giovedì 23 gennaio 2014

Salvatore Salzano: Il socialismo divide la sinistra?

Cari compagni, vorrei condividere con voi una riflessione. Poco fa su facebook ho letto un commento, di uno di sinistra (?), che diceva "la parola Socialista oggi rischia di dividere la sinistra". Mi è venuta istintiva la necessità di rispondere, di getto, senza pensarci su, e gli ho scritto questo che vi allego, però, dopo avergli risposto, mi sono fermato a riflettere su quante scorie ci siano da rimuovere se vogliamo riunire la sinistra. Comunque: questa è la mia personale risposta in 90 secondi (con tutti i limiti del caso e della fretta): Divisivo? Guarda che lo spirito del Socialismo, storicamente parlando, deriva dritto dritto dall'Illuminismo, che è la prima volta che, nella storia, si pone in discussione in modo ampio e sistematico, il potere assoluto che relegava al ruolo di reietti milioni di persone. Non a caso di li a poco abbiamo la rivoluzione Francese, che con le sue tre bellissime parole ha sintetizzato la svolta: Libertà, Uguaglianza, Fratellanza. Da li, per tutto l'800, sono fiorite ottime analisi e il seme è gemogliato tantissimo: dagli Utopisti a Marx. Il Socialismo è tutto in quel filone di pensiero. Poi nel '900 le tragedie di due guerre mondiali, l'esperienza dell'URSS, la guerra fredda, hanno posto il pensiero socialista di fronte a tante contraddizioni che spesso sono state affrontate in modo diverso. Ad esempio l'esperienza comunista, ha deciso che la variabile "Libertà" fosse meno importante delle altre, e ha messo il partito al centro dell'agire politico. Abbiamo visto cosa è successo. Per non parlare poi di Tony Blair e della terza via, altro disastroso esperimento. Poi il crollo del muro e le sfide del nuovo millennio ci hanno costretto a ragionare su nuove problematiche: globalizzazione, limiti ambientali, strapotere della finanza, etc etc....... e quindi oggi, tutto quel filone di persone che vogliono riconoscersi in ideali di giustizia, libertà, lotta allo sfruttamento....... è dalla radice del Socialismo che devono ripartire, ovviamente meditando sugli errori commessi, ma ricordando sempre che Socialismo è il superamento di questo ordine economico, nel rispetto della dignità e della libertà degli individui, per un mondo più giusto. Se questo significa dividere la sinistra, dimmi tu con cosa la teniamo insieme, con la colla Vinavil??????

1 commento:

franco ha detto...

Quale sinistra dovrebbe dividere la parola socialista? Quella di Renzi? No scherziamo. Se chi ha attraversato la temperie della sinistra italiana, comunista e socialista, non trova il coraggio di confrontarsi sull'oggi e di proporsi alla società italiana odierna allora sì che siamo proprio tagliati fuori. Serve una riflessione di questo tipo per recuperare prima di tutto autonomia e identità. Grazie per la vostra attenzione e la vostra pazienza Franco Astengo
(per esperienza comunista non intendo Rifondazione che, per cause che sarebbe troppo lungo spiegare, non appartiene alla storia della sinistra comunista in Italia, ma è stata altra cosa impasto di personalismo/movimentismo/governismo. Pensate ad un partito che nell'occasione del G8 di Genova si infila nel Genoa Social Forum. Cosa c'entra con il PCI e le altre aree di tradizione comunista in Italia come il Manifesto -PdUP nel quale ho militato per molti anni. Così come non appartiene a questa storia l'attuale Manifesto ormai tutt'altra cosa). Questa digressione tanto per chiarire. Ancora grazie Franco Astengo