lunedì 23 maggio 2011

Lanfranco Turci: I leghisti e la Padania

trascrivo in merito la mia lettera pubblicata dal riformista giovedì scorso

Caro direttore vedo che Ricolfi oggi sul suo giornale ripropone il tema del rapporto PD-Lega.E’ una tentazione che non mi stupirei di vedere riemergere nel PD.In proposito io la penso in modo molto diverso.

Credo che per la Lega stia diventando sempre più difficile la doppia linea di partito di lotta e di governo,soprattutto di governo di coalizione con Berlusconi.L’elettorato leghista è populista e popolare,barricadiero e razzista. Non ama i salotti,i troppo ricchi,i frequentatoti dei palazzi e le dame di regime.D’altro lato il federalismo fiscale finora elaborato è un grande casino amministrativo,che la Lega fin che può agiterà come metafora di autogoverno salvo riproporlo domani in termini di secessione .Alla lunga il gioco non tiene.Credo che la Lega più prima che poi lascerà il Berlusconi perdente e si ributterà nel radicalismo tipico delle altre destre razziste e scioviniste d’Europa. Bisogna parlare al suo elettorato popolare con una proposta di sinistra che sappia recuperare le ragioni del conflitto sociale proprio mentre la crisi si va aggravando, e proporre una alternativa economica e sociale al posto della contrapposizione razzista e localista.Tutt’altra cosa che le strizzatine d’occhio fatte ancora recentemente da Bersani.Per non parlare dell’equivoco della costola della sinistra,in cui si scambiava il dato sociologico con le idee e i valori di cui la Lega è portatrice.

Lanfranco Turci

2 commenti:

guido ha detto...

Sono assolutamente d’accordo: frequento abbastanza leghisti da poter confermare. Qui dobbiamo assolutamente uscire dall’equivoco che chiamerei “meccanicistico” quello cioè di credere che l’elettorato sia un “pie-chart” in cui gli strateghi si muovono per allargare o restringere la fetta con accordi tra leaders. Non è così, soprattutto ora che l’elettorato è molto mobile e disorientato e, non dimentichiamolo, in venti anni sono entrate venti nuove coorti di giovani e uscite venti coorti di vecchi (che hanno 1) una maggiore proporzione di persone meno istruite 2) una maggiore proporzione di donne e 3) una maggiore proporzione di casalinghe che vedono solo la TV). Sono undercurrents spesso impercettibili, ma che alla fine contano. L’elettorato leghista va provocato, fatto ragionare e, per quel che è possibile, conquistato. Per esempio è u elettorato molto sensibile alla buona amministrazione, ma capisce benissimo che giusto ridurre gli sprechi, lo dovremmo dire alto e forte anche noi, ma fatto questo se si spacca la spina dorsale dell’amministrazione non ci sono più vigili e poliziotti, i bambini sono curati male a scuola, le strade hanno le buche, le fogne puzzano e le discariche anche, i vecchi non hanno assistenza e così via. E gran parte dell’elettorato leghista che lavorano in proprio o in piccole imprese sa anche che i servizi appaltati ai privati non sono sempre la soluzione migliore anche se talvolta si- La sinistra dovrebbe fare un serio ragionamento su questo. Così dovrebbe fare un serio ragionamento sui sindacati della funzione pubblica che sappiamo bene quali sono e che non di rado sono corporativi e pregiudizialmente contrari a ogni forma di miglioramento dell’efficienza. In sintesi la sinistra deve smetterla di affidarsi a strateghi delle segreterie che hanno una loro professionalità in un mondo che si sta restringendo, mentre hanno poca sensibilità per quello che avviene out of the box. E i sondaggi non aiutano, anzi… Bisogna ripartire dal mondo reale con un sacco di sguardi laterali. Naturalmente in fase di ballottaggio è meglio non parlare troppo, ma personalmente io Berlusconi lo farei parlare il più possibile. Mi ricorda l’ultima elezione con Craxi . Il PSI si era affidato a Gianni Statera, che aveva scritto un libro su Craxi, spodestando il nostro gruppo di Milano che aveva fatto analisi non troppo incoraggianti. Mi ricordo perfettamente una riunione al De Amicis, con Statera che veniva a presentare la sua strategia e aveva l’asso nella manica che presentò come se fosse la bomba atomica: Craxi. Iso non era molto convinto, ma il PSI decise di puntare tutto su Craxi, a partire dall’immagine elaborata da AM Testa (credo) con un Loro-Piana svolazzante. Non era la bomba atomica. E mi pare che qualcosa di simile stia avvenendo con Berlusconi che assomiglia sempre più a un vecchio comico che cerca di gasare un pubblico sonnecchiante. Anche il Bossi biascicante non mi sembra sia di quelle immagini che elettrizzano, Detto questo bisogna raddoppiare gli sforzi perché loro han tirato fuori lo strutto. Nell’ottocento americano un barilotto di grasso di porco salato (pork barrel) era una presenza costante nelle cucine delle famiglie che se lo potevano permettere, perché serviva per cucinare (il burro non poteva essere conservato e l’olio non si usava). Ai poveri e agli schiavi il porco salato veniva dato in premio dal padrone che apriva il barile e distribuiva il pork talvolta organizzando delle tristi competizioni tra gli sfortunati indigenti. Dopo la Guerra Civile i politicanti in cerca di voti si presentavano nei villaggi e distribuivano il porco salato in cambio di voti. Dal 1873 pork barrel ( o semplicemente “pork”) è diventato un termine per definire le elargizioni e le promesse dei governanti per conquistare consensi prima del voto. Mi sembra che in questi giorni qualcuno stia distribuendo grasso di maiale a piene mani. GM

filomeno ha detto...

sono d'accordo con quello che dice turci

ci aggiungerei due impressioni:

1) i grillini assorbono una parte dell'elettorato incazzato che sarebbe diventato preda dei leghisti. quando avverrà il distacco da berlusconi o la sua sconfitta, per la lega non sarà affatto facile perchè troverà quello spazio già occupato in gran parte dal movimento 5 stelle.

2) un eventuale coalizione con la lega provocherebbe una grossa perdita di voti per il pd . probabilmente si formerebbe un cartello di sinistra tra sel,idv , transfughi piddini e chi lo sa forse anche i grillini(una cosa è esser contro quando si è partiti neonati, altra quando si è partiti istituzionalizzati... allora sentiranno l'esigenza di concretizzare) . ed è tutto da vedere se la coalizione lega-pd avrebbe la maggioranza, per ora c'è da constatare che anche numericamente la somma di idv e sel vale più della lega.