Il Circolo Carlo Rosselli è una realtà associativa presente a Milano sin dal 1981. http://www.circolorossellimilano.org/
lunedì 1 aprile 2013
Claudio Bellavita: Venerdì santo, il PD è morto
..durante il colloquio tra Napolitano e Bersani . O, meglio, ne è stata certificata la morte, e stante le condizioni del soggetto , non c'è da aspettarsi una resurrezione e tanto meno una ascensione.
Grosso modo, quello che ha detto Napolitano nelle vesti di ufficiale di stato civile, è stato " guarda che tu non sei il primo partito d'Italia, perchè la stragrande maggioranza degli italiani ha votato (magari non andando a votare) contro questo regime politico della seconda repubblica, che ormai viene difesa solo più da te e da quel presuntuoso di Monti che ci ha fatto capire definitivamente che i nostri tecnici non valgono niente: erano molto meglio i democristiani, tutti, meno i morotei che non a caso erano gli unici che piacevano a Berlinguer.
Il guaio è che tu e il tuo staff (ma dove li vai a prendere?) non lo avete ancora capito e pretendete che io vi mandi allo sbaraglio, o mi dimetta per far posto a un presidente che possa sciogliere le camere, dopo di che alle elezioni tu e i tuoi fessacchiotti sarete sepolti.
Ma , insomma: avete perso ogni riferimento sociale, i giovani senza speranza e i meno giovani non protetti da nessun sindacato stanno con Grillo, quelli che hanno qualcosa da perdere stanno con PDL e i resti della Lega, quelli che credono nell'Europa tecnocratica che ci impone l'austerità stanno con Monti, con voi c'è solo Repubblica,che, ti faccio presente, appartiene a un esponente del finanzcapitalismo di nome DeBenedetti. E voi passate il tempo a giocare a birilli con le anticaglie del comunismo ideologico e ingroiato, vi sembra una grande novità avere contatti in Europa dove il povero Hollande ha bisogno come il pane del vostro sostegno contro tedeschi, olandesi e finlandesi anche socialisti, e voi continuate a dire che nel PSE non si può entrare per non dispiacere a Fioroni. Quando poi è necessario tirar fuori un programma di cose da fare nella prima settimana, poi nella seconda, poi negli altri 15 giorni del poco tempo che avete, mi tirate fuori 8 punti, che poi sono 54, che poi sono un sunto delle 300 pagine di Prodi e che non sono provvedimenti ma temi da discutere e solo a parlarne ci si perde, appunto , la prima settimana, se tutto va bene. Tanto è vero che adesso nomino un gruppo di persone serie, non i tuoi ragazzotti, che preparino dei provvedimenti adottabili in tutta velocità, poi vediamo chi ci sta, ma nessuno ha già il suo cappello sul governo. Questo, almeno finchè sono presidente io, poi si vedrà.
E se vuoi un consiglio da parte di un ex iscritto al tuo partito , tu dedica un po' di tempo a rifarne la macchina,e a mettere un po' di democrazia e di tolleranza nella scelta dei dirigenti, perchè a parte le primarie a velocità controllata, i dirigenti te li nomini tutti tu, e per i dissenzienti c'è l'isolamento o la calunnia stile STASI. Guarda che con la gente che hai intorno, che siano giovani o vecchi , uomini o pari opportunità, non vai avanti di un millimetro
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1 commento:
Non è morto il PD, è morta la democrazia italiana. Napolitano non ha mai avuto l'intenzione di dare l'incarico a Bersani (altrimenti, ad esempio, gli avrebbe consentito maggiori margini di manovra che non quelli consentiti dal fare il contabile dei sì e dei no: ad esempio sul terreno dell'indicazione dei ministri) perchè la Troika aveva in mente da prima la continuità con Monti. Lo schema era già stato preparato e prevista l'ingovernabilità al Senato, soltanto che determinante avrebbe dovuto essere lo stesso Monti e dallo schema non erano previsti Berlusconi e Grillo (il vero voto che ha scompaginato il quadro). In realtà siamo di fronte a due fenomeni: la questione dell'economia che sopravanza la politica, in particolare in una fase di eccesso della finanziarizzazione che si incrocia con lo "stritolamento" previsto dai Trattati (qui da chiamare in causa Ciampi e Prodi) e quella della democrazia, laddove , anche rispetto ad un sistema politico complesso come il nostro, si sta trasferendo il "deficit democratico" dall'Europa all'Italia (e altri Paesi). Dunque sovranità limitata, come per la Grecia e Cipro (non limitata, ripeto, al piano economico - il che sarebbe già grave - ma anche a quello più propriamente politico, addirittura a livello sistemico). Si aggiunga l'inadeguatezza soggettiva del ceto politico italiano: nessuno che abbia il coraggio di andare a Bruxelles e fare un discorso come quello che fece De Gasperi a Parigi, al momento dei trattati di pace. Grande dignità avendo perso una guerra stando dalla parte degli aggressori: adesso lavoro di corridoio per assestarsi nelle pieghe del potere, con la scusa della governabilità ad ogni costo. Grazie per l'attenzione Franco Astengo
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