Sventrare il Pincio per realizzare un parcheggio di 700 auto non e' segnodi progresso ma di giacobinismo urbanistico. Cosi' afferma FabrizioCicchitto sul Corriere di lunedì 8 settembre. Concordo con il Presidente dei deputati delPDL, ma mi chiedo se non ritenga che la stessa operazione alla Darsena-sempre per 700 posti auto - sia da stigmatizzare con altrettanta veemenza."La linea di Testa e Veltroni -dice Cicchitto - e' fondata sulla fermaconvinzione che l'illuminista giacobino (forte della sua insindacabilepurezza) puo' benissimo sventrare e manipolare un complessoambientale-architettonico-paesaggistico in nome del bene e della ragione.In che consistono il bene e la ragione ? Paradossalmente in un parcheggioper 700 auto."Queste parole valgono pari pari per la Darsena e la Conca del Naviglio leonardesca di Milano, doveAN e FORZA ITALIA, con l'ex sindaco Albertini e con l'attuale GiuntaMoratti vogliono trasformare un capolavoro di ingegneria idraulica in unparcheggio a pagamento.Che il vizio della destra sia simile a quello dellasinistra quando si tratta di interessi automobilistici non e' evidente ?Forse a Roma come a Milano andrebbe ripensate le politiche della mobilita',riducendo ulteriormente il ricorso all'auto privata in centro e pensandopiù al valore dei nostri monumenti e alla bellezza dello spazio pubblicoche al consenso degli automobilisti e al business dei costruttori diparcheggi.Maurizio Baruffi, capogrupo dei Verdi al Comune di Milano
Maurizio BaruffiCapogruppo dei Verdi a Palazzo Marinotel 0288450208-9 fax 0288450062
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