lunedì 25 maggio 2009

Vittorio Melandri: la mutazione del PD e altre disgrazie

La mutazione del PD e altre disgrazie



Si intrecciano molte disgraziate circostanze, in questi ultimi tempi, e il trionfale declino del “vecchio bavoso che telefona di notte alle ragazzine”, per dirla con le parole di Gad Lerner prese dal suo Blog, non è fra quelle più gravi, anche se occupa e occuperà ancora non si sa per quanto, il centro della scena.



Ad esempio trovo che sia un sintomo di ben più grave intensità leggere quanto segue: “Andreotti è stato, in passato, ingiustamente accusato di attività mafiosa (Palermo)”.



Inizia così un articolo su La Stampa di Carlo Federico Grosso, insigne avvocato e giurista illustre. Spiace molto, ad un “cittadino semplice” come me, leggerlo.



Cosa significa essere “ingiustamente” accusati di un qualsiasi reato. A mio profano parere, può solo significare cadere vittima di una costruzione artificiale e proditoria delle condizioni utili a rendere sostenibile una chiamata in giudizio. Ed anche in tal caso, non si potrebbe parlare di “ingiusta accusa” formulata, laddove un magistrato cadesse dapprincipio in una “trappola”, che solo il successivo fisiologico procedere del processo mettesse poi in evidenza.



Questo non esclude, al contrario, che ci possano essere magistrati felloni e fedifraghi che manipolano essi stessi le ragioni dell’accusa, commettendo così un reato gravissimo e infamante, ma non credo si possa parlare tout court di “accusa ingiusta”, solo perché questa può essere rivolta ad una persona che si rivelasse alla prova del processo, innocente.



A cosa servirebbero un apposito codice ed una specifica proceduta penale, potenzialmente articolata in tre gradi di giudizio, poste a base della “celebrazione” di quello che la Costituzione chiama “giusto processo”, se si avesse la certezza di poter formulare solo “accuse giuste”, cioè rivolte solo a colpevoli, individuati a priori dalla “giusta accusa”?



Non solo non sarebbero necessari tre gradi di giudizio, ma nemmeno il singolo processo, basterebbe l’accusa, appunto “giusta”, e la galera, possibilmente umana, perché comunque siamo pur sempre nel paese di Cesare Beccaria.



Nel caso citato in specie oltretutto, il Senatore Andreotti è stato ritenuto dalla Cassazione (Seconda Sezione Penale - Presidente G.M. Cosentino - Relatore M. Massera - Sentenza n. 49691 del 15 ottobre 2004 - depositata il 28 dicembre 2004), colpevole del reato di associazione mafiosa sino al 1980, data che ha comportato la prescrizione al momento della formulazione della sentenza stessa.



Siamo proprio ridotti ai minimi termini in questo Paese disgraziatissimo, se anche i “migliori” sbandano in questo modo, se per dire che non tutto è perduto ci si deve riferire alle qualità del Senatore Andreotti, che, penso anch’io essere persona “migliore” del Cav. Silvio Berlusconi, ma non per i meriti del primo, bensì solo per l’infimo valore del secondo.



Per altro anche al secondo capita di dire cose che potrebbero, se vere, essere considerate “buone”.



La dissoluzione del PD non sarebbe poi male ad esempio, oppure in alternativa, si potrebbe auspicare che anziché l’uscita di Rutelli e Letta (Enrico) dal PD cosa ahinoi smentita da tutti, fosse il PD ad uscire da Rutelli e Letta (Enrico).



Nel caso del PD novella “Balena bianca”, come definito con acuto grabo, penso infatti che vi si possa, come in filigrana, scorgere la trama del film di Don Siegel “Linvasione degli ultracorpi titolo originale Invasion of the Body Snatchers” del 1956.



Come molti appassionati e non, del genere, ricorderanno, nel film capita che alcuni esseri umani sembrano d’un colpo impediti a riconoscere parenti e amici più intimi. Rammento che la trovata del film consiste nell’apparizione di enormi baccelli all’interno dei quali venivano replicate copie di esseri umani viventi di cui prendevano poi il posto.



La copia però, rispetto all’originale, risultava privata della sua principale dotazione: la mente.



Il lieto fine del film è assicurato dalla presenza di un intrepido salvatore che si sottrae alla mutazione e salva la Terra dalle mira dei cattivi alieni. Mi chiedo se siamo ancora in tempo a salvare il PD prima che la sua mutazione si compia, e forse un segno di possibile salvezza, potrebbe appunto essere quello di vederlo “uscire” dal Rutelli e dal Letta (Enrico), perché peggio che morire democristiani, sarebbe sorte di gran lunga peggiore quella di morire “democristiani copiati”.



Vittorio Melandri

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