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giovedì 8 ottobre 2009, 23.05.00
Napolitano e le regole.
giovedì 8 ottobre 2009, 22.52.28 | owner
napolitano e le regole
L’inaccettabile dichiarazione di Di Pietro nei confronti del Presidente della Repubblica non può rimanere senza risposta. Il Presidente può rinviare una legge alle Camere solo se ne ravvisa l’incostituzionalità. Il vergognoso scudo fiscale non aveva aspetti incostituzionali. Fondamento del pensiero liberale è la consapevolezza dell’importanza delle regole, anche quando una parte avversa trae, da quelle stesse regole, un vantaggio. Ed è la salvaguardia dei principi che sottendono a tali regole che può consentire, a una democrazia, di rigenerarsi nel tempo. Se il prezzo della libertà è il doverla difendere, sempre, il contributo maggiore alla sua difesa si ritrova proprio in questa concezione piena e profonda dei diritti e doveri, fondamento della cittadinanza e della democrazia stessa. Le regole non sono immutabili. Possono essere modificate, in modo condiviso, ove la loro efficacia nel difendere i principi su cui si fondano venga meno. Ma la difesa delle istituzioni che garantiscono il pieno rispetto di queste regole è, e resta, d’importanza vitale.
Ciò è vero, oggi ancor di più che in passato, se osserviamo come le conseguenze di azioni nazionali si riverberino immediatamente a livello sovranazionale, in primo luogo europeo. L’appartenenza a una comunità deve portare ad autoimporsi un codice di condotta in perfetta armonia con chi condivide una visione analoga della politica e della società, e che per questo rifiuta comportamenti che con tale visione sono in aperto contrasto. L’indebolimento di questi fondamenti costituisce un rischio grave e intollerabile; è un attacco sociale e morale che non difende né promuove la democrazia e la giustizia. L’essenza del pensiero liberale è il mantenere vivo questo segno certo, da cui nasce la possibilità per ogni individuo di essere non opposizione, ma forza costruttiva.
Francesco Velo (06-10-2009)
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