dal sito di SD
Non siamo a disposizione.....
di Lalla Trupia
Ven, 09/10/2009 - 06:32
“Lei,onorevole Bindi,come al solito è più bella che intelligente”.
“Presidente Berlusconi, io non sono una donna a sua disposizione”.
In questo scambio di battute c’è tutto l’abisso culturale tra chi per aver la meglio si serve di vecchi arnesi maschilisti e misogini e una donna forte e libera che si serve solo della propria intelligenza e dei propri principi.
Berlusconi dunque non si smentisce mai. E’ un uomo volgare con tutti i sintomi del “machismo” deteriore di chi non rispetta il genere femminile e non riesce neanche lontanamente ad immaginare che una persona -tanto più se donna – possa non gradire i suoi favori.
Intervenendo telefonicamente in quello che ormai è diventato il suo personale sfogatoio nella TV pubblica , Porta a Porta, ha apostrofato l’On. Rosy Bindi con l’arroganza rabbiosa del maschio che si crede onnipotente e intoccabile e che di conseguenza può distruggere a suo piacimento una donna che sfugge al comando del sultano.
Mi sembra più che mai appropriato ricordare ciò che scriveva il giovane Marx: “Dal rapporto uomo-donna si misura il livello di una intera civiltà”.
L’uso padronale che Silvio Berlusconi sfoggia nei riguardi delle donne, del loro corpo innanzitutto, ma anche della loro libertà sta lentamente corrompendo il senso comune, le relazioni umane, i rapporti istituzionali, l’etica e la cultura del nostro paese.
Berlusconi crede fermamente che si possa comprare tutto: il corpo delle donne, la loro dignità e il loro futuro certamente.
Ma anche tutto ciò che gli aggrada e gli serve per appagare il suo patologico egocentrismo e la sua sfacciata arroganza.
Con il potere del danaro e del suo ruolo pubblico copre un delirio di onnipotenza assai pericoloso per la democrazia nel nostro paese. Le donne nella sua concezione sono solo corpi in vendita,anche quando si tratta di promuoverle a importanti ruoli istituzionali. Non è un caso se per colpire Rosy Bindi e la sua intelligenza usa come metro di misura la “sua bellezza”.
Un uomo che ha questa concezione di dominio nella sfera della sessualità e nel rapporto con il genere femminile, è un uomo che ha questa stessa concezione del dominio in tutte le altre sfere della vita privata e della vita pubblica.
Per questo Berlusconi e il berlusconismo sono patologie degenerative che stanno infettando il paese ed è urgente mettere in campo dei seri rimedi.
Perché non possiamo pensare di mettere in campo proprio le donne, le tante che non sono in vendita, che scommettono sul proprio talento e sulla propria autonomia?
Continuo a pensare, da vecchia femminista, che “ il privato”, quando lede la dignità delle persone e delle donne, sia “politico”. Forse c’è persino da rispolverare questo vecchio slogan coniato dai movimenti femministi.
Tant’è vero che ciò che non potè in questi mesi l’opposizione politica, poterono il coraggio e la dignità di una donne. Sua moglie Veronica.
Io continuo a pensare che la potenza della rivoluzione pacifica delle donne stia nella potenza della propria “differenza”.
Se questa differenza diventa parola comune, autorevolezza di genere.
Ripeto ancora una volta. Il silenzio delle donne è oggi assordante.
Rompere il silenzio diventa ormai l’unico modo per cambiare la politica e le classi dirigenti di questo paese.
Sì,cara Rosy, siamo in tante, probabilmente sempre la maggioranza, a dire con te:”Non siamo a disposizione”.
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