giovedì 15 gennaio 2009

Victor Magiar: Hamas non è il popolo palestinese

Hamas non è il popolo palestinese

Caro direttore, chi ha dormito almeno una volta in un campo profughi
palestinese sa che è una menzogna confondere il popolo palestinese con
Hamas. Il colonialismo non ha solo il volto cinico e razzista dell' europeo
predatore, ma può avere anche quello ipocrita, e comunque razzista, dell'
europeo benevolo, dallo sguardo pietoso e indulgente verso altri popoli
considerati incapaci di prendere in mano il proprio destino. Così, i
colonialisti dal volto umano non vogliono vedere la più evidente delle
verità: una parte del popolo palestinese ha scelto di risolvere la propria
condizione di oppressione usando gli strumenti della politica e del
compromesso, un' altra parte, minoritaria, ha scelto la via della guerra
totale, della nuova «soluzione finale» per gli ebrei in Medio Oriente e nel
resto del mondo. Rimango sempre allibito quando sento dire che la condizione
di occupazione (o in generale quella di oppressione o sofferenza) debba
inevitabilmente sfociare in scelte radicali: non è vero.

È possibile invece esprimere altre posizioni e individuare altre vie:
questo è il dibattito che ha attraversato la società palestinese in questi
decenni e che trova nella nell' ANP e in Mahmoud Abbas la sua più avanzata
rappresentazione. Del resto (smascheriamo un' altra manipolazione) la
posizione rappresentata da Hamas non si può definire radicale, ma fanatica,
razzista e totalitaria. È ormai insopportabile sentir recitare il solito
mantra che la pace fra israeliani e palestinesi non è stata raggiunta per
responsabilità di «entrambe le parti»: dal 2000 la pace è in ostaggio della
multinazionale dell' integralismo islamico e nessuno in questi anni ha
realmente aiutato Al-Fatah a contrastare Hamas, anzi...

Nel mondo musulmano importanti finanziatori hanno ingrassato Hamas a
dismisura, in Europa politici e «attivisti», mascherati da campioni della
realpolitik, hanno fatto di tutto per farci digerire il mostro integralista.
Questa, secondo me, la massima responsabilità dei manipolatori della parola
più sacra ad ebrei e musulmani: pace. Quando Hamas si è impossessata di Gaza
decimando per le strade i militanti di Al-Fatah, i loro dirigenti e i loro
parenti, bambini inclusi, http://www.youtube.com/watch?v=7_OGhj43GAE nessun
presunto «amico del popolo palestinese» ha fiatato, nessuno ha formato
delegazioni di pacifisti o di parlamentari per fermare i golpisti e il loro
eccidio fraterno. Così come non li abbiamo visti andare da Hamas a chiedere
di smettere il lancio dei missili (... e a dire il vero non li abbiamo visti
nemmeno protestare per altre tragedie in altre parti del mondo). No. Il
colonialista dal volto umano ha sempre la stessa risposta pronta: «poveretti
bisogna capirli... hanno tanto sofferto» e quindi è loro concesso tutto.

In realtà è a Hamas che concedono tutto, al popolo palestinese rimane solo
una sanguinaria dittatura. Siamo ormai al paradosso: in Europa le strade si
gonfiano di urla che confondono la tragedia palestinese con il disegno di
Hamas, che vuole la tragedia, mentre nel mondo arabo si attende con ansia la
caduta di Hamas, la cui sconfitta militare e politica potrà aprire nuovi
scenari. Immagino già la risposta, il solito mantra: la soluzione è
politica! Certo, ma la soluzione politica ci sarà solo a condizione della
sconfitta del ricatto militare.

Chi crede nella violenza ha un suo codice culturale e psicologico: Hamas
ha interpretato la pazienza di Israele come segno di debolezza. Dopo 8 anni
di missili Israele non solo ha risposto, ma ha spiegato a Hamas, Hizb-Allah
e Iran, che è ancora uno Stato solido e forte, che la loro violenza non
paga. Invece di raccogliersi ad Assisi per fare proclami sul destino del
mondo, vadano i pacifisti a Sderot e a Gaza: spieghino loro a Hamas che la
soluzione è solo politica. Spieghino che deve rinunciare alla violenza
contro Israele, Al-Fatah e i palestinesi. Spieghino ai cittadini del sud di
Israele che possono fare affidamento anche sull' opinione pubblica europea,
e non solo su Tzahal. Chi ha dormito almeno una volta in un campo profughi
palestinese sa che è una menzogna confondere Hamas con il popolo
palestinese: i bambini di Gaza non meritano né le bombe israeliane né il
destino regalato loro dai carcerieri integralisti.

Victor Magiar

(13 gennaio 2009) - Corriere della Sera

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