G. RUFFOLO, Se i liberisti prendessero esempio da Marx, in "La Repubblica", 27 settembre 2008, p. 38 ("Lettere, commenti, idee").
Caro Augias, come tutti sanno, un giorno Karl Marx, redivivo, si presentò al Kremlino. "Vorrei dire solo due parole, proprio due, alla televisione". Come si faceva a negarlo, al padre del socialismo? «Proletari di tutto il modo, disse Marx in tv, mi scuso». Me ne sono ricordato a proposito dei disastri finanziari di questi giorni. Ora anche l' autorevole Economist, nel raccomandare vivamente agli americani di sborsare 700 miliardi di dollari per «salvare il mondo», tiene a precisare che anche se questo poderoso piano di salvataggio riuscirà economicamente, sarà un fallimento politico. E aggiunge che, in tal caso coloro che hanno perso la casa o il posto, «vedranno ancora una volta Wall Street fare milioni». Ora, dico io, tutti quelli che per anni, un giorno sì e l' altro pure, ci hanno indottrinato sulle virtù del mercato che si autoregola, sullo Stato che non è la soluzione ma il problema, sul liberismo che è di sinistra, eccetera, non sarebbe opportuno che dicessero due paroline? Ma si sa: tutto si può pretendere, meno che un liberista diventi marxista.
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