pubblicato in Il Manifesto
Come ogni giorno, aspettandomi il peggio, leggo sul Corriere della Sera la rubrica di Ernesto Galli Della Loggia. E con mia gioiosa sorpresa la trovo per un giorno appaltata alla di lui consorte, Lucetta Scaraffia. Si tratta di un corsivo corrosivo e feroce che se la prende – ieri – con un festival della scienza in programma a Sarzana. Apriti cielo: il festival è animato da persone che “non desiderano ascoltare chi la pensa diversamente da loro” (tipo la famiglia Galli Della Loggia, suppongo). Sono proprio “italianucci di serie B”. Le serate, tuona la signora, sono ermeticamente chiuse a “chiunque non condivida un’idea sedicente laica e progressista”. Pensate, scrive la Scaraffia, che “la lettura commentata di Darwin è affidata alla voce
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