lunedì 24 agosto 2009

Fidel Romano: Puglia, questione morale e sinistra

La sanità è da anni il più rilevante capitolo di spesa per le Regioni. Quello dove quindi si possono più annidare i rapporti non trasparenti affari-politica. Ricordo ad esempio nella mia esperienza di politica regionale, che nella scelta dei direttori generali e sanitari, non solo c’era la lottizzazione politica ma una quota di nomine, sia col centrodestra che col centrosinistra, era riservata ai “potenti della sanità”, imprenditori, manager e interessi vari. Ricordiamo, soprattutto noi in questa regione, la gestione del Governatore Storace e qualche miliardo di deficit. E dobbiamo ricordare però che nelle regioni governate dal centro-sinistra, la maggior parte oggi e speriamo anche l’anno prossimo, succede più o meno lo stesso.

Direttori, primari ed appalti sono decisi in gran parte nelle segreterie di partito e spesso, anche peggio, fuori da tali sedi.

L’ex Governatore Fitto era già stato implicato in indagini su questi temi. Vendola aveva vinto le Regionali del 2005 anche spingendo per una diversità su questi temi. Però poi l’assessore lo faceva Tedesco già altre volte amministratore della sanità e con affari nella sanità, vedi pure quanto uscito riguardo i figli.

Però rimane strano tutto questo can-can, è evidente un interesse del centrodestra, ma anche di una parte importante del centrosinistra che non vuole ricandidare Vendola e punta all’alleanza con l’UDC.

Quello che però mi stupisce ora, per modo di dire, è l’atteggiamento di Vendola e anche del Direttore Sansonetti. Il primo che qualche giorno fa ancora incensava Berlinguer come fa oggi a scrivere contro i giudici. Ripeto ancora una volta una frase, che è diventata davvero profetica di Nenni: C’E’ SEMPRE UN PURO PIU’ PURO CHE TI EPURA”. Vendola inoltre si scaglia contro l’aggressività e la spettacolarizzazione dell’inchiesta. Ma come Tangentopoli è stata solo spettacolo 1200 imputati 1150 assolti, l’On.Carra portato in tribunale con le manette, le monetine etc, ora di cosa ci lamentiamo?????

Sansonetti, invece pone dubbi, sulla giudice e sul fatto che è sposata ad un politico del centrodestra. Si sa i magistrati sono una casta, come tutto in italia, medici, notai, farmacisti etc.. Il nonno ed il padre di DeMagistris, ad esempio, erano in magistratura. Capisco Sansonetti e so che già in Rifondazione sia lui che Bertinotti esprimevano perplessità sulla deriva moralista della sinistra e sullo strapotere politico, dovuto alla subalternità della politica, dei giudici. Molto bello l’articolo su l’Altro che “difendeva” la lussuria e la libidine rispetto alle accuse di Repubblica al Premier di libidine geriatrica.

Però capite che questo è quello che a destra dicono da tempo, basta vedere il caso Berlusconi-Gandus.

Quello che serve a distanza di anni è una dura autocritica del Berlinguerismo e del moralismo che tanto male ha fatto alla sinistra e che purtroppo ne continua a fare.

2 commenti:

Sergio Ferrari ha detto...

Sono d’accordo con la frase di Nenni ma da qui a concludere che allora sono - o siamo? - tutti mascalzoni è una semplificazione che serve solo ai mascalzoni.

Che la frase incriminata detta da Vendola sia a dir poco infelice è vero, ma concludere che anche Vendola è un mascalzone e allora tanto vale eliminarlo politicamente, mi sembra una conclusione forse giustizialista ma certamente sospetta.

In queste situazioni quelli che non intendono né essere dei mascalzoni, né coprire i mascalzoni, devono anche essere attenti a non svolgere il ruolo degli utili idioti facendo, nello specifico pugliese, con una sola mossa un favore ai mascalzoni di destra e di sinistra

Sergio Ferrari

Peppe Giudice ha detto...

io credo che il berlinguerismo - o meglio una certa interpretazione del Berlinguer-pensiero abbia contribuito ad alimentare il giustizialismo dipietrista, vero cancro reazionario nella sinistra. Così come sono convinto che Mani Pulite sia stato un bluff ed oggi la corruzione è dieci volte superiore. Così come condivido il dato che la magistratura è una corporazione chiusa (lo diceva anche falcone).
Detto questo però non possiamo non ignorare che il PSI alla fine degli anni 80 era profondamente inquinato ideologicamente e moralmente. E' questo dato che ha offerto il destro alla campagna mediatica e giudiziaria che non voleva certo far opera di giustizia ma corrodere le basi della democrazia repubblicana.