dal sito della fgs
più siamo meglio stiamo: facciamo la giovanile del soci...
Ieri 28 gennaio 2009, 15.53.00 | giovanisoc1
Più l'Italia sembra avere un disperato bisogno di socialismo, intrappolata com'è tra la crisi contingente dell'economia globale e quella strutturale delle sue eterne anomalie, più i socialisti sembrano incapaci di rispondere a questa esigenza, chiusi nella torre d'avorio di chi aveva ragione 15 anni fa. Tanto più è grande lo spazio che si presenta dinanzi, tanto più il Partito Socialista non sembra in grado di appropriarsene con la sola propria iniziativa e nonostante il meritorio attivismo della nuova gestione. Assuefatti alla filosofia del primum vivere, i socialisti non riescono ad andare oltre il piccolo cabotaggio e proporre una strategia di lungo periodo. Anche per questo assistiamo al quotidiano stillicidio di dichiarazioni di dirigenti o eletti del partito che abbandonano la nave proprio nel momento in cui invece la crisi irreversibile del PD sembra aprire nuovi ed interessanti scenari di evoluzione per il campo della sinistra.
Purtroppo anche a livello giovanile si sono riproposti gli stessi vizi. Proprio nel momento in cui ci sarebbe stato maggiore bisogno di un confronto politico-ideale che ci consentisse il massimo grado di apertura e il maggior livello di partecipazione della e nella nostra federazione giovanile socialista, si è voluto adottare una soluzione di facile chiusura, concentrandosi nell'elargizione dei "titoli nobiliari" e senza particolari spunti di iniziativa politica.
E' mancata, e manca ancora oggi, una discussione franca ed aperta su quale potesse essere il ruolo della comunità dei giovani socialisti nel contesto politico attuale.
Le batoste elettorali dei vari partiti della sinistra evidenziano l'assoluta necessità di una sinistra unita sotto riferimenti culturali e politici chiari. Si avverte sempre più il bisogno di una sinistra di stampo europeo rinnovata nel metodo e nella prassi che si riconosca tutta (senza pelosi distinguo) nei valori del socialismo. Per questo rilanciamo in maniera energica l'appello alla sinistra del segretario Nencini e gli appelli di Volpedo e della Garbatella per la nascita di una lista del PSE alle prossime elezioni europee. Appello che intendiamo come punto di partenza di un progetto di lungo periodo per la ricostruzione di una sinistra in frantumi.
Non si tratta di riproporre il solito espediente elettorale in vista delle elezioni europee cercando di raccattare pezzi di nomenclatura consunta e non riciclabile ma di costruire le fondamenta di un cantiere della sinistra più credibile e duraturo del Partito Democratico.
L'obiettivo è ambizioso e quindi è fondamentale l'apporto di tutti: il ruolo dei giovani socialisti non deve allora essere quello di rinchiudersi nella riserva indiana dell'integralismo FGS. Per questo condividiamo le perplessità espresse da alcuni compagni sul percorso costituente.
Tuttavia riteniamo di non poter riporre nel cassetto un'iniziativa politica autonoma dei giovani socialisti. Riteniamo indispensabile per il futuro del socialismo italiano dar vita ad una giovanile pienamente integrata nella società civile, che sappia essere l'anello di rottura di un sistema politico figlio e frutto delle anomalie italiane, che abbia la lungimiranza di far proprie le istanze migliori provenienti dal movimentismo.
Lanciamo quindi sul tavolo la nostra proposta. Promuoviamo in tutta Italia coordinamenti territoriali aperti a tutti i ragazzi e le ragazze che vogliano riconoscersi nei valori del socialismo ed impegniamoci a dare a tale iniziativa la massima visibilità.
Facciamo una giovanile del Socialismo, che superi quindi le appartenenze partitiche e ideologiche. Un socialismo senza aggettivi per non rischiare di confonderci con chi strumentalizza il socialismo europeo e quello italiano per creare distinguo che dividono invece di unire.
Solo le generazioni formatasi politicamente in una Europa unita e liberata definitivamente dagli spettri dei totalitarismi del Novecento, che non si nutre dei veleni prodotti dalla stagione di Tangentopoli, che vive ogni giorno sulla propria pelle la globalizzazione e le incertezze da essa generata, può superare i rancori del passato che inchiodano la sinistra italiana alle sue eterne contraddizioni .
Pensiamo che la FGS possa e debba essere il nucleo propulsore di questo progetto, e che l'appuntamento di Salerno debba diventare la prima tappa di un più lungo percorso costituente, da proseguire realizzando quanto prima un "Manifesto politico nazionale della Giovanile del Socialismo", da sviluppare successivamente nelle varie regioni, che ci consenta di raccogliere nuove e numerose adesioni, accompagnando la proposta politica a una serie di iniziative e campagne. Noi ne proponiamo quattro, legate tanto ai temi del dibattito politico quanto alla definizione dell'identità del socialismo giovane del terzo millennio:
- Leghe dei Precari
raccordiamoci con i giovani della Uil e della Cgil per censire e raccordare le associazioni dei lavoratori precari, diffondendo il testo della proposta di legge socialista sullo statuto del lavoro precario. E' solo politicizzando le realtà dei lavoratori precari che si potrà dare uno sbocco concreto alla questione generazionale. Battiamoci dunque per l'introduzione del salario minimo e di nuovi ammortizzatori sociali per i lavoratori precari.
- "Unire di fatto" diritti civili e diritti sociali
rivolgiamo un appello ad un manipolo di giovani economisti e alle associazioni a tutela delle coppie di fatto volto al ridisegno del nostro sistema fiscale che ci consenta di coniugare un nuovo welfare e nuove libertà, in modo da legare a doppio filo l'inscindibile binomio tra diritti sociali e diritti civili.
- Manifesto dell'autoriforma socialista per l'Istruzione Pubblica
elaboriamo una proposta fondata sui pilastri dell'autonomia di gestione, della valutazione del merito e della promozione del diritto allo studio tanto a scuola quanto all'università. Rilanciamo la piattaformaunisquo.it come network dei siti del movimento studentesco. Dobbiamo avere l'umiltà di porci come un'organizzazione di servizio aperta nei confronti di tanti di quei giovani che hanno trovato nell'Onda la prima esperienza politica.
- Campagna "libero Software in libero Stato"
battiamoci per promuovere la diffusione dell'open source. Sosteniamo le associazioni impegnate nella battaglia a favore del Copyleft e nella difesa della libertà sul web e cercando di raccordarci con esse.
Lavoro, diritti, istruzione, cultura non possono che essere i temi principali dell'iniziativa politica dei giovani socialisti. La costruzione di una nuova sinistra in cui i socialisti sappiano essere protagonisti parte dai giovani. Non tiriamoci indietro. Non ce lo possiamo permettere.
Andrea Pisauro
Peppe Potenza
Matteo Salvetti
Giacomo Mileti
Andrea Natalini
Isidoro Niola
Dario Alberto Caprio
Roberta Bruno
Andrea Farina
Francesco Berni
Alessandro Maggiani
Matteo Pugliese
Riccardo Monaco
Gianfranco Piperata
Michelangelo Stanzani
Raffaele Sottile
Mauro Baldessari
Ezio Iacono
Roberto Rinaldi
Roberto Sajeva
Manfredi Mangano
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