giovedì 20 luglio 2017

Felice Besostri: Intervento all'assemblea del 19 luglio

20170719CAMERADELLAVOROMILANOASSEMBLEA CON MONTANARI INTERVENTO DI FELICE BESOSTRI Questa assemblea si annuncia interessante se il confronto tra diverse ipotesi di mi aggregazione della sinistra-e non solo- cominceranno ad affrontarsi sui progetti: la parola programmi è insufficiente e dopo il programma dell’Unione del 2006 mi irrita e penso che non sia di buon augurio. Per non ripetere esperienze negative bisogna trovare un accordo autentico su 10 max 15 elementi essenziali di natura sistemica e strutturale, piuttosto che trovare un’intesa su un coacervo di proposte in cui ciascuno abbia quella che gli piace di più per giustificare che ci si presenti uniti al corpo elettorale pur rimanendo divisi mentalmente. Il buon Ciu enlai diceva di Stati Uniti e Urss, che anche se si dorme nello stesso letto si possono fare sogni diversi. Noi dovremo cercare di stare svegli. I problemi sono complessi e le difficoltà molte, nma pensiamo positivo perché fino all’alba del 4 dicembre non esisteva neppure l’idea di costruire una lista unica, che fosse preludio della costruzione di una nuova formazione. Gli elettori ignoti che hanno vinto il referendum hanno creato l’occasione politica di poter scommettere su un impegno dei cittadini e delle cittadine italiani, ma non sarebbe bastato se la Corte Costituzionale alla fine gennaio di quest’anno non avesse colpito ak cuore l’Italikum annullando un premo di maggioranza di 340 seggi attribuito comunque ad una delle due liste più votate al primo turno senza alcun riguardo al numero di votanti e della percentuale singola o complessiva delle due liste. Non dimentichiamo che le opposizioni avrebbero dividersi quel che rimaneva detratti i 340 seggi, il 12 uninominali del trentino Alto Adige della val d’Aosta e i 12 della circoscrizione estero, che il f referendum ha mostrato quanto sia manipolabile: 364 seggi in totale: un 3% di 266 seggi sono 8 seggi, mentre idi 630 sono 19. Scusate la brutalità ma la legge elettorale condiziona la possibilità d essere rieletti, una motivazione molto forte per i gruppi parlamentari esistenti. Se ci fosse un premio di maggioranza alle coalizioni, se ne è parlato e se ne parlerà. Su questo dovrà esserci un’ accordo chiaro perchè ha implicazioni politiche: dobbiamo essere contrari non perché siamo contro le coalizioni, ma perché siamo contro i premi di maggioranza, che alterano la rappresentanza e dopo 20 anni di leggi maggioritarie a cominciare dal mattarellum fino a quelle iuper maggioritarie incostituzionali del Porcellum e dell’Italikum abbiamo bisogno di votare almeno una volta con una legge proporzionale, che avrà i suoi difetti ma èp un momento di trasparenza e di verità di cui il popolo italiano ha bisogno. Altro punto è l’eliminazione dell’art. 81 dalla Costituzione, pe come è stato approvato e per quel che significa di subordinazione ale politriche dettte dal capitalismo finanziario, ma guai a non tendere ad un equilibrio di bilancio e ridurre il deficit di parte corrente è necessario per fare investimenti ed aumentare la spesa sociali, perché uil diritto alla salute e all’istruzione, per fare un esempio sono iritti fondamentali non soggetti allaer disponbiòlità finanziarie del bilcio dello stato finchè non saranno progresivamente tassati tutti i redditi e i patrimoni colpendo l’evaione e l’elusione fisacle e l’economia sommersa e criminale. Questo richie de non si facciano elenchi di spese senza indicare la loro copertura come richiedeva il vecchio art. 81 Cost. Parafrasando madame Rolland unità quanti delitti in tuo nome, cominciando da querlle forzate nel secondo dopoguerra nei paesi dell’Europa orientale per arrivare a quelle burocratiche come l’Arcobaleno, tra l’altro rese possibili proprio dall’accettazione di fatto delle liste bloccate dichiarate poi incostituzionali. L’appello all’Unità non basta per conquistare consensi, per di più se l si limita all’unità della sinistra un termine generico, che al più indica una posizione ma non dove si voglia andare insieme, dobbiamo dare un contenuto che è il progetto di società di cui parlavo all’inizio. A questa sinistra occorre un aggettivo o forse più se la vogliamo larga e plurale , l’unico da esclude è l’aggettivo sinistra una sinistra sinistra qualunque sia l’ordine di sostantivo e aggettivo è inquietante. Una sinistra alternativa, anticapitalista, laica, democratica, civica vanno tutte bene, purché non ci si dimentichi dei filoni ideali stori e percò un sinistra socialista, comunista e libertaria. L’importante che l’attuazione della Costituzione e la lotta alle diseguaglianze siano gli impegni prioritari. Se il compito è attuare la Costituizione non si può partire solo dalle alleanze per diferderla allora bastava un NO per unire ora dobbiamo trovare un SI’ alla misure necessarie per la sua attuazione. Dobbiamo evitare di votare con queste soglie differenziate del 3% alla Camera e 8% al Senato, ma dobbiamo agire come se ci fossero al momento delle elezioni Per tanto è chiaro che non c’è spazio per due liste, che tra l’altro sarebbero la negazione dell’obiettivo di tentare di dar vita ad un’unica formazione nella prossima legislatura. Le ultime elezioni amministrative hanno dimostrato la crisi del sistem elettorale comunale finora tropo osannato. . Un annuncio i legali antiitalikum depositeranno a breve un ricorso per èp poirtare in Corte Costituzionale anche quella legge È vero un fatto che i comuni da culla e palestra di democrazia son diventati l’incubatrce dell’incubo dell’uomo solo al comando. Non è un caso che il nostro Renzi sia un prodotto di quel sistema da Presidente di Provicia e Sindaco di Firenze.

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