Ho letto il post di Franco e lo condivido. Ma credo sia inutile sottoporre dati a Cacciari che è uno di quegli intellettuali italici che, come dice Franco Rositi,sanno già tutto prima. La proposta di Albertini la può fare Scalpelli che è stato suo assessore con buon profitto. Ma noi (e il PD non mi ricordopiùcome si chiamasse allora) eravamo contro Albertini e credo con buone ragioni. Certo dopo la Moratti si crea un errore di prospettiva e si può prendere un abbaglio, ovviamente se dovessi scegliere tra Moratti e Albertini non avrei dubbi. Ma noi (e chissà, pensavo anche Cacciari: ma ormai si è creata una agglutinazione attorno a un supposto centro, dove si incontrano strani bedfellows) stiamo da un’altra parte e guardiamo alla possibile candidatura di un Albertini (meglio ancora Serra o altri) non come a una alternativa, ma come a una benvenuta fissione del blocco berlusconiano. gm
La candidatura di Albertini o altro del Terzo Polo in grado di sottrarre voti alla Moratti è la benvenuta ed è il segno dello sgretolamento del berlusconismo anche a Milano, uno dei suoi principali centri di potere insieme con Mosca e Tripoli. La candidatura Albertini contro Moratti non esiste come candidatura unitaria. Abbiamo dimenticato le performance amministrative di Albertini come Sindaco e Commissario Straordinario al traffico dai parcheggi sotterranei, alla gronda nord alla privatizzazione della AEM e agli svntagiosi accordi con Scaglia per fastweb e metroweb. Sarà un caso che siano finiti nella società di Scaglia un assesore della Giunta Albertini e un Direttore generale del Comune di Milano? La differenza tra i sindaci di centro-destra e i candidati del centro-sinistra hanno oscillaton tra i 13.000 e i 40.000 voti, un candidato di sinistra rispettato anche da settori della buona borghesia, come Pisapia può colmare il divario, Albertini mai perché gli mancherebbero molti voti di sinustra a cominciare dal mio. Tuttavia occorre vigilare perché la tentazione di fare una operazione centrista c'è. La candidatura di Pisapia non è stata del tutto digerita da tutti. La sinistra che l'ha sostenuta credo che non abbia imparato la lezione di rinnovarsi e di presentarsi con una immagine rinnovata, piuttosto che rinchiuderi in autoreferenzialità identitarie vecchie o nuove, che siano. Bisogna ora dare concretezza alle idee che hanno vinto le primarie con un proigramma di riscatto della <città dopo 17 anni di sgoverno della destra. L'area socialista è stata riportata al centro del dibattito, ma se non si riorganizza con una proposta forte di sostegno alla novità di Pisapia sarà emarginata anche nella prossima tornata elettorale.
2 commenti:
Ho letto il post di Franco e lo condivido. Ma credo sia inutile sottoporre dati a Cacciari che è uno di quegli intellettuali italici che, come dice Franco Rositi,sanno già tutto prima. La proposta di Albertini la può fare Scalpelli che è stato suo assessore con buon profitto. Ma noi (e il PD non mi ricordopiùcome si chiamasse allora) eravamo contro Albertini e credo con buone ragioni. Certo dopo la Moratti si crea un errore di prospettiva e si può prendere un abbaglio, ovviamente se dovessi scegliere tra Moratti e Albertini non avrei dubbi. Ma noi (e chissà, pensavo anche Cacciari: ma ormai si è creata una agglutinazione attorno a un supposto centro, dove si incontrano strani bedfellows) stiamo da un’altra parte e guardiamo alla possibile candidatura di un Albertini (meglio ancora Serra o altri) non come a una alternativa, ma come a una benvenuta fissione del blocco berlusconiano. gm
La candidatura di Albertini o altro del Terzo Polo in grado di sottrarre voti alla Moratti è la benvenuta ed è il segno dello sgretolamento del berlusconismo anche a Milano, uno dei suoi principali centri di potere insieme con Mosca e Tripoli. La candidatura Albertini contro Moratti non esiste come candidatura unitaria. Abbiamo dimenticato le performance amministrative di Albertini come Sindaco e Commissario Straordinario al traffico dai parcheggi sotterranei, alla gronda nord alla privatizzazione della AEM e agli svntagiosi accordi con Scaglia per fastweb e metroweb. Sarà un caso che siano finiti nella società di Scaglia un assesore della Giunta Albertini e un Direttore generale del Comune di Milano? La differenza tra i sindaci di centro-destra e i candidati del centro-sinistra hanno oscillaton tra i 13.000 e i 40.000 voti, un candidato di sinistra rispettato anche da settori della buona borghesia, come Pisapia può colmare il divario, Albertini mai perché gli mancherebbero molti voti di sinustra a cominciare dal mio. Tuttavia occorre vigilare perché la tentazione di fare una operazione centrista c'è. La candidatura di Pisapia non è stata del tutto digerita da tutti. La sinistra che l'ha sostenuta credo che non abbia imparato la lezione di rinnovarsi e di presentarsi con una immagine rinnovata, piuttosto che rinchiuderi in autoreferenzialità identitarie vecchie o nuove, che siano. Bisogna ora dare concretezza alle idee che hanno vinto le primarie con un proigramma di riscatto della <città dopo 17 anni di sgoverno della destra. L'area socialista è stata riportata al centro del dibattito, ma se non si riorganizza con una proposta forte di sostegno alla novità di Pisapia sarà emarginata anche nella prossima tornata elettorale.
Posta un commento