sabato 22 dicembre 2012

Claudio Bellavita: Ringraziamo Pisapia e Doria

A festeggiare la candidatura del pm Ingroia di ritorno da un breve soggiorno in Guatemala c'erano, oltre ai festosissimi guatemaltechi che stan dipingendo ex voto alla loro Madonna nazionale, il fior fiore del populismo giustizialista italiano, che ha come icone i pubblici ministeri le cui inchieste non hanno avuto successo presso gli organi superiori di giurisdizione, ma solo presso la stampa scandalistica. Presenziava anche Orlando, che come amministratore non è mai stato granchè, ma come sfilatore professionista in cortei antimafia preferibilmente all'estero non ha eguali. La platea plaudente era assicurata dall'ultrasinistra spersa, divisa e confusa, che pensa di farsi rappresentare dai magistrati, che come noto non hanno colore, usano il nero: ma cosa non si fa pur di arrivare vicini allo sbarramento, sia pure con posizioni di terza fila. Penso che sarà la loro fine, con il discredito degli attuali , molteplici e verbosi leaderini che proclamano in modo asfissiante il loro essere così di sinistra che di più non si può, ma per governare non sono capaci, servono i magistrati, che anche loro non son tanto capaci, neanche di fare davvero i magistrati, ma sono popolari, e praticano la confusione nell'equilibrio dei poteri. Apprezzo molto la prudente saggezza della FIOM, che per quanto invocata, non si è fatta coinvolgere in questa lugubre carnevalata. Auspico che vengano introdotte norme che impediscano ai magistrati di farsi pubblicità politica a spese dei loro accusati. Facevano carriera così anche gli inquisitori dei regimi assoluti, inventandosi congiure contro il monarca...

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