domenica 19 maggio 2013

Vittorio Melandri: Depistaggi

Depistaggi Premessa. Per essere valido un depistaggio deve funzionare come un virus parassita, ovvero ha bisogno di un corpo ospite nel quale infilarsi e che sia ben credibile e visibile, e così il virus-depistaggio si può sviluppare in tutta sicurezza, produrre i suoi effetti, e quando anche l'ospite si accorgerà del danno, gli effetti avranno inciso su tutto quello cui erano da principio destinati, e magari ci sarà anche quell'effetto collaterale, una specie di ciliegina sulla torta, che consiste nella distruzione del corpo ospite, ovvero della sua credibilità. Maggio 2013 depistaggio 1 - l'agenda rossa Su la Repubblica compare l'immagine di quella cosa indicata come l'agenda rossa di Borsellino, ancora il giorno dopo lo scoop, si legge, ad esempio su "il manifesto" che l'agenda è accanto al corpo dilaniato del giudice massacrato in via D'Amelio. Ma non è vero, il corpo accanto al quale appare una "macchia rossa" è quello dell'agente Emanuela Loi, e la macchina accanto alla quale giacciono non è quella del giudice. Come mai, proprio all'indomani di altre immagini in cui si scorgono maneggi attorno alla borsa del giudice dove da sempre si è ritenuto l'agenda dovesse essere, l'agenda viene di colpo immortalata fuori dalla borsa e lontana dal giudice? Opera di un maghetto?, conseguenza della prudenza del giudice che ogni volta che scendeva dalla macchina affidava la preziosa agenda ad un agente diverso?, opera di un caso su un milione infine che l'esplosione dilania il corpo della povera Loi e deposita intatta accanto a lei l'agenda che aveva in mano? Maggio 2013 depistaggio 2 - l'ineleggibilità di Berlusconi Guglielmo Epifani neo segretario del PD, interpellato sul tema della ineleggibilità di Silvio Berlusconi, dichiara che i parlamentari interessati dall'argomento, dovranno studiare il dossier che verrà presentato alla Giunta per le elezioni del Senato. Ad essere franchi in questo caso, visto che il dossier è studiato da circa vent'anni, vedasi le firme di Paolo Sylos Labini ed altri in calce ad uno dei tanti studi fatti, più che di un "depistaggio", sembra trattarsi di un "desegretario". Maggio 2013 depistaggio 3 - la non testimonianza del Presidente Giorgio Napolitano Poichè il Presidente della Repubblica, se chiamato a testimoniare in un processo, deve essere ascoltato dai giudici richiedenti presso la sua dimora al Quirinale, basta che il Presidente non apra la porta, e certamente non si possono mandare sul Colle i carabinieri a prenderlo. Come è stato con sconforto osservato, parola di un irriconoscibile Michele Ainis, sino a qualche tempo fa apprezzato costituzionalista. Maggio 2013 depistaggio 4 - la non riforma della legge elettorale detta porcata Basta cambiare la dimensione del premio di maggioranza ed il gioco è fatto, oppure, in alternativa, basta tornare al Mattarellum che era meglio del Porcellum. Ovviamente il tutto dopo che si sia stabilito con riforma costituzionale che richiederà mesi se non anni, il nuovo assetto delle istituzioni da eleggere. Andremo di nuovo a votare con il porcellum e tutti diranno che non c'era alternativa. vittorio melandri

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