martedì 26 luglio 2016

Franco Astengo: Ribellarsi

RIBELLARSI SAREBBE GIUSTO : UN PICCOLO SPACCATO DELLE GRANDI INGIUSTIZIE ITALIANE a cura di Franco Astengo Di seguito, prendendo da varie fonti troverete i dati relativi alla disoccupazione, alle pensioni, alle retrbuzioni dei lavoratori a tutti i livelli a confronto con gli stipendi RAI, la fabbrica del consenso per il “tutto va bene” del Governo Renzi, dopo esserlo stata anche per il Governo dei “Ristoranti pieni” del Governo Berlusconi. Senza alcuna indulgenza verso presunte demagogie e/o populismi di varia natura si tratta di un quadro che dovrebbe suscitare indignazione e senso di repulsione non tanto a livello di “lotta di classe”, ma di semplice convivenza civile. Quando si scrive di forze politiche che dovrebbero organizzarsi sulla base delle concrete contraddizioni sociali in atto di questo, molto banalmente, si cerca di parlare. Senz’altro commento, con l’auspicio di aver contribuito a suscitare un minimo passaggio di riflessione DISOCCUPAZIONE Il tasso di disoccupazione nel mese sale all'11,7% (era all'11,5% a marzo secondo il dato rivisto). Rispetto ad aprile 2015 il tasso di disoccupazione diminuisce invece di 0,4 punti percentuali. I disoccupati sono 2.986.000, in crescita di 50.000 unità su marzo e in calo di 93.000 unità su aprile 2015. Ad aprile cresce anche la disoccupazione giovanile, che risale al 36,9%. Ad aprile disoccupazione giovani sale al 36,9% Cresce ad aprile anche la disoccupazione giovanile. Secondo le stime dell'Istat, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 36,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,8% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza è in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a marzo PENSIONATI Il bilancio sociale 2014 presentato da Tito Boeri mostra la difficile situazione in cui si trovano molti pensionati. Quasi un pensionato su due, il 42,5%, pari a circa 6,5 milioni di individui, percepisce un reddito pensionistico medio inferiore a mille euro mensili. Tra questi, il 12,1% non arriva a 500 euro al mese. E le sorprese non finisco qui perché l’Inps ha comunque il bilancio ancora in rosso. Il saldo tra entrate ed uscite evidenzia un disavanzo complessivo di 7 miliardi, benchè nel 2014 abbia erogato 20.920.255 pensioni, tra cui 17.188.629 pensioni previdenziali, ossia invalidità, vecchiaia e superstiti, per circa 243,514 miliardi di euro e 3.731.626 pensioni assistenziali. Il reddito medio più basso è dei pensionati residenti al Sud: 1.151 euro; al Nord si sale a 1.396 euro, mentre al Centro si arriva a 1.418 euro. È stato presentato qualche tempo fa il bilancio sociale 2014 redatto dall'istituto di previdenza. La fotografia non è delle migliori. L'Inps tramite il suo Presidente Tito Boeri fotografa l'attuale situazione delle pensioni pubbliche e offre riscontri numerici destinati a far discutere non solo la politica, ma gli stessi cittadini. La situazione previdenziale che viene messa in luce mostra abbastanza chiaramente quali siano le difficoltà di molti italiani. Infatti, secondo il bilancio sociale 2014 pubblicato dall'Inps, oltre il 40% dei pensionati italiani percepisce una pensione inferiore alle 1000 euro al mese, mentre il 10% faticherebbe addirittura a raggiungere la cifra minima delle 500 euro. Dei 15,5 milioni di pensionati, 724 mila, pari al 4,6%, hanno un reddito medio mensile di oltre 4.300 euro. LAVORATORI DIPENDENTI La distribuzione dei redditi: solo il 5,7% dei lavoratori supera i 40mila euro lordi l’anno Tutti i numeri sulle retribuzioni in Italia Media Dirigenti euro 105.390 (lordi) 1,3% della popolazione lavorativa Quadri euro 53.245 (lordi) 4,2% della popolazione lavorativa Impiegati 30.689 (lordi) 35,3% della popolazione lavorativa Operai euro 23.753 (lordi) 59,2% della popolazione lavorativa STIPENDI RAI (da comparare con attenzione con i dati precedenti) Raffaele Agrusti, Cfo e presidente Rai Way, 340mila euro Eleonora Andreatta, Direttrice Rai Fiction, 272mila euro Antonio Bagnardi, Direttore del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo, 240mila euro Luca Balestrieri, responsabile Struttura Satelliti, 215.280 euro Fabio Belli, Cfo Rai Pubblicità, 245.900 euro Biancamaria Berlinguer, direttrice Tg3, 280mila euro Daria Bignardi, direttrice Rai3, 300mila euro Paolo Bistolfi, vicedirettore Rai Gold, responsabile del canale Rai Premium, 203.360 euro Giovanna Botteri, corrispondente-responsabile dell’ufficio di New York per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dagli Stati Uniti, meno di 200mila euro Silvia Calandrelli, direttrice Rai Cultura, 223.898 euro Antonio Campo Dall'Orto, direttore Generale, 650mila euro Maria Canessa Sattanino, responsabile Rai Quirinale, inferiore ai 200mila euro Gianfranco Cariola, direttore Internal Auditing, 352mila euro Alessandro Casarin, vicedirettore Rai News, 240mila euro Roberto Cecatto, direttore Produzione TV e Deputy Chief Technology Officer, 237mila euro Nicola Claudio, direttore Segreteria del Consiglio di Amministrazione, direttore ad interim Staff del Presidente, 227.796 euro Adriano Coni, responsabile Sostenibilità e Segretariato Sociale, 242.176 euro Piero Alessandro Corsini, direttore Rai World, 216.834 euro Pierpaolo Cotone, direttore Affari Legali e Societari, 292mila euro Pasquale D'Alessandro, direttore Rai 5, 247.578 euro Ilaria Dallatana, direttrice Rai 2, 300mila euro Eugenio De Paoli, corrispondente e Responsabile ufficio per i servizi giornalistici dal Brasile, 290.603 euro Paolo Del Brocco, Ad Rai Cinema, 307.578 euro Antonio Di Bella, direttore Rai News, 308.500 euro Fabio Di Iorio, responsabile Intrattenimento Rai 2, inferiore ai 200mila euro Anna Donato, vicedirettrice Testata Giornalistica Regionale, 200.979 euro Tiziana Ferrario, corrispondente dagli Stati Uniti, 238.044 euro Massimo Ferrario, responsabile sede Rai Liguria, 235.304 euro Valerio Fiorespino, direttore, alle dirette dipendenze del Direttore Generale per il supporto ai progetti speciali, 303.678 euro Emanuele Fiorilli, corrispondente e Responsabile dell’ufficio per i servizi giornalistici dalla Turchia e dai Paesi dell’Europa sud orientale, 211.394 euro Luciano Flussi, direttore Generale Rai Pubblicità, 242mila euro Pier Francesco Forleo, direttore Diritti Sportivi, 242mila euro Pietro Gaffuri, Ambito Digital, 242mila euro Paolo Galletti, direttore Risorse Umane e Organizzazione, 300mila euro Roberto Giacobbo, vicedirettore di Rai2 con la responsabilità dei programmi divulgativi, 200.109 euro Gerardo Greco, autore e conduttore di Agorà, programma televisivo in onda su Rai3, inferiore ai 200mila euro Anna La Rosa, caporedattrice, alle dirette dipendenze del Direttore di Rai 3, 240mila euro Carmen Lasorella, ultimo incarico: vicedirettore della Direzione Web, 204.611 euro Lorenza Lei, è alle dirette dipendenze del Direttore Generale, 243.678 euro Giancarlo Leone, direttore del Coordinamento Editoriale dei Palinsesti Televisivi, 360mila euro Massimo Liofredi, direttore Rai Ragazzi, 242mila euro Monica Maggioni, Presidente, 270mila euro Antonio Marano, Presidente Rai Pubblicità, 392mila euro Pietro Marrazzo, corrispondente e responsabile ufficio per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Medio Oriente, 244.062 euro Marcello Masi, direttore del Tg2, 280mila euro Mauro Mazza, responsabile di progetto in RAI Vaticano, 340mila euro Luigi Meloni, direttore Coordinamento Sedi Regionali ed Estere, 214.897 euro Alfredo Meocci, è alle dirette dipendenze del Direttore Generale, 240mila euro Massimo Migani, responsabile Gestione Grandi Eventi e Attività Produttive Estero della Direzione Produzione TV, 247.578 euro Massimo Enrico Milone, responsabile Rai Vaticano, inferiore ai 200mila euro Alberto Morello, direttore Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica (ambito Chief Technology Officer), inferiore ai 200mila euro Vincenzo Morgante, direttore Testata Giornalistica Regionale, 228.334 euro Flavio Mucciante, direttore Giornale Radio e Radio1, 239.365 euro Carlo Nardello, direttore, in staff al Cfo, 302mila euro Roberto Nepote, responsabile Centro di Produzione TV di Torino, 240.299 euro Gianfranco Noferi, vicedirettore Rai Ragazzi con delega sul canale Rai Yoyo, inferiore ai 200mila euro Mario Orfeo, direttore Tg1, 320mila euro Claudio Pagliara, corrispondente, responsabile per i Servizi Giornalistici Radiofonici e Televisivi dalla Cina, dal Giappone e dai Paesi del Sud-Est asiatico, 212.740 euro Giovanni Parapini, direttore Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali, 260mila euro Giuseppe Pasciucco, direttore Pianificazione Strategica e Controllo di Gestione, 245.927 euro Susanna Petruni, vicedirettrice Tg1, 240mila euro Francesco Pinto, responsabile Centro di Produzione Televisiva di Napoli, 210.242 euro Francesco Pionati, giornalista inquadrato nel Tg1, è attualmente distaccato presso Rai Com, alle dirette dipendenze dell’Ad, 203.673 euro Fabrizio Piscopo, Ad di Rai Pubblicità, 322 euro Antonio Preziosi, caporedattore corrispondente per i servizi giornalisti radiofonici e televisivi dal Belgio, 245.448 euro Maurizio Rastrello, vicedirettore Staff del Direttore Generale con responsabilità dell’unità organizzativa Analisi Economiche, Tecnico-Specialistiche e Contrattuali, 200.330 euro Antonio Rizzo Nervo, presidente del Centro italiano di Studi Superiori per la formazione e l’aggiornamento in giornalismo radiotelevisivo, 200mila euro Alberto Romagnoli, corrispondente responsabile dell’ufficio per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Belgio, 208.781 euro Gabriele Romagnoli, direttore Rai Sport, 230mila euro Carlo Romeo, direttore Generale San Marino RTV, inferiore ai 200mila euro Guido Rossi, direttore Staff del Direttore Generale, 200mila euro Scipione Rossi, direttore di Rai Parlamento, 240mila euro Andrea Sassano, direttore Risorse Televisive, 224.636 euro Danilo Scarrone, direttore Canali Radio di Pubblica Utilità, 200.697 euro Federica Sciarelli, conduttrice di Chi l’ha visto?, inferiore ai 200mila euro Roberto Serafini, direttore Pianificazione Frequenze e Gestione dello Spettro, 203.494 euro Roberto Sergio, vicedirettore Radio, responsabile per i rapporti con le consociate del gruppo Rai, 243.678 euro Nicola Sinisi, direttore Radio Rai, 228mila euro Gian Stefano Spoto, capo Redattore Centrale presso Rai Parlamento, con l’incarico di coordinare gli approfondimenti giornalistici, inferiore ai 200mila euro Giuseppe Sturiale, direttore Generale di Rai Cinema, 206.834 euro Gian Paolo Tagliavia, Chief Digital Officer Rai e Presidente Rai Com, 292mila euro Angelo Teodoli, direttore Rai Gold, 325.900 euro Sandro Testi, è alle dirette dipendenze del Direttore Generale, 231.119 euro Stefano Tura, corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Regno Unito, 205.673 euro Marco Varvello, corrispondente responsabile dell’ufficio per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Regno Unito, 219.327 euro Carlo Verdelli, direttore Editoriale per l’Offerta Informativa, 320mila euro Andrea Vianello, editorialista per le tematiche politiche ed internazionali (Tg2), 320mila euro Stefano Ziantoni, corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia, 201.427 euro Valerio Zingarelli, Chief Technology Officer, 232mila euro Alessandro Zucca, vicedirettore di Rai Sport per le attività non giornalistiche, 239.674 euro Marco Zuppi, direttore Canone, 242mila euro

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