lunedì 2 marzo 2020

Franco Astengo: Numeri da Napoli e Roma

NUMERI DA NAPOLI E ROMA di Franco Astengo Non sono analizzabili in maniera generalizzata i dati emersi dall’esito delle elezioni suppletive svoltesi a Napoli e Roma per un collegio senatoriale e per un seggio alla Camera dei Deputati. Le due situazioni risultano quanto mai difformi fra loro e sarebbe quindi velleitario fornire una qualche indicazione di carattere politico generale. Tre soli elementi possono meritare di essere segnalati con tutta la cautela del caso: 1) L’astensione (derivante però da una molteplicità di fattori e quindi non indicabile come elemento generalizzabile di incremento della disaffezione). A Napoli su 357.299 iscritti nelle liste abbiamo avuto 33.526 voti validi (9,38%). 2018: 203.491 voti validi su 341.677 iscritti ( 59,95%). Sono mancati all’appello 169.965 suffragi espressi validamente. A Roma su 186.234 elettrici ed elettori si sono contati 32.622 voti validi (17,51%). 2018: 159.814 iscritti per 115.346 voti validi ( 72,17%). Voti validi perduti, fra il 2018 e il 2020: 82.724. 2) In questo quadro di drastica riduzione nella partecipazione al voto l’elemento di maggior rilievo e che può essere indicato come di carattere generale è rappresentato dal consistente calo del Movimento 5 Stelle (dato che ormai si rileva in tutte le tornate elettorali a partire da quella Europea del 2019, nella quale il MoVImento aveva già fatto rilevare una notevole flessione). Nel collegio di Napoli il Movimento 5 stelle è sceso da 108.189 voti a 7.533 con una perdita di 100.656 voti pari al 59,22% del calo complessivo verificatosi nell’espressione dei voti validi. A Roma i 5 stelle partivano da 19.363 voti, ne hanno avuti 1.422, con un meno 17.941 pari al 21,68% del totale del calo di espressione di voti validi. Dal punto di vista della percentuale di conservazione del voto a Napoli sono rimasti al MoVImento il 6,96% dell’elettorato precedente e a Roma il 7,34%. 3) Emerge un elemento di tenuta da parte dello schieramento di centro – sinistra. A Napoli nell’elezione suppletiva 2020 il candidato del centro sinistra è stato eletto con 16.243 voti, migliorando la somma dei voti ottenuti nel 2018 dal PD e alleati da una parte e da LeU: totale che assommava a 12.583 voti con un incremento di 3.660 suffragi. Più difficile per il centro sinistra la situazione di Roma Roma, nel collegio dove nel 2018 era stato eletto Paolo Gentiloni e ieri il ministro Gualtieri la somma dei voti raccolta è stata di 20.304 voti. Nel 2018 si erano avuti 48.506 voti per PD e alleati e 5.973 al candidato di LeU per un totale di 54.479 suffragi. Il calo complessivo è stato quindi di 34.175 voti. Il centro sinistra ha quindi mantenuto a Roma, nelle già segnalate condizioni di calo complessivo nella partecipazione al voto , il 37,26% del proprio elettorato. Si tratta di dati particolarmente significativi in ispecie quelle riguardanti il M5S indicabili quale espressione di una tendenza generale che rende l’attuale Parlamento, e soprattutto l’attuale maggioranza nei suoi equilibri interni e nell’espressione della leadership di governo, in possesso di non facile sintonia con gli orientamenti di fondo che l’elettorato ha fin qui espresso in diverse occasioni . Nel quadro di una forte volatilità elettorale e di una fragilità congenita del sistema, anche al riguardo del rapporto tra potere centrale e potere periferico, ne risente così fortemente l’azione dello stesso governo ,sollecitata tra l’altro da pulsioni inedite come quella derivante dall’epidemia.

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