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giovedì 8 maggio 2025
Giuseppe Casanova: A proposito delle celebrazioni dell'80esimo anniversario della vittoria sul nazismo
Le celebrazioni dell'80º anniversario della vittoria sul nazismo da parte della Russia, sollevano interrogativi profondi sulla coerenza tra memoria storica e azioni presenti. Il parallelo tra il nazismo e il cosiddetto "putinismo" emerge non solo come provocazione retorica, ma come riflessione critica su pratiche autoritarie e aggressive che richiamano dinamiche del passato.
Paralleli tra nazismo e putinismo: una riflessione critica
1. Strumentalizzazione della storia per giustificare l'aggressione
Il regime nazista manipolò la storia per legittimare l'espansione territoriale e la repressione interna. Analogamente, Vladimir Putin ha invocato la "denazificazione" dell'Ucraina come pretesto per l'invasione, nonostante l'assenza di un reale pericolo nazista nel paese. Storici sottolineano che tale retorica distorce la realtà, considerando che l'Ucraina è guidata da un presidente democraticamente eletto e di origine ebraica, Volodymyr Zelensky.
2. Repressione del dissenso e controllo dell'informazione
Il nazismo si caratterizzò per la soppressione delle libertà civili e il controllo totale dei media. In Russia, il governo ha implementato leggi che limitano la libertà di espressione, vietano la critica all'esercito e censurano narrazioni storiche alternative, creando un ambiente in cui la verità è subordinata alla propaganda di Stato.
3. Aggressione militare e violazioni dei diritti umani
Le campagne militari naziste causarono immense sofferenze tra le popolazioni civili. Oggi, l'invasione russa dell'Ucraina ha portato a bombardamenti su aree residenziali, causando la morte di civili e la deportazione forzata di bambini ucraini in Russia, azioni che evocano tragicamente le atrocità del passato.
4. Negazione dell'identità nazionale e sovranità
Il nazismo mirava all'annientamento delle identità nazionali considerate inferiori. Putin nega la legittimità dell'Ucraina come nazione sovrana, sostenendo che essa non abbia diritto all'esistenza indipendente, una posizione che mina i principi fondamentali del diritto internazionale e dell'autodeterminazione dei popoli.
Il confronto tra nazismo e putinismo non è una mera analogia storica, ma una chiamata alla vigilanza contro il ripetersi di dinamiche autoritarie e oppressive. In un momento in cui la Russia celebra la sconfitta del nazismo, è fondamentale riflettere sulle azioni presenti che contraddicono i valori di libertà e giustizia che tale vittoria dovrebbe rappresentare.
Giuseppe Casanova
Quartu Sant’Elena (CA)
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