----Studiate, studiate...!
il ministro del Lavoro Fornero, i sindacati (Angeletti), e con
loro
il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, sono
incorsi in uno svarione affermando che “L'articolo 18 non è mai
stato
applicato per il pubblico impiego e non è facilmente applicabile
perché
la natura giuridica dei contratti è diversa” (cosi' luigi
Angeletti).
Non e' cosi' dal 2001 in quanto l’articolo 51, comma 2, del decreto
legislativo 165/2001 (il testo unico che disciplina il lavoro
pubblico)
recita : “La legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni
e
integrazioni, si applica alle pubbliche amministrazioni a
prescindere
dal numero dei dipendenti”. E la Cassazione ( ex multis Sezione
Lavoro
1 febbraio 2007, n. 2233) ha considerato applicabile l’articolo 18
dello Statuto dei lavoratori non solo ai dipendenti, ma anche ai
dirigenti pubblici.
Non solo al lavoro pubblico l’articolo 18 si applica direttamente,
ma la disciplina del licenziamento per ragioni economiche è stata
introdotta dallla legge 183/2011, che ha modificato l’articolo 33
del
citato testo unico sul lavoro pubblico, per cui : “le pubbliche
amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino
comunque eccedenze di personale, in relazione alle esigenze
funzionali
o alla situazione finanziaria, anche in sede di ricognizione
annuale
prevista dall’articolo 6, comma 1, terzo e quarto periodo, sono
tenute
ad osservare le procedure previste dal presente articolo dandone
immediata comunicazione al dipartimento della Funzione pubblica”.
Ergo, il nuovo art.18 si applica anche ai pubblici dipendenti in
assenza di espressa deroga. (?)
Diceva un tempo il Ministro Biondi: "Studiate, studiate, atrimenti
finirete per fare il PM" (rivolto a metaforici figli di un Avvocato
di
due secoli fa).
Verrebbe da dire, parafrasandolo, che ora diverrebbero
Sottosegretari o anche ministri, perche' no!
O sindacalisti?
Antonio Caputo
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