venerdì 7 ottobre 2011

Claudio Bellavita: Gli indecisi garantiti, il bipolarismo e il porcellum

Se l'Italia viene declassata perchè ha un governo do persone screditate
che non riescono a affrontare i problemi, non è che il quadro politico
stia meglio.
Dalla nascita e dal continuo rafforzamento del terzo polo è evidente
anche solo ai cultori della grammatica che il bipolarismo non esiste più.
Eppure Berlusconi da una parte, i veltroniani dall'altro continuano a
parlarne come di una intoccabile tavola della legge, qualcosa di superiore
anche alla costituzione e se agli elettori italiani non piace più, pereant
elettores, meglio un colpo di stato...
In attesa che qualche genio della geometria politica adatti alla grave
situazione (grave per un branco di nominati che vogliono perpetuare i loro
privilegi e il loro potere a dispetto del voto, non per il 99,9% degli
italiani) l'antica formula delle convergenze parallele, la situazione si
presenta così:

-la maggioranza di governo sa che non sarà più maggioranza, cerca di
resistere più che può con tutti i mezzi e confida in qualche ripresa
magica del Berlusconi come nel 2006(difficile) o in qualche catastrofico
errore degli altri (possibile)

-permanendo il porcellum, è molto probabile la vittoria del nuovo ulivo
così come delineato a Vasto

-i veltroniani sono dilaniati tra partecipare alla vittoria del nuovo
ulivo, che aborriscono come formula e spostarsi sul terzo polo che
peraltro anche col loro apporto, elettoralmente misero, resterà terzo
anche nelle preferenze elettorali, e tanti dei troppi nominati da Veltroni
rischiano di stare a casa

Nè Bersani nè i veltroniani pensano di sottoporre a un congresso la
decisione, se rifare l'Ulivo senza la federazione della sinistra, o
allearsi al terzo polo lasciando fuori sicuramente Vendola, così impara a
parlare di primarie, forse anche Di Pietro.
Parlare di congressi e di voti potrebbe provocare la fastidiosa richiesta
di votare anche i nomi dei dirigenti,che invece nel PD sono tali per
grazia di Dio senza che c'entri per nulla la volontà della nazione. Come
piaceva a Solaro della Margherita, che, non dimentichiamo, era cattolico.
(PS, anche se sono di nuovo di moda i piccoli nobili piemontesi, non è
detto che tutti sappiano che Solaro era il primo ministro sardo che si
opponeva fieramente allo statuto: siamo matti, come dice Fioroni, si
comincia così e poi dove si va a finire...)

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