Il Circolo Carlo Rosselli è una realtà associativa presente a Milano sin dal 1981. http://www.circolorossellimilano.org/
sabato 31 maggio 2025
venerdì 30 maggio 2025
Franco Astengo: 2 giugno, referendum, identità repubblicana
2 GIUGNO, REFERENDUM,IDENTITÀ' REPUBBLICANA di Franco Astengo
La celebrazione del 2 giugno 2025, festa della Repubblica, assumerà tratti inediti nella storia d'Italia:definitivamente dissolto l'antico "arco costituzionale" sotto il cui ombrello ci poteva comunque ritrovare mai è stato così violento l'assalto alle fondamenta del dettato della nostra Carta Fondamentale.
In aggiunta questa scadenza fondamentale per l'identità repubblicana cadrà nel calendario alla vigilia di un appuntamento elettorale di grandissimo rilievo: l'appuntamento dell'8 e 9 giugno relativo ai 5 referendum sulla dignità del lavoro e la cittadinanza che la maggioranza di governo vorrebbe affondare attraverso la pratica di un astensionismo predicato dall'alto: un atto di vera e propria di "eversione" da parte delle classi dirigenti.
La dignità del lavoro e la cittadinanza saldano assieme due articoli della Costituzione che ne dettano il senso complessivo: l'art.1 che fonda la Repubblica sul lavoro e l'articolo 3 che indica la via maestra dell'eguaglianza di tutti davanti alla legge.
Qual'è l'obiettivo della destra ? Cancellare la Costituzione e mandare in archivio il suo punto di vera scaturigine, la Resistenza.
Non è possibile far passare questo progetto e il successo dei 5 sì nei referendum appare in questo momento la migliore garanzia per difendere e affermare i principi invalicabili della nostra Carta Fondamentale.
E' in corso un attacco alla democrazia che si sviluppa in un quadro generale davvero inquietante.
Una situazione dominata dalla suprema incertezza tra la pace e la guerra: dilemma che la nostra Costituzione intende sciogliere con un articolo 11 già fin troppe volte violato nella sua sostanza.
Abbiamo visto come si stia sviluppando un attacco diretto a categorie come quella della Magistratura (attuandone una sostanziale riduzione di autonomia dall'esecutivo) e dell'informazione (con un evidente arretramento nella liberà d'espressione come testimoniato anche dalle classificazioni internazionali in materia); Questi fatti evidenziano uno stato di cose che non può che essere contrastato se non prendendo atto fino in fondo della loro gravità e pericolosità, esprimendo così un pieno convincimento alternativo fuori da qualsivoglia tentativo di compromissione, in ispecie sul piano costituzionale e delle stesse forme istituzionali che derivano direttamente dalla sua applicazione, prima fra tutte la forma di governo parlamentare.
La celebrazione del 2 giugno, il cui riferimento essenziale sarà quello dell'indicazione dei 5 sì nei referendum dell'8 e 9 giugno, dovrà essere allora impostata come momento di richiamo alla necessità, prima di tutto, di espressione di un sentimento: come è stato scritto "di qualcosa di cui non si può non parlare, di cui non si può tacere" partendo dalla risposta alla tragedia fascista da cui nacque la nostra identità repubblicana.
mercoledì 28 maggio 2025
martedì 27 maggio 2025
Franco Astengo: Comunali 2025
COMUNALI 2025: QUALCHE NUMERO DAI CAPOLUOGHI di Franco Astengo
La premessa (approssimativa) di questa prima analisi riguarda la partecipazione al voto nell'insieme dei comuni chiamati al voto il 25 e 26 di maggio 2025: ci troviamo di fronte a una sostanziale tenuta nella partecipazione passata dal 56,29% dal 56,32% delle precedenti consultazioni avvenute in occasione diversa nei singoli comuni. Abbiamo parlato di "sostanziale tenuta" collocandosi la percentuale dei votanti oltre il 56% un dato che rappresenta al momento la possibilità di scongiurare un passaggio "strutturale" (presente cioè in ogni tipo di consultazione) al di sotto della soglia psicologica del 50%.
L'analisi complessiva dei voti validi nei 4 comuni capoluogo ci indica come ne siano stati espressi (sul totale degli aventi diritto: 818.846) 423.670(51,73%) per i candidati sindaci e 400.788 per le liste 48,94%) a dimostrazione della maggiore propensione dell'elettorato verso il voto di tipo personale.
Cercando di comparare il numero di espressioni di voto con quelle delle elezioni europee 2024 troviamo questi dati : aventi diritto 799.818 voti validi espressi 353.826 (44,23%)
Registriamo quindi un incremento nei voti validi nei 4 comuni capoluogo rispetto alle europee 2024 del 7,50% (candidati sindaci) e del 4,71% (liste).
Un incremento netto che non si verificava da tempo e che la partecipazione al voto nei referendum dell'8-9 giugno ci dirà se rappresenta un elemento di controtendenza sul piano generale oppure, nella fattispecie, di un ritorno d'interesse per i temi di carattere locale in particolare al Sud. Questo dato vale però soltanto per 3 dei 4 capoluoghi : in controtendenza rispetto alle europee 2024 Ravenna con un calo di espressione dei voti validi del 3,00% rispetto ai candidati sindaci e del 4,69% rispetto alle liste.
Si ricorda che tutte le percentuali sono riferite all'intero corpo degli aventi diritto al voto: l'analisi dettagliata delle singole liste seguirà in un lavoro successivo.
Analizziamo adesso molto sommariamente alcuni dati provenienti dai 4 comuni capoluogo di provincia (con Genova anche capoluogo di Regione) nei quali si è votato.
Genova:
2022 comunali: elettrici ed elettori 480.424 voti validi ai candidati sindaci 202.646 alle liste 190.600
Bucci eletto al primo turno 112.457 voti (23,40% sull'intero corpo elettorale)
Primo partito la lista di Bucci Sindaco 36.335 voti, Fratelli d'Italia 17.788, Lista Toti 17.485, Lega 12.886, Forza Italia 7.340, UDC 3.752, liste civiche 9.608.
Ariel Dello Strologo candidato sindaco centro sinistra 77.065 (16,04% sull'intero corpo elettorale)
PD 39.937, Lista Sindaco 12.032, Europa Verde e Lista Sansa 9.873, M5S 8.381, Sinisdtra Italiana 2.930.
Altri 5 candidati sindaci 13.124 ( 2,73% sull'intero corpo elettorale)
2024 elezioni europee: elettrici ed elettori 468.850 voti validi 219.083
centro sinistra con M5S: PD 68123, M5S 26,281, AVS 20.954.
centristi: Azione 9.697 IV e + Europa 8.997
centro destra: FdI 47.228, FI e Noi moderati 14.338, Lega 13,874.
altri: Pace, Terra, Dignità 6.904, Libertà 1.765, Alternativa Popolare 594, UV 338
Regionali 2024: elettrici ed elettori 478.878 voti validi candidati presidenti 233.047 (48,66% sull'intero corpo elettorale) voti validi liste 217.864 (45,49% sull'intero corpo elettorale)
Orlando 121.821(25,43% sull'intero corpo elettorale)
PD 64.758, AVS 16,467, Lista Presidente 13.563, M5S 11.937, Riformisti 4.706, Lista Civica 2.761
Bucci 103.219 (21,55% sull'intero corpo elettorale)
FdI 29.543, Lista Bucci 22.772, Orgoglio Liguria 15.189, Lega 14.313, FI 8.950, UDC 3.054, Alternativa Popolare 3.054
Altri 7 candidati presidenti: 8007 ( 1,07% sull'intero corpo elettorale)
Comunali 2025 elettrici ed elettori 479.974 voti validi espressi candidati sindaci 242.260 (50,47% sull'intero corpo elettorale) voti validi espressi liste 226.997 (47,29% sull'intero corpo elettorale). Si registra quindi un incremento nell'espressione di voti validi rispetto alle Regionali 2024 dell'1,81% sul voto ai candidati presidenti e dell' 1,80% sui voti espressi per la lista.
Salis eletta al primo turno 124.720 ( 25,98% sull'intero corpo elettorale). Riferendoci alle precedenti occasioni di elezione diretta la candidatura Salis in percentuale sull'intero corpo elettorale è cresciuta del 2,58% rispetto a Bucci'22 e dello 0,55% rispetto ad Orlando (regionali 2024, candidatura in vantaggio nella città di Genova
PD 65.690. Lista Sindaco 18.853, AVS 15,705, M5S 11.583, Riformisti 5.405
Picciocchi 107.091 (22,31% sull'intero corpo elettorale) flessione dell'1,09% rispetto a Bucci '22 e in crescita dell0,76% su Bucci '24 (regionali)
Fdi 28.234, Lista Sindaco 24.237, Noi moderati (erede Lista Toti) 17.806, Lega 15.757, FI 8589, NPSI-DC 3.752, UDC 1189.
Altri 5 candidati sindaci: 10.449 voti (2,17% sull'intero corpo elettorale)
Taranto
2022 comunali: elettrici ed elettori 163.778 voti validi ai candidati sindaci 82.150 voti validi alle liste 79.268
Melucci eletto al primo turno 49.807 voti (30.41% sull'intero corpo elettorale)
PD 15.282, Liste Civiche 18.393, M5S 3.316, Popolari 2.924, Verdi 2.567, PSI-PRI 2.254, Autonomi 229
Musillo 24.514 (14,96% sull'intero corpo elettorale)
Liste Civiche 14.445, FdI 5.322, Lega d'azione Meridionale 865
Altri 2 candidati: 7.829 (4,78% sull'intero corpo elettorale)
2024 europee: elettrici ed elettori 157.495 voti validi 53.409 (33,11%)
Centro sinistra e M5S: PD 14.581, M5S 10.662, AVS 3.316
centristi: IV e +Europa 3.086 Azione 609
Centro destra: FdI 13.387, Lega 3.271, FI Noi Moderati 2.717
Pace Terra Dignità 978, Libertà 372, Animalisti 329, Alternativa Popolare 101
comunali 2025 elettrici ed elettori 160.884 votivalidi espressi per i candidati sindaci 87.925 voti (54,65%) validi espressi per le liste 83.460 (51,87%). Incremento nell'espressione dei voti validi: Sindaci più 21,54%, Liste più 18,76%.
Bitetti al ballottaggio 32.875 voti (20,43% sul totale del corpo elettorale) con una flessione del 9,98% rispetto all'elezione al primo turno di Melucci nel 2022.
PD 12719, Liste Sindaco 6523, Unire Taranto 4135, Demos 2552, AVS 1900, DC 1695, Azione 1476.
Tacente al ballottaggio con 22.987 voti (14,28% sull'intero corpo elettorale, con una flessione dello 0,68% rispetto alla candidatura Musillo esclusa al primo turno nel 2022)
Liste Civiche 23.113 (14,36% sul totale del corpo elettorale)
Il candidato del centro destra Lazzaro escluso dal ballottaggio con 17.060 voti (10,60% sull'intero corpo elettorale) con i voti per le liste: FdI 7184,FI 4353,Noi Moderati 2099, PLI 760. Esclusa anche la candidata del M5S Angolano con 9.597 voti ( 5,96% sull'intero corpo elettorale).
Alitre 2 candidati sindaci. Voti: 5.406 ( 3,36% sull'intero corpo elettorale)
Matera
2020 Comunali: eletttrici ed elettori 50.730 voti validi primo turno candidati sindaci 34.546 voti validi liste 33.367 secondo turno voti validi 27.880
Bennardi eletto al secondo turno con 18.830 voti (37,11% sull'intero corpo elettorale) al primo turno 9.525 (18,77% sull'intero corpo elettorale)
M5S 3.649, Volt 1493, Europa Verde - PSI 1.474, Lista Civica 398
Sassone al primo turno 10.460 (20,61% sull'intero corpo elettorale) al secondo turno 9.050 (17,83% sull'intero corpo elettorale)
FI 3897, FdI 3084, Lega 2599, Liste Civiche 3.668
Schiuma 6.903 (13,60% sull'intero corpo elettorale)
PD 4.018, Centro Democratico 493, Liste Civiche 2.697
Altri 2 candidati sindaci 5.612 ( 11,06% sull'intero corpo elettorale)
2024 Europee aventi diritto 48.985 voti validi 17,527 (35,78%)
centro sinistra e M5S
PD 6.139, M5S 2.481, AVS 882
centristi: Azione 806, IV e +Europa 700
Centro destra: FdI 3.948, FI 935, Lega 584,
Pace Terra Dignità 793, Libertà 171, Animalisti 55, Alternativa Popolare 33
Comunali 2025: elettrici ed elettori aventi diritto 50.500. Voti validi assegnati ai candidati Sindaci 31.994 (63,35%) con un incremento sui voti validi europee 2024 del 27,57% , voti validi assegnti alle liste 30.977 (61,34%) incremento sulle europee 2024 del 25,56%
Cifarelli ammesso al ballottaggio con 19.925 voti ( 39,45% sull'intero corpo elettorale)
Liste civiche di centrosinistra 16.258 voti ( 32,19% sull'intero corpo elettorale)
Nicoletti ammesso al ballottaggio con 11.832 voti (23,42% sull'intero corpo elettorale)
FdI 3226, Lista Sindaco 2192, Forza Italia 1691, Io Sud 1469, UDC 1248, Lista Civica 489
Il sindaco uscente Bennardi ha avuto 2.664 voti (5,27% sul totale del corpo elettorale) perdendone oltre 16.000 rispetto ai voti ottenuti nel ballottaggio 2020. La lista del M5S è scesa da 3.649 voti a 1.694.
Altri due candidati sindaci 3.573 voti (7,07% sull'intero corpo elettorale)
Ravenna
2021 Comunali
elettrici ed elettori 124.763
De Pascale eletto al primo turno 39.030 (31,28% dell'intero corpo elettorale)
PD 22.740 PRI 3.250 M5S 2.443 Civiche 5.640
Donati 14.742 (11,81% dell'intero corpo elettorale)
FdI 5.589, Lega 5.238, Civica 2.804
Altri 7 candidati sindaci 8.998 (7,21% sull'intero corpo elettorale)
2024 europee
elettrici ed elettori 123.978 voti validi 63.807 (51,46%)
centro sinistra e M5S: PD 24.153, M5S 5.049, AVS 3882
centristi: Azione 2350, IV e + Europa 2.198
centrodestra: FdI 16.173, Lega 3587, FI e noi moderati 3.359
Pace, Terra e Dignità 1.874, Libertà 500, Alternativa Popolare 200, SVP 82
2025 comunali
elettrici ed elettori 126.888 voti validi assegnati ai candidati sindaci 61.491 voti validi (48,46% sull'intero corpo elettorale) con un decremento del 3,00% rispetto alle europee 2024 e assegnati alle liste 59.354 (46,77% sull'intero corpo elettorale) con un decremento rispetto alle europee 2024 del 4,69%.
Barattoni eletto al primo turno con 35.759 voti (28,03% sull'intero corpo elettorale in flessione rispetto all'elezione di De Pascale nel 2021 del 3,25%)
PD 23.739, M5S 2.627, AVS 2578, PRI 2508, Lista Civica 2174, Progetto Ravenna 1441
Grandi 15.405 voti (12,14% sull'intero corpo elettorale con uno 0,33% in più rispetto alla candidatura Donati'21)
La Lega ha presentato un proprio candidato, Ancisi,con 3.976 voti (3,13% sull'intero corpo elettorale)
Altri 4 candidati con 6.351 voti (5,00 dell'intero corpo elettorale)
lunedì 26 maggio 2025
Rapporto del Ministero degli Interni francese su Fratelli musulmani e islamismo politico
https://www.interieur.gouv.fr/actualites/dossiers-de-presse/publication-du-rapport-freres-musulmans-et-islamisme-politique-en
domenica 25 maggio 2025
sabato 24 maggio 2025
Israele, la maggioranza di Netanyahu collassa. Della Pergola: "Nessuno preme per il voto, ma il governo può cadere sulla Legga di Bilancio". Tensioni sul servizio militare
venerdì 23 maggio 2025
giovedì 22 maggio 2025
mercoledì 21 maggio 2025
Franco Astengo: Referendum e centralità costituzionale
REFERENDUM E CENTRALITA' COSTITUZIONALE di Franco Astengo
La fase finale della campagna referendaria dovrà essere affrontata attraverso un'attenta analisi del valore dei quesiti posti e della situazione in atto cercando di far valere sì posizioni di principio ma anche elementi determinati dall'urgenza politica.
Questa valutazione è resa ancor più necessaria dalla posizione assunta dalle forze di maggioranza e di governo (con riflesso immediato ai più alti livelli istituzionali) di promuovere un'astensione di massa con lo scopo di impedire la validità della consultazione attraverso il mancato raggiungimento del quorum che prevede la partecipazione al voto della metà più uno degli aventi diritto al voto (compresi coloro inclusi nelle liste elettorali all'estero).
Sulle ragioni che indussero i Costituenti a fissare questa soglia si è diffuso oggi Gianfranco Pasquino sulle colonne di "Domani", mentre Vincenzo Vita sul "Manifesto" è entrato nel merito del tema della comunicazione pubblica, i cui operatori tendono palesemente ad assecondare l'indicazione del governo (ed anche questo tema è di natura strettamente costituzionale).
Una situazione molto particolare nella storia della vicenda politica italiana (Pasquino ha richiamato per notare le differenze il precedente del referendum sulla preferenza unica del 1991) che vede le forze di maggioranza e di governo impegnate in una operazione legittimamente prevista ma che pone in discussione un pilastro dell'agire democratico fondato sul voto (in Italia: diritto/dovere) apparentemente senza violare la Costituzione Repubblicana.
Sicuramente nella stretta formalità giuridica i quesiti referendari che saranno votati l'8-9 giugno prossimi non rivestano carattere costituzionale : ma è questo il punto - a mio giudizio - del rapporto oggettivo tra la natura dei quesiti con il dettato costituzionale quello da analizzare attentamente proprio cercando di impostare al meglio la conclusione della campagna elettorale per i 5 sì.
E' necessario segnalare l'esistenza di un evidente nesso costituzionale presente nei 4 quesiti sul tema del lavoro e in quello sulla cittadinanza: nesso costituzionale tra l'articolo 1(fondamento della Repubblica) e articolo 3 (uguaglianza) in una connessione che evoca assieme libertà e uguaglianza, proprio gli elementi fondativi della nostra Carta Costituzionale.
E' stato scritto, il referendum riporta sulla scena politica quattro parole dal grande significato etico: dignità, emancipazione, partecipazione, conflitto.
In sostanza l'astensione propugnata dalle forze di maggioranza e di governo oltre che da livelli molto alti sul piano istituzionale sconfina nella lesione costituzionale e va respinta proprio in quel senso.
Perciò queste ultime battute di confronto politico nel Paese non possono essere limitate alla pur fondamentale lettura formale dei quesiti in ballo: siamo già ben oltre. Ci troviamo sul terreno dell'affermazione costituzionale che molto presto sarà nuovamente messa in discussione sia sul tema della concezione dell'unità del Paese (autonomia differenziata) sia su quello della forma di governo (premierato).
Il passaggio elettorale dell'8-9 giugno rappresenta così un possibile stretto varco per affermare la qualità della democrazia repubblicana così come questa fu concepita da una Assemblea Costituente emersa dalla lotta di Liberazione.
lunedì 19 maggio 2025
sabato 17 maggio 2025
venerdì 16 maggio 2025
giovedì 15 maggio 2025
mercoledì 14 maggio 2025
martedì 13 maggio 2025
lunedì 12 maggio 2025
domenica 11 maggio 2025
venerdì 9 maggio 2025
giovedì 8 maggio 2025
Giuseppe Casanova: A proposito delle celebrazioni dell'80esimo anniversario della vittoria sul nazismo
Le celebrazioni dell'80º anniversario della vittoria sul nazismo da parte della Russia, sollevano interrogativi profondi sulla coerenza tra memoria storica e azioni presenti. Il parallelo tra il nazismo e il cosiddetto "putinismo" emerge non solo come provocazione retorica, ma come riflessione critica su pratiche autoritarie e aggressive che richiamano dinamiche del passato.
Paralleli tra nazismo e putinismo: una riflessione critica
1. Strumentalizzazione della storia per giustificare l'aggressione
Il regime nazista manipolò la storia per legittimare l'espansione territoriale e la repressione interna. Analogamente, Vladimir Putin ha invocato la "denazificazione" dell'Ucraina come pretesto per l'invasione, nonostante l'assenza di un reale pericolo nazista nel paese. Storici sottolineano che tale retorica distorce la realtà, considerando che l'Ucraina è guidata da un presidente democraticamente eletto e di origine ebraica, Volodymyr Zelensky.
2. Repressione del dissenso e controllo dell'informazione
Il nazismo si caratterizzò per la soppressione delle libertà civili e il controllo totale dei media. In Russia, il governo ha implementato leggi che limitano la libertà di espressione, vietano la critica all'esercito e censurano narrazioni storiche alternative, creando un ambiente in cui la verità è subordinata alla propaganda di Stato.
3. Aggressione militare e violazioni dei diritti umani
Le campagne militari naziste causarono immense sofferenze tra le popolazioni civili. Oggi, l'invasione russa dell'Ucraina ha portato a bombardamenti su aree residenziali, causando la morte di civili e la deportazione forzata di bambini ucraini in Russia, azioni che evocano tragicamente le atrocità del passato.
4. Negazione dell'identità nazionale e sovranità
Il nazismo mirava all'annientamento delle identità nazionali considerate inferiori. Putin nega la legittimità dell'Ucraina come nazione sovrana, sostenendo che essa non abbia diritto all'esistenza indipendente, una posizione che mina i principi fondamentali del diritto internazionale e dell'autodeterminazione dei popoli.
Il confronto tra nazismo e putinismo non è una mera analogia storica, ma una chiamata alla vigilanza contro il ripetersi di dinamiche autoritarie e oppressive. In un momento in cui la Russia celebra la sconfitta del nazismo, è fondamentale riflettere sulle azioni presenti che contraddicono i valori di libertà e giustizia che tale vittoria dovrebbe rappresentare.
Giuseppe Casanova
Quartu Sant’Elena (CA)
mercoledì 7 maggio 2025
martedì 6 maggio 2025
lunedì 5 maggio 2025
Franco Astengo: Trento e Bolzano
TRENTO E BOLZANO CONFERMANO IL 50% COME SOGLIA LIMITE DELLA PARTECIPAZIONE AL VOTO di Franco Astengo
Questo intervento elaborato nelle ore immediatamente successive alla chiusura dei seggi per le elezioni comunali nelle province autonome di Trento e Bolzano riguarda esclusivamente i dati di partecipazione al voto nei due capoluoghi.
Il principio di partenza è quello di considerare la questione della partecipazione elettorale come assolutamente prioritaria rispetto agli stessi esiti sui candidati e le liste: la nostra convinzione rimane quella di considerare la presenza alle urne come fattore (assieme ad altri) determinante nella partecipazione politica e nel rapporto tra istituzioni e cittadini.
La convinzione è quella di una estrema fragilità del sistema e quindi di grande difficoltà nella capacità delle istituzioni di affrontare concretamente le contraddizioni della modernità mantenendo un equilibrato sistema di decisionalità democratica, senza cadere nel rischio concreto di scivolate autoritarie di cui del resto si ha già prove concrete sul piano internazionale e segnali avvertibili nel nostro Paese.
QUESTI SONO I DATI DA ANALIZZARE:
TRENTO.
Elezioni comunali 2025
Iscritti nelle liste 102.465
Votanti 51.156 49,93%
Elezioni europee 2024
Iscritti nelle liste 99.073
Votanti 48.229 48,68%
Elezioni politiche 2022
Iscritti nelle liste 88.659 (la differenza con le altre elezioni è dovuta agli elettori residenti all'estero)
Votanti 62.523 70,52%
Elezioni comunali 2020
Iscritti 99.140
Votanti 60.451 60,98%
Fatta notare la differenza nell'orario di votazione (nelle comunali 2020 si votò su 2 giorni come nelle politiche 2022 e nelle europee 2024) si può notare come il massimo di partecipazione al voto sia stata ottenuta nell'occasione delle elezioni politiche. Si conferma, come in molte altre situazioni, il calo d'interesse per le elezioni comunali che un tempo erano considerate quelle "più vicine" ai problemi concreti e di conseguenza stimolanti il massimo della partecipazione, mentre il fanale di coda dell'interesse era riservato alle elezioni europee. Adesso nel caso di Trento la percentuale dei votanti tra europee e comunali è pressochè analoga si passa del 48,68% al 49,93% comunque al di sotto del 50%.
BOLZANO
Elezioni comunali 2025
Iscritti nelle liste 81.752
Votati 42.672 52,2%
Elezioni europee 2024
Iscritti nelle liste 79.704
Votanti 39.003 48,93%
Elezioni politiche 2022
Iscritti nelle liste 76.457
Votanti 51.048 66.69%
Elezioni comunali 2020
Iscritti nelle liste 81.039
Votanti 49.152 60,7%
Rispetto a Trento i risultati di Bolzano presentano alcuni elementi di diversità: molto rilevante il calo da elezioni comunale a elezione comunale (2020-2025) con un meno 8,5% nella partecipazione, si registra un maggior calo tra le elezioni politiche e quelle europee con una risalita nelle comunali di domenica scorsa maggiormente accentuata. A Bolzano il 50% della partecipazione al voto è superata del 2,2% ma anche in questo caso si conferma ormai come la soglia - limite salvo che nell'occasione delle elezioni politiche, almeno fino a questo momento.
Ed è questo il dato generale che si può trarre anche da questa tornata, quello - appunto - del 50% come soglia - limite. Verificheremo l'andamento nelle prossima tornata del 25-26 maggio dove si voterà anche a Genova, Ravenna, Taranto, Matera e Nuoro.
domenica 4 maggio 2025
venerdì 2 maggio 2025
giovedì 1 maggio 2025
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