martedì 24 febbraio 2015

IL JOBS ACT: UNA REGRESSIONE CULTURALE | labour

IL JOBS ACT: UNA REGRESSIONE CULTURALE | labour

4 commenti:

elirs ha detto...

Ci saranno pure fondati motivi ad essere perplessi, visto che da più parti si registrano contrarietà.Bene ha fatto Penna a ricapitolare le vicende storiche dello "Statuto" che vede in primo piano "socialisti di rango" e i soliti "pierini, primi della classe" ad astenersi o a fare opposizione.Il paradosso ha voluto che fosse un governo di "sinistra" ad aggredire l'articolo 18 .
Tempo fa, utilizzando la logica aristotelica, ebbi a dire in un messaggio,.che eliminando la "giusta causa", automaticamente ne avrebbe preso il posto "l'ingiusta causa". Sarà così? I benefici di cui parla il governo si verificheranno?
Siamo in attesa di essere eventualmente smentiti dai fatti. L'aggressività finanziaria-capitalistica non lascia bene sperare, tanto più che la logica prevalente non è homocentrica, ma del profitto non condizionato e non reso compatibile col principio umanitario e solidaristico. Un saluto, Roel.

renato ha detto...

Secondo quale logica, ancora oggi può esserci qualcuno - come pare credere Roel - che quello attuale possa definirsi un governo di "sinistra"? Secondo quali parametri potrebbe qualificarsi tale?
Quali benefici dovrebbero essere verificati?
I grandi investimenti stranieri e la piena occupazione?
Grazie a cosa?
Alla possibilità del "demansionamento" e del trasferimento di sede lavorativa a insindacabile giudizio del datore di lavoro?
Alla possibilità di essere assunto prima come apprendista, poi a tempo determinato per 36 mesi (anche non continuativi), poi a tempo indeterminato "a tutele crescenti" (per poi essere licenziato senza giusta causa), poi con co.co.pro. (che, nei fatti, non sono stati cancellati) o "a partita iva" e, successivamente, con lavoro temporaneo? (non necessariamente in quest'ordine)
Ma di che si parla? Sappiamo, soprattutto, di cosa parliamo?
Cordialità, Renato Fioretti

roel ha detto...

Caro Fioretti,
non hai notato che "sinistra" è tra virgolette? Ci sarà un motivo! D'altronde il mio commento, se letto per intero, è abbastanza eloquente. Un saluto, Roel.

renato ha detto...

Caro Roel,
avevo letto tutto il tuo pezzo, compresa la domanda che ti ponevi rispetto ai benefici (che ritenevi avrebbero potuto smentirti).
Resto quindi ancora in attesa di sapere quali fatti servirebbero per smentire la posizione contraria alle politiche renziane.
Ripeto: massicci investimenti stranieri(!) e pur anche la piena occupazione(!), servirebbero a smentire che cosa? il fatto che sono stati calpestati i più elementari diritti dei lavoratori?
Cordialità renato fioretti