mah...le correlazioni fantasiose degli economisti sono senza limiti:in Italia la partecipazione al voto è sempre stata superiore a quella della Francia, che ha una spesa sociale superiore e molto più efficente: quando le correlazioni danno come figura la rosa dei pallini di un fucile da caccia, meglio lasciar perdere....comunque attendiamo, speranzosi, che CL ci faccia una correlazione tra il numero delle novene parrocchiali e quello dei dottorati di ricerca
In emilia Romagna la non partecipazione al voto è stata una scelta politica: si tratta di dare una risposta politica e giuridica. Impariamo la lezione delle elezioni semi-libere polacche del giugno 1989. Ora i partiti non hanno alcun interese reale a contrastare l'astensione, anzi appena saranno elaborati modelli attendibili di chi propende al non voto, si potrà indirizzare la propaganda ad un costo minore ai sempre meno che andranno a votare fino al paradosso di Asimov. Negli Stati Uniti si era individuato l'elettore campione. Alle presidenziali decideva lui chi diventava presidente con un risparmio notevole di tempo e di denaro. Con le elezioni riservate a corpi sempre più ristretti (Nuovo Senato, province, Città Metropolitane) siamo avviati su una buona strada
2 commenti:
mah...le correlazioni fantasiose degli economisti sono senza limiti:in Italia la partecipazione al voto è sempre stata superiore a quella della Francia, che ha una spesa sociale superiore e molto più efficente: quando le correlazioni danno come figura la rosa dei pallini di un fucile da caccia, meglio lasciar perdere....comunque attendiamo, speranzosi, che CL ci faccia una correlazione tra il numero delle novene parrocchiali e quello dei dottorati di ricerca
In emilia Romagna la non partecipazione al voto è stata una scelta politica: si tratta di dare una risposta politica e giuridica. Impariamo la lezione delle elezioni semi-libere polacche del giugno 1989. Ora i partiti non hanno alcun interese reale a contrastare l'astensione, anzi appena saranno elaborati modelli attendibili di chi propende al non voto, si potrà indirizzare la propaganda ad un costo minore ai sempre meno che andranno a votare fino al paradosso di Asimov. Negli Stati Uniti si era individuato l'elettore campione. Alle presidenziali decideva lui chi diventava presidente con un risparmio notevole di tempo e di denaro. Con le elezioni riservate a corpi sempre più ristretti (Nuovo Senato, province, Città Metropolitane) siamo avviati su una buona strada
Felice C. Besostri
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