perchè non rilanciare la RnP tra radicali e socialisti, aprendo anche ai verdi ?
il piano dei diritti civili è molto simili tra le varie forze e per quanto riguarda la posizione economica i radicali si sono spostati a sinistra durante questa legislatura mentre SEL ha inglobato la parte più a sinistra di verdi e socialisti (ed è facile prevedere che gli arrivisti preferiranno un partitodel 8-9% come SEL ad uno che , grandi festeggiamenti, se arriva al 4%).
dopotutto socialisti e verdi sono ormai al confino politico e neanche i radicali , saccenza a parte, stanno troppo bene come dimostra l'ultima disperata uscita di Pannella.
naturalmente non un mero accordo elettorale poco prima delle elezioni ma un progetto politico in cui i tre movimenti dovrebbero sciogliersi e fondersi nell'arco di una legislatura
11 punti su cui convergere:
1) REGOLAMENTAZIONE E TASSAZIONE DELLA DROGA LEGGERA
2) REGOLAMENTAZIONE E TASSAZIONE DELLA PROSTITUZIONE la proposta dell' onorevole Poretti(Radicali-PD)
Qui l’emendamento: http://blog.donatellaporetti.it/?p=1530
Qui il disegno di legge: http://blog.donatellaporetti.it/?p=86
3) FINE DEI FINANZIAMENTI PUBBLICI ALLA SCUOLE PRIVATA le scuole private di ogni ordine e grado godono di finanziamenti pubblici in contraddizione con la costituzione e con le condizioni pessime delle scuole pubbliche. bisognerebbe anche verificare se le università private ricevono fondi pubblici ed abolirli.
4) RETE DI ASILI PUBBLICI E DEFISCALIZZAZIONE PER LE IMPRESE CHE FORNISCONO NURSERY un grosso problema per le giovani coppie con figli è il costo degli asili, infatti
spesso si ricorre agli asili privati data l'insufficienza degli asili pubblici. svariate centinaia di euro sborsati mensalmente pesano molto sui bilanci familiari.
5) FINE DEI PRIVILEGI FISCALI DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE RELIGIOSE la chiesa non solo gode dell' 8x1000 ma anche di privilegi fiscali sulle proprie attività economiche come il non pagamento dell'ici.
6) POSSIBILITA' PER I PRECARI CHE NON ARRIVANO ALLA PENSIONE MINIMA DI NON VERSARE I CONTRIBUTI. milioni di persone, soprattutto giovani, versano soldi all' INPS senza arivare alla pensione minima. tanto vale che essi non versassero questo denaro non ricevendo in cambio nessuna prestrazione previdenziale. il risparmio per il singolo lavoratore potrebbe compensare una parte del rischio della propria posizione lavorativa non a tempo indeterminato e contribuire alla ripresa economica (visto i maggiori capitali del singolo)
7) TASSAZIONE PER LE PICCOLE-MEDIE IMPRESE SUI GUADAGNI EFFETTIVAMENTE INCASSATI E NON SU QUELLI TEORICI. le imprese devono pagare tasse sui soldi fatturati ma che, talvolta, non sono stati incassati. questo problema è particolarmente stringente in questo periodo di crisi dove clienti hanno difficoltà ad ottemperare ai versamenti nei tempi previsti. quel che è un guadagno, per le imprese che avanzano denaro, può trasformarsi in una vera iattura dovendo pagare le tasse e non avendo acquisito capitale
8) INCENTIVI PER IL RINNOVO ENERGETICO VERDE DELLE ABITAZIONI CIVILI continuare ed aumentare gli incentivi per il miglioramento energeticodelle abitazioni sia con la produzione di energia sia con il risparmio energetico
9) DETASSAZIONE PER LE IMPRESE CHE ADOTTANO POLITICHE VERDI. per le imprese che adottano politiche verdi (creazioni di giardini in aree urbane, messa in sicurezza di aree a dissesto idrogeologico, acquisizione e non sfruttamento di aree boschive, adozione di parametri produttivi cerficati) la possibilità di detrarre il denaro versato in queste attività
10) ABOLIZIONE DELLE PROVINCE ED ACCORPAMENTO DEI COMUNISTI SOTTO I 5 MILA(O MILLE) ABITANTI . i risparmi potrebbero per metà essere incassati dallo Stato e per metà andare a finanziare attività in loco.
11) CUMULABILITA' DEI VITALIZI DA POLITICA SUL REDDITO AI FINI DELL'IMPOSIZIONE FISCALE. mi risulta che i vitalizi non vengano sommati al reddito e quindi comportino una falsa percezione, da parte del fisco, della reale capacità economica del soggetto che ne è beneficiario.
14 commenti:
Caro Filomeno,
con tutto il rispetto: ma come si fa a pensare ad un accordo tra una forza politica guidata da un guru-padre-padrone ottantenne con la coda, che straparla di Shoah anche a proposito dell'attentato (?) a Belpietro e un'altra che per bocca del suo segretario guarda a Casini? Su cosa fanno l'accordo? Forse su Boselli e Rutelli...
Caro Filomeno,
too little, too late . E poi le minestre riscaldate funzionano solo nella cucina provinciale italiana ( buonissima, peraltro)
Franco D'Alfonso
Per non parlare del fatto che i radicali erano pure indecisi se dare il loro appoggio a uno come Berlusconi. Non hanno imparato nulla 8e forse bussano a cassa).
saluiti,
diego zandel
perché 0,7+ 0,7 + 0.3 fa 1,7. Perchè i radicali sul piano economico sono sempre a destra (per esempio non voteranno il referendum sull'acqua). Perchè Pannella è totalmente inaffidabile, capace di mandare a monte qualunque cosa per un quarto d'ora in TV (dove nessuno capisce più cosa dice quando si parla addosso): non è un caso che abbia affossato l'elezione della Bonino in Lazio con un digiuno incomprensibile. Perchè, tutto sommato, è anche ora che questa strana creatura del PSI condotto dai pochi craxiani che non sono andati a destra scompaia: i lombardiani in SeL o nelle liste civiche di sinistra, gli altri a inventare liste laiche senza voti, oppure a fare associazionismo culturale per un po', vediamo cosa hanno da dire oltre alla nostalgia.
alla RnP , io preferisco SEL, anche se "preferire" è troppo per una formazione che voto comunque turandomi il naso.
però mi sembra che vi sia una parte di socialisti che non è compatibile con SEL. (e secondo me è stato un grande errore non parteciparvi come partito).
stesso dicasi con i verdi .
radicali, socialisti e verdi oggi campano alla giornata rabattando accordi qua e là .
mi sembra uno spreco di risorse. che presto porterà all'esaurimento delle formazioni politiche lasciando un vuoto che nè SEL nè il PD possono recuperare perchè la coperta è sempre piccola per coprire tutti i partiti.
meno offerta politica a sinistra, significa lasciare un mercato al centrodestra.
e non sia mai che il duo pdl lega rivinca le elezioni!!
alcuni punti programmatici su cui potrebbero trovare l'accordo li ho postati. validi, non validi?
se poi il problema è la presenza del guru ottantenne o del democristiano assessore sedicente socialista
beh questa è l'occasione per superare il problema
naturalmente se non lo si vuole fare .....
a me sembra di vedere alcuni amici che si lamentavano che prodi avesse fatto un governo con scarsissima maggioranza ma poi non lo votavano.
e grazie mi veniva da dire.... non lo voti e poi vuoi che vinca con larga maggioranza!?
mai sia!!
i radicali sono liberisti. Nonostante la devastante crisi provocata dal capitalismo liberista (e che sta provocando anche un mutamento di paradigma culturale in molti economisti) continuano a sostenere ricette inaccettabili per un socialista vero. L'obbiettivo primario dei socialisti (come ha ben messo in evidenza il convegno delle ragioni del socialismo) è quello di una profonda redistribuzione della ricchezza che la fnanziarizzazione ha polarizzato, tramite il controllo pubblico delle attività finanziarie, l'imposta patrimoniale per finanziare il reddito di cittadinanza (la proposta è della SPD, la crescita dei salari (recuperando il divario con l'aumento della produttività). Il resto sono pannicelli caldi.
Alcuni degli spunti programmatici sono interessanti. la posizione dei precari è sottovalutata dalle forze politiche. tassando le proprietà rligiose e le grandi fortune si posono trovare i mezzi per interventi sociali urgenti
Caro compagno Filomeno, come si fa a non essere d'accordo con quanto osservato da Giovanni Scirocco?
Da ex (fin troppo entusiasta) rosapugnista ti dico: ma ci rendiamo conto di cosa e di chi stiamo parlando? E poi per socialisti chi intendi? Forse il prode Nencini ed i suoi attuali seguaci che furono i principali e strenui oppositori-affossatori, dall'inizio alla fine, del progetto originario della RnP, pur se oggi straparlano sfacciatamente e disperatamente, oltre che di alleanze con Casini etc., anche di una riproposizione-farsa della fino a poco tempo fa tanto vituperata RnP?!?
Questi innamoramenti e disinnamoramenti a giorni alterni tra socialisti e radicali fanno ormai parte del repertorio del peggior avanspettacolo politico italiano!
No comment, invece, sul residualismo micropartitocratico verde-bonellista di chiara ispirazione "made in Pecoraro Scanio"....e ho detto tutto!
Mario Francese
p.s. -divertente comunque il refuso (o lapsus freudiano?) contenuto al punto 10) : "....ACCORPAMENTO DEI COMUNISTI SOTTO I 5 MILA(O MILLE) ABITANTI...." :-))))
mi sembra che ci siano problemi più importanti che pensare di inquadrare in qualche microformazione fantasma pannella,il quale continuerà a fare fin che ne sarà in grado quello che gli detta il suo irrefrenabile protagonismo
beh certo che c'è altro che parlare di pannella ed di altre formazioni... come parlare della disfida tra cattocomunisti e craxiani come se dal 92 non fossero passati 18 anni e l'anno prossimo non avesse diritto di voto una generazione che manco era nata quando c'era tangentopoli.
cmq io non mi sento offeso dall' ego ipertrofico di pannella.
per quanto mi riguarda può anche essere nominato mega-imperatore galattico della nuova formazione ed aprire un grande fratello con lui protagonista ed obbligo per i radicali di guardarlo almeno un'ora al giorno su radioradicale.
il problema è diverso: vincere le prossime elezioni ed avere qualcosa da fare quando si è al governo che non sia solo inseguimento del liberismo od aumento della spesa pubblica.
sel ha messo un argine alla fuga di voti a sinistra dal pd centrista.
oggi sel + pd +idv hanno grosso i voti di pd+idv della coalizione veltroniana.
ciò significa che la coperta è troppo corto ancora.
forse i comunisti saranno in coalizione e si recupererà qualcosa tra le categorie tradizionalmente di sinistra
tuttavia ciò non mi pare sufficiente.
credo si debba sbarcare tra altre due categorie : i precari o per essere più precisi le false partite iva , le piccole attività a conduzioni familiare o con una manciata di dipendenti.
un sistema di asili per entrambi (e specie per le donne).
e la seconda categoria vota in massa il pdl. specie nel nord.
(io aprirei anche al problema delle aree soggette a spopolamento ed alla "questione maschile" ma mi sa che è troppo eretico)
per questo le due proposte: non far pagare i contributi ai primi, reimpostare la tassazione ai secondi.
la copertura dalle altre proposte: prostituzione, droga, costi politici, privilegi clericali.
proposte che nè SEL nè il PD possono avere come cavallo di battaglia. .
insomma, per dirla in maniera più tradizionale, stiamo parlando di questo :
http://www.corriere.it/economia/10_dicembre_15/fisco-italia-alto_45f3dc34-083f-11e0-b759-00144f02aabc.shtml
MILANO - Una medaglia di bronzo che tutti gli italiani avrebbero preferito non avere. È quella della pressione fiscale più alta al mondo, che nella classifica dei Paesi più tartassati vede l'Italia nel 2009 raggiungere il terzo posto scavalcando il Belgio che ci precedeva e ora vede le prime due posizioni, occupate però saldamente da Danimarca e Svezia. Lo riferisce l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) nelle stime preliminari relative all'anno scorso contenute in Revenue Statistics.
PRESSIONE - In Italia la pressione fiscale è cresciuta dal 43,3% del prodotto interno lordo del 2008 al 43,5% del 2009. Il Bel Paese supera così il Belgio, che nel 2009 ha visto il peso del fisco diminuire di un punto percentuale netto: dal 44,2% del 2008 al 43,2%. Prima dell'Italia nel 2009 si collocano quindi solo la Danimarca (48,2%) e la Svezia (46,4%).
LAVORO GIOVANILE - Situzione diamentralmente opposta per quanto riguarda il lavoro giovanile. Secondo i dati Ocse, l'Italia è al penultimo posto tra i 33 Paesi membri per quanto riguarda il tasso dell'occupazione giovanile. In Italia solo il 21,7% dei giovani tra i 15 e i 24 anni è occupato, contro una media Ocse del 40,2%. Dietro l'Italia c'è solo l'Ungheria con il 18,1%. L'Italia ha anche il minor tasso di occupati tra i giovani laureati e la maggior percentuale di giovani «falsi autonomi»: infatti nel 2008 circa il 10% dei giovani occupati italiani risultava autonomo ma senza dipendenti, contro una media del 3% nell'Ue. Tra gli occupati inoltre, riporta ancora lo studio, il 44,4% ha un impiego precario, e il 18,8% lavora part time. Per quanto riguarda i disoccupati, oltre il 40% sono senza lavoro da lungo tempo, e il 15,9% non studiano né lavorano: tra questi ultimi 6,7 milioni sono in cerca di un impiego mentre altri 10 milioni hanno smesso di cercare.
Redazione online
15 dicembre 2010
Dico subito che sono d'accordo con l'impostazione di Filomeno: se si vuole vincere durare la prima opzione politica e' la laicita', ossia non si puo' pensare di portare in politica la Religione, qualunque essa sia; 2) non e' affatto vero che il nostro e' Paese a forte presenza cattolica e confessionale: il referendum sul divorzio del 1974, la legge 194 sull'aborto terapeutico e da ultimo la vittoria a Roma di Emma Bonino su Renata Polverini con il 54,18%; 3) non si puo' a priori togliere di mezzo una forza politica repubblicana che ha una storia di piu' di 50 anni di battaglie sui diritti civili e la nonviolenza; 4) e' insopportabile dire e paventare un ritorno 'anticlericale' che non esiste (magari ci fosse!) quando invece imperare indisturbato e incontrastato un dilagente asfissiante clericalismo osceno che vuole imporrre a tutti le sue sciocche credenze su 'inizio' e 'fine' vita, su cio' che e' 'bene' e cio' che e' 'male' , quando ha in casa sua migliaia e migliaia di casi di pedofilia provati e documentati; 5) semmai provo fastidio e ripulsa non per i Radicali quanto per i 'catto-comunisti' per quella specie politica che da Togliatti che firmava la condanna a morte dei comunisti italiani a Mosca a Berlinguer hanno di fatto impedito qualsiasi riforma, non rivoluzione, liberale, come la nobilissima stirpe 'azionista' ha tentato di progettare e attuare in Italia. Questo non significa che non si possano o non si debbano fare 'alleanze' tra forze politiche di diversa ispirazione finalizzate a un progetto alternativo al 'berlusconismo', anzi alleanze elettorali e politiche di tale impostazione sono lecite e legittime. Importante e' tenere fermo il principio di 'Libero Stato in Libera Chiesa', nessuna confusione e sovrapposizione di ruoli, ognuno facca il proprio mestiere separatamente ed autonomamente, senze ingerenze ed invasioni. Da cio' dipende tutto il resto: economia, ricerca, scuola, universita', immigrazione etc etc.
Nel salutare il compagno Carlo Lombardi mi dichiaro tendenzialmente d'accordo con le sue considerazioni.
Reputo che in una situazione politica così confusa, il far emergere profili politici, culturali e storici ben definiti potrebbe essere la carta vincente. Certo la RnP ha fatto gioire gran parte di tutti noi, così come la fine di quel percorso politico ci ha lasciati spiazzati e delusi; solo se sarà possibile individuare chiaramente le ragioni che decretarono l'"appassimento" della RnP e individuare tutti insieme (ovvero: socialisti, radicali, verdi oltre che associazioni ed esponenti singoli dell'aria laica-socialista-libertaria-ambientalista) eventuali motivi di ripartenza, potrà nascere una nuova avventura degna di tale nome.
Soccorrono in tal senso le parole di quel galantuomo come Massimo Bordin, il quale, in una recente intervista al SOLE 24 ORE ha dichiarato di ricominciare il «discorso interrotto della Rosa nel Pugno» e considererei anche quel che sostiene poco dopo" che il nostro Paese non può prescindere dalle battaglie politiche di libertà e progresso, passate e future, dei socialisti, dei radicali e dei verdi italiani"
Mi auguro che si possa ripartire veramente, consapevole che allo stato attuale sono maggiori le cose che ci uniscono rispetto a quelle che ci dividono......ma ci vuole coraggio.....ora o mai più!!!!!
allora concludo con la seguente esortazione e un mio personalissimo anelito: AVANTI..con GIUDIZIO, passione e tanto , ma tanto CORAGGIO.
ezio iacono da Licata
Chi mi conosce sa quanta importanza io riservi da sempre (e pretenda a sinistra) per le questioni fondamentali della laicità dello Stato e dei diritti civili individuali e tuttavia realisticamente, con questi chiari di luna "economico-salariali-fiscali", non credo si possa basare prioritariamente un programma elettorale e relative alleanze sul "preambolo anticlericale".
In area socialista ci abbiamo provato con la RnP ma i risultati, pur non negativi, non sono stati quelli sufficientemente sperati......è vero che gli italiani non sono in sostanziale maggioranza dei "cattolici osservanti" e confessional-clericali", ma sono invece molto ipocriti, culturalmente pigri ed assai poco inclini a sfidare laicamente ed a testa alta il potere secolare della Chiesa (o delle Chiese) con tutto il suo pervasivo ed invasivo portato socio-culturale (ed anche economico). Credo che su tale terreno bisognerà lavorare ancora molto sul piano culturale e non solo, senza isterismi ma con grande determinazione ed intelligenza strategica a 360 gradi - possibilmente lontano dagli impegni elettorali - per cercare di avvicinare quanto più possibile il nostro Paese agli standard di laicità europei.
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