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Sono trascorsi tre anni da quel 7 ottobre 2006, che ha assistito inerme all’assassinio di Anna Politkovskaja. Dopo di lei, altre donne e altri uomini sono stati prelevati da casa o freddati per strada. Colpevoli di aver visto troppo. Di aver detto troppo. Di essersi messi dalla parte sbagliata. Dalla parte di chi non plaude al ritorno del Grande Impero Russo, che con la sua politica di espansionismo conquista terreno a colpi di condotti per il gas.
La Russia di Putin-Medvedev dichiara al mondo intero che il conflitto in Cecenia è finito.
E chi tenta di raccontare l’altra verità fatta di caos, corruzione e fuorilegge che governano le aree del Caucaso abbandonate a una guerra non più dichiarata ma latente, viene confinato al silenzio. Con la morte.
AnnaViva, che si batte per la difesa dei diritti umani nell’Est Europa ha il vizio della memoria e vi invita a non dimenticare.
Dalle 18.30 mostra fotografica “Russia: giornalismo indipendente sotto attacco”.
Foto e testi di Antonio Tiso e Ilenia Piccioni.
Scriveva Anna Politkovskaja nel 2004: “Stiamo precipitando in un abisso sovietico, in un vuoto informativo che che diffonde morte con la complicità dalla nostra ignoranza. Per il resto, se vai avanti nel tuo lavoro di giornalista, devi piegarti al servilismo verso Putin. Oppure, rischierai la morte, i proiettili, il veleno o un processo. Qualunque mezzo i nostri servizi speciali, i cani da guardia di Putin, ritengano opportuni”.
Foto e testi di Antonio Tiso e Ilenia Piccioni
Con il contributo della Uil Web Tv
Ore 19.00 proiezione del film Letter to Anna di Eric Bergkraut.
Mosca, 7 ottobre 2006. L’omicidio di Anna è innanzitutto un atto politico: perché è stata uccisa? Per le sue posizioni contro la guerra in Cecenia, un conflitto praticamente ignorato dal resto del mondo, ma decisivo nella sua vita? Letter to Anna: un’inchiesta privata, un film politico.
Nel corso della serata sarà possibile acquistare il dvd al prezzo di 9 euro.
Ore 21.00 proiezione del film Il sangue e la neve - Memorandum su Anna Politkovskaja, di Stefano Massini, interpretato da Ottavia Piccolo.
Anna Politkovskaja non era una militante politica, non era un’eroina avvolta nella bandiera di un’ideologia e tanto meno era una “terrorista”: no, era solo e semplicemente una giornalista. Una precisa “testimone”, l’occhio fotografico di una realtà tragicamente in trasformazione, qual’era ed è quella della Russia post-sovietica.
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