lunedì 18 gennaio 2016

Felice Besostri: Risposta a Panebianco

Risposta a PANEBIANCO “Quel Club Anomalo Antiriforma”( Corsera 17.01.16) Caro Professore ho letto con molta attenzione il suo fondo di Domenica 17 gennaio, come meritano le opinioni di un autorevole editorialista del maggiore quotidiano italiano. I quotidiani da un lato rappresentano l'opinione pubblica e dall'altro la influenzano: se ne deve tener debito conto. Proprio per la di Lei autorevolezza sono preoccupato: Senza essere Groucho Marx non desidero far parte di un Club anomalo e per di più antiriforma. Per questo è necessario preliminarmente sulle parole.Una volta la parola " Riforma" aveva un preciso significato, per rimanere sul Suo terreno adotto la definizione di "Modifica volta a dare un nuovo e migliore assetto a qlco., in partic. in ambito politico, sociale, economico(http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/R/riforma.shtml)". Riforma è una nobile parola che sottende ad un ancor più nobile filone politico culturale nella sinistra quello del Socialismo riformista, nel quale mi riconosco. Purtroppo nei tempi presenti il termine, nella sua versione inglese di Reform Party , designa partiti conservatori di destra, come nei paesi scandinavi i Partiti del Progresso, formazioni populiste e xenofobe. Come per altre mutazioni George Orwell (Fattoria degli animali e 1984) è stato un presago anticipatore e la parola RIFORMA è un esempio della sua neolingua (nell'originale Newspeak, ossia "nuovo parlare"), cioè una lingua artificiale che il potere impone a tutta la società. La neolingua è un fenomeno ancora attuale, in quanto serve per uniformare il pensiero. I significati delle parole sono predefiniti e cambiano solo quando lo vuole il potere. Quindi il processo va dall'alto al basso e quando è adottata dai chierici diventa difficile da contrastare. Ora si è trasformata in un suo sinonimo come cambiamento od innovazione,così che designa qualsiasi modificazione. Per chiarire io sono perla riforma della Costituzione e della legge elettorale, ma contrario al progetto che un Parlamento, delegittimato dalla incostituzionalità della legge con cui è stato eletto/nominato, sta per approvare, per fortuna senza il quorum dei due terzi e alla legge elettorale approvata: tra l'altro è proprio la loro reciproca interferenza che motiva l'opposizione della maggioranza dei membri del Comitato per il NO. solo per fare un esempio il prof. Gianni Ferrara, quando era senatore, ha presentato uno dei più organici progetti di mono-cameralismo. Gustavo Zagrebelski è stato per lungo tempo sostenitore di un assetto bipolare ed ad una legge elettorale di impronta maggioritaria: Libertà e Giustizia non sostenne le azioni giudiziarie contro il Porcellum, promosse dall'avv. Aldo Bozzi, alle quali ho partecipato. . Per quanto mi riguarda un Senato come il Bundesrat e una legge elettorale come quella tedesca sarebbero stati un pacchetto che avrei appoggiato.Bisognava riformare il bicameralismo perfetto, su questo il consenso era amplissimo, ma non abrogare di fatto il Senato,rendendolo un organismo di natura, non è una Camera rappresentativa delle autonomie locali e regionali, e di poteri incerti, l'unica cosa certa è che con questo Senato non si potranno riformare le Regioni, comprese quelle a Statuto speciale, cioè le istituzioni, che, anche secondo Lei hanno più urgenza di essere riformate. Le argomentazioni sulla lentezza del procedimento legislativo, quando il nostro problema è di averne troppe, non è di nessun pregio. La riduzione dei costi della politica sarebbe stata maggiore con una Camera dei deputati di 400 membri e un Senato di 200, a prescindere dalla volgarità del criterio, perché se il problema è il costo si risparmiava di più ad abolire la Camera o le elezioni sostituendole con un estrazione a sorte come nell'antica Atene. E' sotto gli occhi di tutti il disastro delle province e Città metropolitane con costi per la P.A. non compensati dal risparmio delle indennità dei Sindaci e consiglieri metropolitani.La Del Rio è stata la sperimentazione dei disastri delle elezioni di secondo grado: non si sono abolite le Province, ma la democrazia rappresentativa nelle Province. Se questo sistema si generalizza si saprà chi governerà non la sera delle elezioni, ma la sera prima delle elezioni.se pensiamo che la riforma della Costituzione sia una cosa seria, mi aspetterei che il nuovo testo sia chiaro e comprensibile. Cominciamo dall'art. 70 Cost. , che nel testo vigente recita "La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere". Per non abusare del Suo tempo e pazienza non posso trascriverle il nuovo testo, che Le allego con le osservazioni tecniche del Servizio Studi del Senato, in cui non si annidano membri del nostro o di altri club. In sintesi da un articolo composto da un comma e 9 parole, si è' passati ad un testo con 7 commi, di cui solo uno con lo stesso numero di parole: centinaia di parole e un testo di difficile interpretazione, tanto che si parla da sei a nove iter procedurali. Eppure le manchevolezze derivanti dalla fretta sono state rilevate nelle audizioni e nel dibattito parlamentare. Per esempio non ho mai capito per quale ragione un sindaco di città metropolitana, eletto direttamente dai suoi cittadini non possa far parte del Senato e il Sindaco di Bottida o Rocca Cannuccia invece sì. "La Carta del 1947 è stata costruita – sono 9.369 parole – con l'uso di 1.357 vocaboli dell'uso comune e tra questi ce ne sono 1.302, in particolare, che appartengono al vocabolario di base dei cittadini italiani, addirittura del 1946. Si è anche rinunciato all'uso, per esempio, dei congiuntivi, dell'eleganza dei congiuntivi, e si è preferito l'indicativo. Non ci sono periodi che superano le venti parole, tranne che nelle disposizioni transitorie e finali. Normalmente stiamo sulle 19 parole. In altri termini, il cittadino italiano è in grado di leggere e di capire la Costituzione italiana, anche se fosse di media o inferiore cultura. Ora, è ben noto che quel testo fu sottoposto all'esame di persone che di lingua italiana ne capivano. Ci fu un esame da parte di Concetto Marchesi; ci fu pure uno scrittore che fu appositamente incaricato di questo lavoro ed abbiamo avuto quel testo che, ripeto, è un testo democratico perché è comprensibile".(.Intervento del deputato Sannicandro, nel resoconto stenografico della seduta fiume della Camera dell'11 febbraio 2015 e seguenti giorni solari, pagina 633).* Dunque mi pare giusto che gli altri membri ed io del Comitato NO al referendum costituzionale., si sia iscritti al Club ANTIDEFORMA COSTITUZIONE. Quanto alle compagnie anomale, preferisco quella dei pentiti, a quella di chi per disciplina di partito o per non perdere l'indennità parlamentare ovvero per uno strapuntino al governo o per un incarico nella presidenza delle Commissioni hanno votato a favore e voteranno SI 'al referendum costituzionale: sono parlamentari che hanno violato gli articoli 48, 51, 54 e 67 della Costituzione. on. avv. Felice C. Besostri *vedi anche http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/06/Concetto_Marchesi_latinista_costituente_co_0_9702068184.shtml Piancavallo 17 gennaio 2016

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