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martedì 20 settembre 2016
Franco Astengo: Rinvio nel pantano
RINVIO NEL PANTANO di Franco Astengo
Il rinvio dell’esame da parte della Corte Costituzionale dei ricorsi riguardanti l’Italikum conferma il vero e proprio pasticcio nel quale è stata cacciata l’Italia, dal punto di vista istituzionale e costituzionale, da questo governo.
Da un lato si conferma quanto sempre negato al riguardo del nesso strettissimo esistente tra la nuova legge elettorale e il quadro di deformazioni costituzionali fatto approvare dal Parlamento: il meccanismo di restringimento dei margini di esercizio della democrazia repubblicana che rappresenta l’obiettivo vero da raggiungere per questo Regime si tiene soltanto attraverso questo combinato risposto e la Corte lo ha ben ampiamente dimostrato con questo inopinato rimando “sine die” (anche perché la data di svolgimento del referendum confermativo continua a mancare).
Una situazione gravissima dal punto di vista puramente democratico.
Un rinvio nel pantano, quando il pantano è quello libico dove dopo aver sbandierato per mesi e mesi l’esistenza di un governo di unione nazionale ci si trova al centro, anzi dalla parte perdente, di una guerra civile all’interno della quale l’Italia, dopo la pagliacciata di Ventotene e lo scacco di Bratislava, si ritrova isolata o meglio sottoposta alla solita subalternità agli USA.
Chi scrive, scusandosi per la noia arrecata, ritiene necessario che la sinistra eserciti la più forte opposizione sociale e politica (tanto più che le condizioni materiali di vita e di lavoro nel nostro paese peggiorano di giorno in giorno) ma la necessità di una svolta politica appare sempre più evidente ben oltre le prossime scadenze elettorali, in “primis” quella referendaria.
Il governo Renzi è un governo illegittimo che andrebbe allontanato al più presto: le elezioni anticipate con il sistema elettorale predisposto dalla sentenza 1/2014 che annullò il sistema elettorale del 2005 (con il quale fu eletto questo Parlamento di “nominati”) appaiono la sola soluzione possibile.
La sola strada possibile per l’Italia è appunto quella del ritorno alla legittimità costituzionale attraverso il voto espresso con un sistema di tipo proporzionale in modo da eleggere un Parlamento all’interno del quale trovare una soluzione di governo capace di affrontare il baratro nel quale è stata cacciata l’Italia.
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