mercoledì 11 marzo 2009

Giustiniano Rossi: la gauche torna al Fronte

Da Aprile

La Gauche torna al Fronte
Giustiniano Rossi, da Parigi, 10 marzo 2009, 08:35

Francia Né l'alleanza Pcf-Pg, ed in caso Mrc e Alternatifs, né la nascita del Npa sembrano novità sufficienti a far uscire la sinistra dal tradizionale settarismo mentre la crisi del Ps continua e il cartello delle destre non pare soffrire troppo delle conseguenze della propria politica antipopolare



Sono trascorse tre settimane dal Congresso di St. Denis che ha segnato lo scioglimento della vecchia Ligue Communiste Revolutionnaire (Lcr) e la fondazione del Nuovo Partito Anticapitalista (Npa), ma nulla sembra essere cambiato nell'atteggiamento del nuovo partito nei confronti di un'eventuale alleanza della sinistra francese in una lista unitaria alle elezioni europee comprendente il Partito Comunista Francese (Pcf), il nuovo Parti de Gauche (Pg) guidato da Jean-Luc Mélanchon e Etienne Dolez staccatosi dal (Ps), il Npa nato dalle ceneri della Lcr e Lutte Ouvrière (Lo), dove Arlette Laguiller (69 anni) ha passato il testimone a Nathalie Arthaud (39).
Nathalie Arthaud ha solennemente dichiarato, al meeting organizzato dal partito il 6 febbraio alla Mutualité, che Lo presenterà liste proprie alle elezioni europee, non confermerà l'alleanza del 1999 e del 2004 con la Lcr (Npa) e non aderirà al fronte di sinistra con il Pcf e il Pg, chiudendo a queste due formazioni esattamente come aveva fatto Olivier Besancenot, portavoce prima della Lcr e adesso del Npa, al congresso di fondazione del nuovo partito.

Alle elezioni presidenziali del 2007, i candidati della Lcr, del Pcf, di Lo e il contadino altermondialista José Bové avevano raccolto complessivamente meno del 9% dei voti (4,08 % Besancenot, 1,93 Buffet, 1,33 Laguiller, 1,32 Bové), non essendo riusciti a mettersi d'accordo su una candidatura unica che rappresentasse le forze che avevano vinto la grande battaglia referendaria del 2005 contro il Trattato Costituzionale Europeo. E' questo deludente risultato, insieme ai dati di un sondaggio che attribuisce a un'ipotetica alleanza Pcf-Pg-Npa-Lo il 16% dei voti alle prossime elezioni europee (Pcf-Pg 4%, Npa 9%, Lo 3%), che ha spinto Marie-George Buffet, segretaria del Pcf e Jean-Luc Mélanchon, fondatore del Parti de Gauche, a lanciare domenica 8 marzo allo Zénith di Parigi la campagna del "Fronte di sinistra" per le elezioni europee di giugno.

Davanti a 6000 partecipanti Marie-George Buffet ha annunciato l'inizio di "una bella avventura comune per cambiare la Francia, per cambiare l'Europa" e Jean-Luc Mélanchon si è augurato che il fronte, creato nel novembre 2008 sulla base del "no di sinistra" al Trattato Costituzionale Europeo nel 2005, divenga un "fronte popolare maggioritario, alla base ed al vertice", capace di fare delle elezioni europee un "doppio referendum, contro l'Europa del Trattato di Lisbona e contro la politica di Nicholas Sarzozy".

Ma il Npa non ha risposto all'appello, ricordando che la sua "offerta di alleanza" ai partiti della sinistra fino alle elezioni regionali del 2010 è legata alla totale indipendenza dal Ps e votando a grande maggioranza il testo che "prende atto del disaccordo" con il "Fronte di sinistra": secondo Olivier Besancenot, indicato dai francesi, secondo un sondaggio, miglior avversario di Nicolas Sarkozy, alle elezioni regionali il Pcf si alleerà al Ps per salvare i suoi eletti.
Tuttavia Christian Picquet, la cui mozione, favorevole al "Fronte di sinistra", aveva raccolto il 16% al congresso di fondazione del Npa di febbraio, unendosi al "Fronte di sinistra" e annunciando la fondazione, il 14 marzo, del suo movimento "Sinistra unitaria", ha stigmatizzato la responsabilità storica del partito che chiude la porta all'unità e che si comporta come una bottega che fa prevalere i propri interessi rispetto a quello generale del popolo di sinistra e sostenuto che la popolarità di Besancenot fa pensare all'Npa di avere le chiavi della risposta politica alla crisi della sinistra, mentre in realtà è prigioniero di "una bolla che lo chiude in un'illusione mortifera".

Restano come possibili alleati del fronte di sinistra gli Alternatifs, corteggiati anche dal Npa, e il Mouvement républicain et citoyen (Mrc) di Jean-Pierre Chevènement, in trattative anche con il Ps, con il quale i rappresentanti dell'alleanza Pcf-Pg hanno costituito un gruppo di lavoro per "lavorare al testo" del fronte: secondo il portavoce del Mrc, Julien Landfried, il movimento sta verificando fino a dove è possibile procedere insieme e riflettendo alla possibilità di raggiungere il fronte. Né l'alleanza Pcf-Pg, ed eventuamente Mrc e Alternatifs, né la nascita del Npa sembrano novità sufficienti a far uscire la sinistra francese dal tradizionale settarismo mentre la crisi del Ps continua e il cartello delle destre non sembra soffrire troppo delle conseguenze della propria politica antipopolare. A meno di miracoli, sempre possibili, tre mesi sembrano pochi per un'inversione di tendenza.

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