venerdì 24 gennaio 2014

Luciano Belli Paci: Non lo fo per piacer mio

L'intervista di D'Alimonte (il suggeritore di Renzi sulle questioni elettorali) sulla Repubblica di ieri mi ha ricordato il motto "non lo fo per piacer mio, ma per far piacere a Dio". Riporto alcune risposte del professore: Giovanni Sartori sostiene che la vostra proposta è peggio della legge truffa del 1953. Dice che è un "pastrocchium". (...) Anch'io, come lui, avrei preferito un sistema basato sui collegi uninominali e sul doppio turno. Ma ci siamo trovati di fronte alla netta ostilità di Berlusconi". Lui è convinto che al secondo turno molti dei suoi elettori non vadano a votare La soglia che avete fissato per il premio, 35 per cento, secondo molti è troppo bassa per giustificare il premio di maggioranza. "Non siamo riusciti ad alzarla. Evidentemente Berlusconi spera di vincere al primo turno, evitando il ballottaggio. [sulle preferenze] Ma perché non uscire da questo vicolo cieco adottando i collegi uninominali proporzionali del vecchio Senato, che sarebbero perfettamente compatibili con il meccanismo adottato? "Berlusconi non vuol saperne. Perché vuole controllare lui chi verrà eletto, mentre con i collegi proporzionali non potrebbe farlo, perché i risultati sarebbero difficilmente prevedibili". Sulle prime, leggendo queste frasi, uno potrebbe pensare: ma guarda che fesso questo Renzi, ha concesso a Berlusconi tutto quello che voleva ! Poi, riflettendo meglio, si arriva a capire che su ciascuno di questi punti il segretario del PD lo ha fatto "per piacer suo". Sono i soliti ladri di Pisa ! Invece è il caso di segnalare che Pippo Civati si distingue ancora una volta con proposte di grande buon senso: http://www.repubblica.it/politica/2014/01/23/news/elettorale_proposte_civati -76743765/ Bene, anche se finisce sempre per apparire un alibi consolatorio per tutti quelli che soffrono soffrono, ma restano comunque lì ... avvinti ai ladri di Pisa. Luciano Belli Paci

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