lunedì 20 gennaio 2014

La profonda sintonia | idadominijanni

La profonda sintonia | idadominijanni

5 commenti:

maurizio ha detto...

Un ottimo articolo. Siamo al punto in cui è difficile distinguere fra tragedia e farsa.
Maurizio Giancola

francesco ha detto...

Intervento in buona misura condivisibile, questo di Dominjanni, se non
per l'eccesso di benevolo giustificazionismo nei confronti di D'Alema,
le cui propensioni inciucistiche non vanno perdonate e tantomeno
nobilitate, magari elevandole ad un tentativo alto di addomesticamento
delle spinte eversive del Berlusconismo... Purtroppo non di quello si
tratto'...
Quanto a Renzi, per capire dove vorrà portare la società e la Sinistra
italiane, che sembrano esserglisi consegnate con un entusiasmo degno di
miglior causa, ci vorrà forse qualche altra controprova prima di
emettere giudizi definitivi.
Intanto però, per restare al merito della legge elettorale, registriamo
questo: la Corte ha detto che occorre ridare ai cittadini la possibilità
di scegliere i propri rappresentanti, e ha detto che premi di
maggioranza abnormi non sono ammissibili. Ma qui, a quel che par di
capire, fanno l'esatto contrario. Infatti non ci si schioda dal
principio delle liste bloccate (ancorché ridotte a listine) per cui le
liste e gli ordini di lista (che sono poi il vero meccanismo che
stabilisce chi entra e chi no) continuano a deciderli loro. Inoltre si
ipotizzano premi alla coalizione vincente che superi il 35%, il che ci
riporta al concetto del premio "di minoranza". Se io prendo il 35% dei
voti espressi, vuol dire in realtà' che c'è un 65% che non mi ha votato
(e lasciamo stare che se contiamo anche gli astenuti quel 35 % si riduce
ancor di più). Sono dunque una minoranza (robusta, ma minoranza), e
perché mai allora dovrei essere messo nella condizione di governare da
solo? Se proprio vogliono dare un premio di maggioranza lo dessero
almeno a chi supera il 50% + 1 (com'era nella Legge Truffa), e
prevedessero il ballottaggio per chi non raggiunge quella soglia. Così
almeno ci sarebbe un minimo di rispetto alla regola secondo cui governi
se hai davvero la maggioranza dei voti e senno' devi cercare di metterti
d'accordo con gli altri.
No.
La verità e' che questi sono degli apprendisti stregoni, che
costruiscono giocattoli assurdi, guardando solo al piccolissimo
cabotaggio (accreditarsi come riformatori, distruggere Alfano, mettere
in difficoltà il governo) senza avere idea di
dove questo li possa portare. L'unica cosa certa e' che non vogliono
ridare la sovranità ai cittadini... Gli Italiani li dovrebbero duramente
punire per questo, e far scoppiare loro il giocattolo nelle mani. Un
saluto Francesco Somaini.

felice ha detto...

Lo stupefacente è che persone normali coma Ida Dominijanni, sia pure intelligenti e per professione vicine alla politica, abbiano una lucidità maggiore di leader consacrati alle "primarie" da milioni di voti. La sua conclusione la condivido con questa svolta il NCD, che non si riduce ad Alfano, rientrerà nel blocco leaderato da Forza Italia. In un dibattito televisivo avuto su Class TV con il Tesoriere dell'IdV on. Rota mi ero stupito della convinta adesione all'accordo sull'italo-hispanicum, anzi gli portava la importante cauzione/avallo, come ripeteva ad ogni piè sospinto, di veri e comprovati anti-berlusconiani( fornitrice però in proporzione del maggior numero di "responsabili" salvatori del Cavaliere): l'IdV è lontana dalla soglia del 5% per le forze coalizzate. Il fine di questa legge è avere una lista acchiappatutto PD-Renzi Presidente, nella quale gli alleati nel numero e con l'identità scelta da Renzi: lo schema Nencini, che si merita il titolo di precursore. Così è proprio la fine del progetto come Partito Nuovo, progetto che non ho condiviso, anzi avversato, ma che aveva una sua dignità. Ida ha ragione non è l'incontro e il luogo il fatto principale, anzi questa discussione è stata uno strumento di diversione di massa. Più l'opposizione riguardava l'incontro in sé, meno ci si occupava del contenuto e quindi si raggiungeva lo scopo della non strana coppia : superare nei fatti la polarità berlusconiani-antiberlusconiani come roba da vecchi, mentre si deve apprezzare che c'è un accordo in perfetta sintonia non solo sulla legge elettorale, nei fatti poco importante perché tanto non si vota fino al 2015, ma sulle riforme istituzionali, pericolosissime per la democrazia, che le devono precedere. Continua lo smantellamento degli organi elettivi rappresentativi per ridurre i costi della politica, prima i Consigli Provinciali ora il Senato della Repubblica e la riduzione del numero dei Deputati, eletti con liste bloccate alla faccia dell'art. 67 Cost, sul divieto di mandato operativo e degli interessi della Nazione e non dei capi-partito, che i parlamentari dovrebbero rappresentare. E' ancora d'attualità la liquidazione della Fondazione VALORE ITALIA, costata inutilmente finora 50 milioni di euro, poco meno di un terzo del costo annuo dei senatori, 315 elettivi( nominati) + quelli di diritto e a vita. Ma questi sono costi che non vengono calcolati come costi della politica, come i super stipendi dei manager pubblici, delle tangenti e degli sperperi clientelari. Riuscirà il golpe? Ha buone probabilità per 2 ragioni principali 1) nel corpo del PD l'unico lascito della grande tradizione del PCI è la preminenza del Segrerario Generale, che ha sempre ragione, e la mentalità del Centralismo Democratico; 2) perchè non ci sono forze politicamente organizzate in Parlamento in grado di opporsi, quando si tratterà di sceglire se salvarsi in una decina o rischiare il posto di parlamentare e fuori dal Parlamento non ci sono consistenti movimenti di resistenza civile. Soprattutto a sinistra non c'è un'offerta adeguata alla domanda crescente di una società più giusta e più solidale e quindi più libera: in altre parole di un superamento con mezzi democratici dell'ordinamento economico e sociale esistente verso una società socialista. Il socialismo come socializzazione del potere e superamento graduale, anche attraverso l'intervento pubblico, degli ostacoli, che " limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."(art. 3, c. 2 Cost) pare non essere più all'ordine del giorno dell'agenda politica a sinistra









dario ha detto...

Caro Felice, la scelta che Rete Socialista ha assunto domenica scorsa di porsi quale "sentinella" sulla legge elettorale aveva ed ha un suo senso, la nostra legittimazione deriva dalla tua pervicacia di insistere su un ricorso che tutti davano per perdente e che invece ha vinto, oggi dobbiamo attrezzarci per preparare un nuovo ricorso perchè, come giustamente dici tu, il Berlurenzinum sarà approvato dal Parlamento, perchè garantisce ai nominati (fedeli ai boss) un'altra nomina.
Dario Allamano

maurizio ha detto...

Francesco ha ragione quando dice che l'articolo di Ida Dominijanni, che pure ho definito ottimo, pecca di eccessivo giustificazionismo nei confronti di D'Alema. Il fatto è che più si va avanti più si è costretti a rimpiangere il passato nonostante tutti i difetti. Se poi finisse con un ballottaggio fra Berlusconi e Grillo che diranno tanti pennivendoli di pseudo-sinistra che oggi applaudono?
Maurizio Giancola