martedì 13 gennaio 2009

Gad Lerner: tenetevi Villari, vero uomo Rai

Gad Lerner
Ieri 12 gennaio 2009, 21.09.03

Tenetevi Villari, vero uomo Rai
Ieri 12 gennaio 2009, 21.09.03 | Gad
Ieri sera al Tg1 il conduttore Attilio Romita ha dato così la notizia sulle esternazioni del ministro Brunetta: “Il ministro della Funzione pubblica si è detto certo che i figli degli impiegati del catasto saranno orgogliosi del lavoro svolto da loro padre”. Meraviglioso, ovattato capovolgimento della sparata di Brunetta, così come la leggiamo sui principali quotidiani: “Se uno fa il professore, il burocrate, l’impiegato al catasto si vergogna di dire al figlio quel che fa”.
Trucchetti democristiani su raccomandazione degli uffici stampa dei potenti. Normalità assoluta. Come il telegiornale di stasera in cui la nuova Alitalia veniva presentata come un affarone per i cittadini, riferendo solo 15 minuti dopo quell’enfatica apertura le polemiche sui debiti che ci siamo dovuti accollare. Del resto vagava nel fondo del tg pure la nota (un tempo “sacra”) della Banca d’Italia sull’aumento del debito pubblico, edulcorata come ogni riferimento alla crisi dell’economia reale.
Niente di strano, mi obietterete giustamente. Ma allora, mi chiedo, perchè tanto affanno per schiodare dalla sua poltrona di presidente della Commissione parlamentare di vigilanza quel gigante della politica italiana rispondente al nome di Riccardo Villari? Possibile che non capiscano, maggioranza e opposizione, che l’uomo è pronto servire entrambi con uguale dedizione, con perfetto vocabolario demitiano “old style” come purtroppo ci manca in seguito al forzato distacco di Francesco Pionati dal pastone politico?
Magari voi pensate che Veltroni debba liberarsi da Villari perchè alla guida della Commissione gli succeda un vero esponente dell’opposizione. Ma ci credete davvero, ingenui che non siete altro? Lo sapete che la carta segreta di Veltroni alla presidenza della Rai si chiama Pietro Calabrese, il più trasversale e affidabile veterano di tutte le sponde politiche romane? Insomma, un Villari in versione siculo-capitolina, di quelli amici di tutti, bravo nel fare favori, mettere d’accordo, soddisfare appetiti a destra e a manca.
In conclusione, mi sembra una grande ingiustizia che per realizzare l’agognata “pax televisiva” la politica italiana debba passare sul cadavere del volonteroso presidente Villari, cioè l’uomo che meglio di chiunque altro la rappresenta.
Poco più di un anno fa ironizzavo sulla promessa veltroniana di liberare la Rai dalla presenza dei partiti. Da che pulpito veniva quella promessa! Lui si arrabbiò, disse che sono un uomo troppo cattivo perchè qualcuno desideri uscire a cena con me. Nella sua notoria bontà Veltroni ora vuole sostituire i lottizzati (di cui fu tra gli inventori) con la nuova categoria degli addomesticati-trasversali. Bel progresso. Ma allora, insisto, perchè far fuori un campione della categoria come Riccardo Villari?

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