IAN PALACH. I SOCIALISTI A PRAGA.
Nel quarantesimo anniversario del sacrificio di Jan Palach, a Praga una delegazione di socialisti italiani, guidata dall'eurodeputato Pia Locatelli Presidente dell'Internazionale socialista delle donne), ha ricordato l'eroe cecoslovacco davanti al monumento sulla Piazza Venceslao, eretto a memoria del giovane che si diede fuoco per protestare contro l'aggressione sovietica.
Alla commemorazione italiana hanno partecipato due protagonisti di primo piano della Primavera di Praga e del dissenso durante gli anni della normalizzazione: Venek Silhan e la moglie Libuse. Il primo, che ha assistito alla commemorazione con le lacrime agli occhi, è l'economista che, durante il XIV congresso del Partito comunista, svoltosi in forma straordinaria e in forma clandestina (nel sobborgo operaio di Visocany) nella Praga appena invasa dai sovietici, venne eletto alla carica di segretario generale del partito, perché assumesse i poteri di Alexandr Dubcek, il quale qualche ora prima era stato trascinato a Mosca in manette per essere umiliato dal Cremlino.
"Sono stato eletto segretario generale il 22 agosto del 1969 e lo rimasi per una settimana. Fu anche grazie alla nostra resistenza che Mosca fu costretta a far tornare in patria Dubcek e gli altri dirigenti sequestrati da Mosca" ha ricordato Silhan, dissidente durante la normalizzazione, il quale subito dopo la Rivoluzione di Velluto, è stato per alcuni anni alla guida come retore della Università di economia di Praga. "Noi non abbiamo mai tradito gli ideali della Primavera" ha voluto sottolineare senza nascondere il proprio orgoglio e ricordando anche altre figure simbolo di quei giorni, come Jiri Pelikan.
Al suo fianco Libuse Silhanova, ex portavoce del movimento Charta77 e attuale vicepresidente del Comitato ceco della Federazione Internazionale dei Diritti Umani di Helsinki, la quale ha ricordato il valore ancora attuale del gesto compiuto da Jan Palach e dagli altri giovani che, dopo di lui, seguirono il suo esempio per la libertà del loro paese. Ad ascoltarli, in silenzio, anche un gruppo di studenti che facevano parte della delegazione.
La corona di fiori sul luogo del martirio di Jan Palach è stata posta da Valentina Morelli, 27enne segretaria regionale del Partito socialista della Lombardia, assieme a un'altra giovanissima, Katerina Prudkova, responsabile del dipartimento estero del Partito socialdemocratico della Repubblica ceca (Cssd).
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