9/01/2009).

1 commento:

Anonimo ha detto...

«Socialista, in questo Paese, vuol dire solo Vassalli, che ha speso parole durissime contro la proposta di legge che equipara i soldati di Salò agli altri combattenti italiani e che da mesi noi socialisti chiediamo che venga nominato senatore a vita».
Così scrive Riccardo Nencini, segretario del Partito Socialista, a Michele Serra, che sulla rubrica 'L'Amaca' pubblicata oggi su Repubblica aveva parlato della pdl che istituisce l'Ordine della Patria, in cui tutti i combattenti della Seconda guerra mondiale, 'repubblichini' compresi, potranno ricevere onorificenze ma anche contributi. Visto che la legge incriminata ha come primo firmatario un ex socialista, Lucio Barani, oggi deputato del centrodestra, secondo Serra "socialista, in questo Paese, vuol dire Vassalli ma vuol dire anche Barani: e dunque, in via definitiva, non vuol dire più nulla".
«I socialisti - ribatte Nencini a Serra - non hanno mai fatto confusione sui questi temi, e da quando sono Segretario nazionale del Partito Socialista, e prima ancora in qualità di presidente del Consiglio regionale della Toscana, ho contribuito in prima persona a far sì che venissero alla luce gli scheletri chiusi a chiave da decenni dentro l'"armadio della vergogna", che contiene notizie risalenti ad alcune tra le più efferate stragi nazi-fasciste».
Quanto «a coloro che hanno scelto di convivere politicamente anche con gli eredi della tradizione repubblichina», Nencini li invita a «non abusare, soprattutto in contesti così delicati e dolorosi, del termine socialista. Non possono assolutamente fregiarsene».
Anche Pia Locatelli, Presidente del CN del partito, in una lettera al direttore di Repubblica è intervenuta sulla questione: "Il tema della dignità della memoria dei combattenti di Salò, è scabroso a andrebbe affrontato con tutta la serietà e la prudenza che merita- scrive la Presidente dell'IS donne - Violante, da presidente della Camera, venne contestato con inusitata durezza quando appena accennò una riflessione su quella tragica esperienza. Perfino Sandro Pertini venne attaccato da Giorgio Bocca per non aver rifiutato, durante una cerimonia, il saluto col pugnale degli ex fascisti. Serra- prosegue Locatelli- di solito ottimo corsivista a cui piace intingere la penna nel veleno, si accosta al tema solo per fare una polemica sciocca e gratuita contro i socialisti, commettendo pure un grossolano errore. Pretende difatti di dimostrare che il 'socialismo' non vuol dire più niente, perché il socialista Vassalli e il socialista Barani su Salò si sment irebbero a vicenda. È evidente per chiunque, ma non evidentemente agli antisocialisti viscerali, che Vassalli e Barani non possono avere lo stesso peso se non altro perché - conclude l'europarlamentare del PS -Vassalli i repubblichini li ha subiti sulla propria pelle e Barani no.