mercoledì 29 maggio 2013

Felice Besostri: Contributo al CN del PSI

Cari Compagni del Consiglio Nazionale Non ci sarò al CN. Sono rientrato da un lungo e politicamente interessante soggiorno in Cile e l'arretrato che mi trovo in studio con scadenza processuali proprio mercoledì mi impediscono di esserci. D'altra parte compito di questo CN è quello di convocare il Congresso per l'autunno. Dovrebbe essere un Congresso di rinnovamento, ma con la nostra norma del tesseramento biennale c'è poco da rinnovare. La platea degli iscritti, pare, si sia ridotta alla metà. Dovremmo mettere una norma transitoria che preveda per giovani e donne una deroga. In parallelo al Congresso del PSI si devono prendere iniziative di aggregazione dell'area che possiamo definire di "socialismo largo": circoli ed associazioni spesso hanno tenuti vivo il nome anche dove il PSI era scomparso.Il risultato elettorale e le vicende del PD si riflettono sull'intera sinistra e dentro questa sinistra la voce socialista è flebile, anche perché nbon ha mai perseguito con decisione una politica: si è passati da alleanze elettorali con Segni a quelle coi Verdi, da quelle con Dini alle liste di Sinistra e Libertà nel 2009. Scegliere di essere collocati a sinistra dello schieramento politici non comportava di far sconti a nessuno o di dover rinunciare ai nostri valori ed ad un nostro profilo autonomo. La Costituente Socialista poteva essere lo strumenti, se non fosse fallita anzitempo. I gruppi dirigenti del PSI, tra i quali mi metto anch'io, hanno le loiro responabilirtà, ma è evidente che le elezioni anticipate del 2008, frutto della convergenza tattica di Bertinotti e Veltroni, tanto per semplificare, hanno impedito che si celebrassero le Europee con un PSI e una sinistra complessivamente ancora in Parlamento, invece che eliminata dalla L. 270/2005 per il Parlamento Nazionale e con le modifiche alla legge elettorale europea anche da quello europeo. Nella sinistra non si doveva portare pace, ma guerra, ma avendo ben chiara la meta di una sinistra parte integrante del socialismo europeo ed internazionale. Porre la "Questione Socialista" non come il problema dei socialisti, ma dell'intera sinistra italiana, che se non risolta è la causa prima della sua debolezza. Allo stesso modo che la Questione Meridionale da Dorso a Salvemini e fino a Gramsci è una questione nazionale, non degli sfortunati abitanti di quelle plaghe. Il progetto del PD, che è nato accelerando la Caduta de Prodi e che ha fatto il deserto a sinistra, è in affanno, e non saranno i risultati di questa tornata amministrativa di questa tornata amministrativa a rianinarlo. Tuttavia finché sarà la migliore macchina elettorale del centro Sinistra le sue contraddizioni non scoppieranno. D'altra parte siamo in una crisi economica, istituzionale sociale, politica e morale, di cui non si vede la fine e perciò chi ha qualcosa da difendere interessi, potere lo difende anche a costo di nettersi di traverso dell'opinione pubblica o di assecondarne gli istinti più bassi. La politica rinuncia ai suo ruolo, quello previsto dall'art. 49 Cost., che non a caso è stato attuato. Veniamo a noi. A un precedente appuntamento impegnato in uno dei tanti episodi della mia lotta al porcellum avevo sottoscritto i due documenti delle opposizioni, antipando a loir fusiuone. Da allora poco ho sapurto e anche in questi giorni nulla so di comne le opoisizioni si presenteranno al CN. Si continua così in un metodo poco partecipato, che ha un senso per chi è in maggioranza e politicamente sbagliato. Chi non è mai stato in maggioranza, a differenza di alcuni di voi, vuole portare avanti una linea politica alternativa a quella praticata. Come è possibile farlo ? Materializzandosi in un CN, leggendo un documento preparato da un gruppo ristretto e alzare la manina. Questa idea di partito e di politica in cosa si differenzia da quella della maggioranza? Il Congresso porrà a confronto programmi e idee alternative, per fare crescere, e non frantumare, il Partito, farlo diventare un riferimento dell'area socialista grande, di cui è parte , ma che nel PSI non si esaurisce.Per la costruzione della piattforma congressuale non dobbiamo rinchiuderci nel passato, ma avere riferimenti anche fuori, anzi soprattutto fuori. A questa sfida di conquistare donne e giovani, nel gruppo parlamentare c'è una sola deputata, sono chiamati tutti maggioranza ed opposizione. Quando la crisi richiederebbe risposte socialiste nel senso di ridurre drasticamente le diseguaglianze e le ingiustizie, non si può tollerare che non ci sia un grande ed autorevole soggetto politico socialista e non solo nel nome. Felice Besostri

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