sabato 2 giugno 2018

Franco D'Alfonso: Salvini e i 5 miliardi da tagliare

Franco D'Alfonso 7 min · Cominciamo subito con quello che deve essere il metodo dell'opposizione : denunciare con argomenti quello che farà il governo, spiegare cosa si è fatto in passato e l'eventuale probabile errore commesso, dare la visione alternativa. Il ministro Salvini ha spiegato che darà "una sforbiciata ai 5 miliardi che spendiamo per l'accoglienza" per spostarli sulle pensioni degli italiani. A prescindere dal giudizio politico, si tratta come sempre di una promessa impossibile basata su falsità evidenti. La spesa per l'accoglienza di 4,7 miliardi, da un punto di vista del bilancio, è finanziata per 3,4 miliardi dalla flessibilità sul calcolo della spesa pubblica concessa dall'Unione Europea , che finanzia con propri fondi quasi tutta la differenza. Ciò significa che quei fondi, ove non fossero destinati all'accoglienza, sparirebbero dal bilancio, non influirebbero sul debito e soprattutto ridurrebbero il PIL italiano dello dello 0,2 per cento. Tralascio le altre conseguenze Significa che va bene così ? No, perchè l'intera struttura dell'accoglienza è stata costruita con la logica dell'emergenza, perchè i flussi non sono preventivabili e ci si deve dimensionare sulle "punte" e non sulla media . Se 30/40 euro al giorno di costo per la prima accoglienza dei profughi è una cifra più che accettabile per periodi brevi di assistenza, è straordinariamente fuori standard per gli anni di permanenza con status di attesa che ci vogliono in Italia. Si poteva fare diversamente ? Tendenzialmente sì, perchè sono anni che questo tipo di immigrazione incontrollata esiste e la massa di quelli che la Bossi Fini costringe ad essere clandestini a vita ed i loro "figli" Salvini e Meloni vogliono espellere ( per i 600 mila di cui parlano ci vorrebbero 27 anni di voli giornalieri verso non si sa dove) , avrebbe dovuto suggerire di trovare una soluzione ordinaria e stabile, senza gonfiare a dismisura l'azione ( ed i bilanci) delle organizzazioni nate per gestire l'emergenza per migliaia di persone e non il vitto ed alloggio per centinaia di migliaia che non possono per legge nemmeno lavorare. Si può fare una proposta diversa ? Certamente, magari partendo da quella che Milena Gabanelli fece l'anno scorso, utilizzare 4 dei 5 miliardi destinati all'emergenza per creare un servizio pubblico di accoglienza, sullo schema di quello tedesco, austriaco o svedese , con formazione "civica" e professionale fatta da insegnanti della scuola pubblica, permessi temporanei di lavoro nelle amministrazioni pubbliche locali e nazionali . A regime, con la stessa spesa, si incrementerebbe l'occupazione in Italia di 30 mila addetti a tempo indeterminato ( cittadini italiani, per la felicità dello stesso Salvini, dal momento che nella PA sono i soli a poter essere assunti ), si incrementerebbe la qualità e la quantità di servizi per i cittadini non più sostenibili con i bilanci propri delle singole amministrazioni senza costi aggiuntivi ( il salario ai richiedenti asilo per il periodo temporaneo rientra nel globale di 4 miliardi ) e, fatto non disprezzabile, si incrementerebbe il PIL dello 0,2/ 0,3 per cento all'anno. L'opposizione di centrosinistra dovrebbe smettere di inseguire le parole d'ordine di Salvini perchè "la pancia" etc, ricordandosi che compito della politica è dare indirizzi e fare proposte, non dire al popolo ciò che il popolo vuol sentirsi dire; non dovrebbe aver paura di affrontare con il Terzo Settore, essenziale nella gestione dell'emergenza, una ridefinizione del modo di operare e non lavorare sempre su richieste ( e finanziamenti) incrementali ; strutturare una proposta completa e meditata e chiedere il consenso (anche) su quella. Semplice, no ? Si chiama politica radicalmente riformista...

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