Tener lontano i clericali dal governo dei paesi civili
Mirella Sartori
www.italialaica.it
Scriveva Gaetano Salvemini: “Tutti in Italia sembrano aver dimenticato che la libertà non è la mia libertà ma è la libertà di chi non la pensa come me. Un clericale non capirà mai questo punto né in Italia né in nessun altro paese del mondo. Un clericale non arriverà mai a capire la distinzione fra peccato, quello che lui crede peccato, e delitto, quello che la legge secolare ha il compito di condannare come delitto. Il clericale punisce il peccato come fosse delitto e perdona il delitto come se fosse peccato. Perciò è necessario tener lontano i clericali dai governi dei paesi civili”.
Nell’ottobre 2007 il Consiglio d’Europa (organismo internazionale istituito il 5 maggio 1949, da non confondersi con il Consiglio Europeo, che è un organo dell’UE) ha affrontato una questione controversa: l’insegnamento del creazionismo nelle scuole in QUANTO PRESUNTA TEORIA SCIENTIFICA. Preciso che non era in discussione la possibilità della presentazione del Creazionismo nell’ambito di materie come la Storia del pensiero o delle religioni, o anche dell’antropologia culturale o simili. Il problema in discussione era se fosse opportuno o meno presentare il creazionismo come teoria scientifica, alla pari con le altre teorie scientifiche!
Dopo un’ampia discussione e la presentazione di documenti, la questione, per quanto ci possa apparire assurdo, è stata messa ai voti. L’assemblea plenaria si è opposta all’insegnamento del creazionismo come disciplina scientifica.
Tralasciando l’inconcepibile necessità di un voto per decidere su simili questioni, il risultato sembrerebbe degno della modernità del nostro mondo, se la curiosità non ci spingesse ad analizzare lo svolgimento della votazione che porta a considerazioni meritevoli di interesse.
Le nazioni presenti erano 47 e i parlamentari che hanno votato erano 76; 48 hanno negato scientificità al Creazionismo, 25 sarebbero stati a favore del suo insegnamento in quanto disciplina scientifica e 3 si sono astenuti. In ambito italiano l’esito mi pare sconvolgente: 3 su 4 hanno votato a favore e 1 contro. I tre che considerano quindi il Creazionismo una teoria scientifica da proporre agli studenti alla pari della teoria del Evoluzionismo sono: Claudio Azzolini (Forza Italia), Lorenzo Cesa (Udc) Andrea Rigoni (Margherita). Contrario Dario Rivolta di Forza Italia che si è dimostrato perciò al confronto dei suoi colleghi un libero pensatore. Belgi, Svizzeri, Francesi, Svedesi, Inglesi sono stati al 100% contro l’insegnamento del creazionismo in quanto non scienza.
L’Italia è in questa gara alla pari della Polonia e della Slovacchia (2 su 3). Campioni nella gara in favore del creazionismo sono la Serbia, l’Islanda e la Moldavia che hanno votato al 100% a favore dell’insegnamento di tale concezione considerandola degna di scientificità, alla pari, se non superiore alle altre teorie.
Ecco una breve cronistoria italiana sulla questione.
1) Nel 2004 a Milano venne organizzata la “Settimana antievoluzionista” (sottotitolo: Evoluzione, una favola per bambini). Una cosa grossa, sponsorizzata da politici di un certo livello, supportata da molti giovani che dagli slogan facevano supporre di non aver dedicato molto tempo allo studio dell’evoluzione e forse neanche allo studio tout court.
Nel mese di Marzo si era avuta notizia che la ministra Moratti aveva deciso di cancellare Darwin dai testi scolastici. Seguirono proteste massicce della comunità scientifica, compresa l’Accademia dei Lincei. Purtroppo, come sempre quando si tratta di argomenti di questo tipo, l’opinione pubblica non fu coinvolta. Comunque il 28 aprile 2004 la ministra, sotto la pressione delle proteste, istituì una commissione. Quel giorno la signora assicurò che «la discussione delle teorie darwiniane, fondamento della moderna scienza biologica, sarebbe stata assicurata nella formazione di tutti i ragazzi dai 6 ai 18 anni, secondo criteri didattici graduali».
La commissione, presieduta dal Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, lavorò per alcuni mesi.
Il 23 febbraio 2005 la presidente Montalcini consegnò il «rapporto» conclusivo e la reintroduzione dell’insegnamento dell’evoluzione venne ribadita dalla ministra nella conferenza stampa di presentazione del nuovo anno scolastico, il 6 settembre 2005.
Il ministero non volle rendere pubblico il documento Montalcini che, da quel momento, è scomparso.
2) Nella Regione Piemonte, nell’anno scolastico 2006 fu fatto pervenire agli insegnanti di scienze e di filosofia dei Licei Scientifici un lussuoso volume di circa 800 pagine, ricco di documentazione fossile, corredato dal CD “I fossili hanno screditato l’evoluzione”. Il volume proveniente dall’Ungheria, ma stampato ad Ankara, è titolato l’Atlante della Creazione. (Per la precisione, questo lavoro era apparso già da due anni in Italia e sentore della sua pubblicazione e del clima che lo favoriva, era stato riferito da parte di alcuni insegnanti di scienze che avevano lavorato nella capitale magiara presso un liceo di indirizzo scientifico che aveva l’italiano come seconda lingua). L’autore, tale Adnar Oktar, scrive con il nome di Harun Yahya. Il testo intende “smascherare l’impostura degli evoluzionisti, invalidare le loro pretese, rivelare gli oscuri legami tra darwinismo e ideologie sanguinarie come il fascismo e il comunismo”.
La novità è che il riferimento non è più la Bibbia ma il Corano, dichiarato come “unica fonte di sentimenti di amore universale contrapposti alla violenza”.
Luciana Campanaro, Presidente per il Piemonte della Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali, denunciò il fatto “che attestava la volontà di attacco diretto alla scienza e al suo pensiero” e invitava tutti i colleghi alla cautela e all’attenzione, affinché simili ideologie antiscientifiche non entrassero nella scuola e si dichiarava “d’altronde certa che la preparazione culturale e la professionalità degli insegnanti fossero una sicura garanzia per il corretto insegnamento delle scienze naturali”. Annunciò anche che la SIBE (Società di Biologia Evoluzionistica) avrebbe organizzato a breve una giornata sull’evoluzione, coinvolgendo più voci: la ricerca scientifica, l’editoria, l’università, la scuola, la politica. (31-5-2007).
3) Nello stesso anno scolastico, agli esami di maturità del 2007, è accaduto che a circa cinquecentomila studenti che si preparavano ad affrontare gli esami di maturità con indirizzo tecnico scientifico è stato chiesto di confrontarsi con il SENSO DELLA VITA. Una delle tracce del tema era: “FINALITÀ E LIMITI DELLA CONOSCENZA SCIENTIFICA: CHE COSA DICE LA SCIENZA SUL MONDO CHE CI CIRCONDA, SU NOI STESSI E SUL SENSO DELLA VITA?”
La prima istintiva osservazione a me sembra essere che il senso della vita non è di pertinenza della conoscenza scientifica! Invece le tracce fornite che sarebbero dovute servire per aiutare i ragazzi nello svolgimento del tema suggeriscono una contrapposizione tra darwinismo e neocreazionismo (Nella versione disegno intelligente). Viene infatti citata la dichiarazione del cardinale creazionista Christoph Schonborn nella quale si esplicita che la scienza non risponde ai “perché dell’esistenza, da dove veniamo, dove andiamo”. Molto bene! Sembrerebbe un invito a distinguere gli ambiti delle due discipline (scienza e metafisica)! Invece, purtroppo, il significato è un altro poiché la citazione proviene da una intervista fatta dal giornalista Marco Politi al teologo viennese (C’è un disegno nell’universo, Darwin sbaglia, dio guida ciò che ha creato, La Repubblica, 6 nov. 2005) il quale fra le molte argomentazioni sostiene che negare un disegno sarebbe un’abdicazione all’intelligenza perché “è evidente che nel cosmo è all’opera una Razionalità”.
E poiché è questa Razionalità stessa che porta a concludere che esiste un Disegno, questi afferma che la sua posizione non si richiama alla Fede, ma alla ragione. Si autodefinisce dunque difensore della ragione, anzi conclude che in questo caso si dimostra che la Fede è ragione! Tale posizione fu considerata al tempo talmente estremista (purtroppo “al tempo” oggi non è più così) che l’Osservatore Romano sentì l’esigenza di ridimensionare il teologo viennese e di fare una smentita. Forse si trattò soltanto di tattica (ma già è molto per un organo della chiesa di Roma ) in seguito allo scalpore che aveva fatto la sentenza di un giudice federale degli Usa (dicembre 2005) con la quale aveva dichiarato il Disegno Intelligente proponibile nelle scuole soltanto nell’ambito dell’insegnamento della religione, dell’antropologia culturale o materie analoghe, ma non argomento da poter insegnare come materia scientifica e ne aveva quindi proibito l’insegnamento in tal senso. In quanto non scienza, appunto.
Ricordo che la storia della negazione della teoria dell’evoluzione ha avuto radici negli Usa sin dagli anni ‘20 quando fondamentalisti cristiani si opposero alla teoria dell’evoluzione umana ed alcuni Stati ne proibirono l’insegnamento nelle scuole. Per stigmatizzare come normalmente possa essere condannato il relativismo morale, ma venga invece abbracciato con faciloneria quello scientifico, mi piace riferire che pare che sia stato suggerito alle guide turistiche del Grand Canyon degli Stati Uniti di evitare di informare i turisti sull’età di quella meraviglia naturale (5-6 milioni di anni) perché tale informazione potrebbe offendere la sensibilità dei creazionisti!
Concludo leggendo alcune parole di Gaetano Salvemini che ho sempre con me per averle “pronte all’uso”: “Tutti in Italia sembrano aver dimenticato che la libertà non è la mia libertà ma è la libertà di chi non la pensa come me. Un clericale non capirà mai questo punto né in Italia né in nessun altro paese del mondo. Un clericale non arriverà mai a capire la distinzione fra peccato, quello che lui crede peccato, e delitto, quello che la legge secolare ha il compito di condannare come delitto. Il clericale punisce il peccato come fosse delitto e perdona il delitto come se fosse peccato. Perciò è necessario tener lontano i clericali dai governi dei paesi civili”.
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