lunedì 9 maggio 2011

Franco Astengo: I voti si contano o si pesano

I VOTI SI CONTANO O SI PESANO?
Siamo entrati nell'ultima settimana di campagna elettorale, in vista delle elezioni amministrative parziali del 15 e 16 Maggio, ed il dibattito infuria già sul significato politico che l'esito del voto potrà assumere, soprattutto in funzione della tenuta del governo.
Il metro di misura con il quale questo esito sarà valutato complessivamente dovrebbe essere rappresentato dai risultati delle principali città chiamate a rinnovare Sindaci e Consigli Comunali: in particolare Milano e Napoli, considerate l'una la roccaforte del potere del centrodestra e l'altra la città-simbolo del malgoverno del centrosinistra.
E' evidente che l'esito delle sfide in atto in queste due metropoli avrà un fortissimo impatto mediatico e, di conseguenza, una altrettanto forte valenza politica.
Pur tuttavia è necessario rammentare come, in una occasione del genere (ripetiamo: di elezioni amministrative parziali, che riguardano un numero rilevante di comuni, più di 1.000, ed un limitato numero di province, 14) l'esito del voto debba essere valutato sotto molteplici aspetti: primo fra tutti, come insegnava l'indimenticabile Celso Ghini responsabile dagli anni'40 alla soglia degli anni'80 dell'ufficio elettorale del PCI, quello relativo alla specifica elezione che ha interessato gli elettori nell'occasione: se di elezione amministrativa si tratta, allora il raffronto deve essere sviluppato con le analoghe elezioni amministrative e l'analisi limitata a quel preciso contesto ( nel 1977 i dirigenti del PCI non lo ascoltarono e nacque così la leggenda della "sindrome di Castellamare" con il voto di una elezione comunale scambiato come l'indicatore di una crisi verticale della di politica di "solidarietà nazionale").
Questa indicazione, naturalmente, era valida al tempo della proporzionale e dell'omogeneità nella presentazione dei partiti nella gran parte del territorio nazionale e non appare proponibile adesso, in condizioni completamente mutate soprattutto sotto l'aspetto dell'impatto mediatico sull'elettorato e del cambiamento della stessa legge elettorale che ha prodotto mutamenti radicali nel comportamento di voto (profilo bipolare, personalizzazione della politica) ma mantiene, comunque, una sua qualche validità.
Così come rimane in una qualche misura valido il vecchio interrogativo: i voti si contano o si pesano? con il quale le sinistre, un tempo, si rivolgevano alla DC accusandola di disporre, in una qualche misura, di voti "inconsapevoli" (quelli dei religiosi, quelli raccolti indiscriminatamente dalla Coldiretti tra arcadi ancora incolti, ecc..).
Andiamo per ordine, allora, riferendoci all'attualità e al voto del prossimo 15 Maggio.
Una valutazione complessiva dell'esito, in chiave di prospettiva politica, dovrà tener conto di alcuni fattori: non si vota in Sicilia (la Sicilia è risultata, nelle ultime competizioni politiche, la regione decisiva per il risultato complessivo, ed è in Sicilia che sono avvenuti sommovimenti politici molto interessanti, in particolare sul versante del centrodestra, con la formazione di una giunta regionale "anomala"), il risultato dei grandi Comuni dovrà davvero essere assunto caso per caso, ci sono diversità specifiche nelle candidature, è necessaria una attenta analisi relativa alle conferme delle amministrazioni uscenti (in questo caso il peso delle particolarità locali costituirà un fattore di grande importanza), andranno alla prova elementi squisitamente politici che ci costringeranno ad allargare lo sguardo oltre la stessa prospettiva bipolare che appare dominante.
Al riguardo di quest'ultimo aspetto vale la pena riflettere per un momento: andrà alla prova, in molte situazioni importanti, il "terzo polo" formato da UDC e FLI (anche se ci sono situazioni nelle quali l'UDC si è apparentata con il centrosinistra); così come, al Nord (Torino e Milano, in particolare) un punto di importante verifica verrà dal risultato che otterrà il Movimento Cinque Stelle che fa capo al comico Beppe Grillo (movimento che, dopo l'esperienza alle regionali piemontesi del 2010, in quel caso però legata al NO-TAV, è considerata dal PD come "oggettivamente" connivente con il centrodestra, andando a pescare nell'antipolitica e sottraendo al centrosinistra fette di base elettorale); così come sarà interessante il risultato di SeL che, esaurita la vicenda delle primarie (ed avendo portato una candidatura importante come quella di Pisapia a Milano) ha stretto accordi con il centrosinistra, compreso Napoli laddove si è divisa sulla candidatura di Demagistris, e ha l'occasione per comprendere quale può essere il proprio peso effettivo sia verso l'elettorato che nel 2008 tradì l'Arcobaleno per il "voto utile", sia in funzione di una riaggregazione a sinistra.
Abbiamo soltanto sfiorato alcuni dei temi di maggior interesse che potranno essere esaminati all'indomani del voto, senza limitarci a dichiarare vincenti e perdenti sulla base del colore politico dei Sindaci che saranno eletti a Milano e Napoli.
Con un'ultima annotazione finale: non ci sono, in questo momento, in Italia "partiti nazionali" capaci di essere presenti, con una qualche omogeneità su tutto il territorio (in questo senso tra l'altro aggiungiamo ai motivi di interesse, sul piano della valutazione ex-post, il risultato della Lega Nord a Bologna e più in generale in tutta l'Emilia), si tratterà quindi di verificare anche l'esito nelle varie parti del Paese delle diverse coalizioni, sulla base del peso specifico dei partiti di maggior riferimento nelle situazioni locali (incremento e/o tenuta della Lega al Nord, in rapporto all'esito del PDL, tenuta del PD nelle "zone rosse", esito di FLI e UDC al Centro-Sud).
Un tempo, da questo punto di vista, si sarebbe assunto il risultato delle provinciali (considerato sempre il voto più "politico" rispetto a quello delle elezioni comunali) e se ne sarebbe tratta una proiezione valida per tutto il territorio nazionale.
Oggi i sondaggi sono quotidiani (anzi "ad horas") e questo lavoro non serve più: lo abbiamo richiamato soltanto per rammentare come l'esito di un voto su di un territorio molto articolato e di dimensione vasta come quello del 15 Maggio presenta aspetti complessi, da valutare in profondità, non limitandoci ad esultare o a deprimerci per quanto accaduto nei pressi del Duomo o nei dintorni di Mergellina.
Savona, li 9 Maggio 2011 Franco Astengo

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