martedì 26 febbraio 2013

Salvatore Salzano: Riflessioni post voto

Cari compagni, due giorni fa su questsa mailing list, elirs@libero.it scriveva così: "il banco di prova delle teoria e degli enunciati è la "PRASSI". I socialisti perbene queste cose, con amarezza, conoscono e sanno. I moderni vendicatori saranno le "orde grilline" , protagoniste di una inedita forma rivoluzionaria, certamente capace di sradicare dalle poltrone dei palazzi parecchi marpioni. Un rinnovamento certamente benefico. Gli sviluppi sono da verificare, senza anticipazioni ipotetiche e pretestuose." Oggi, dopo i risultati elettorali, possiamo fare due cose: 1) piangere per l'ennesima sconfitta e dire che la colpa è sempre degli altri e cercare le ragioni del perchè è accaduto ciò che non volevamo (tradotto in termini filosofici significa dire "la colpa è della realtà che non si adegua al nostro pensare") oppure: 2) analizzare, da socialisti, quello che è realmente accaduto e capire quali sono i nostri spazi di azione. Io preferisco questa seconda strada. Vivo sulla cresta di una collina, nell'Oltrepo' pavese. Il 26 aprile del 2009 mi sono svegliato, dopo due giorni di pioggia, e affacciandomi dal terrazzo ho scoperto che tutto il mio terreno era franato a valle, e vivevo sull'orlo del precipizio. Invece di piangere e maledire il tempo e il terreno che non capivano le mie esigenze, mi sono fatto coraggio e ho cercato una soluzione per gestire il cambiamento: adesso, dopo una serie di interventi pensati ad hoc, con l'aiuto di un valido ed onesto geologo (fra l'altro era candidato SEL alla regione Lombardia), ho cambiato tutto il modo di concepire lo spazio dietro casa e l'ho trasformato in una comoda stradina che scende giù a valle. Per farla breve, da una frana ho realizzato qualcosa migliore rispetto a ciò che avevo prima. E' la stessa cosa per il quadro politico attuale. Di cosa ci siamo lamentati fino ad oggi? 1) il PD aveva ingessato e fagocitato la sinistra, perseguendo una politica di egemonia. 2) il PD non aveva il coraggio di mettere in atto politiche di sinistra, socialiste, in chiave moderna, da terzo millennio 3) la sinistra nel suo complesso non aveva la capacità di parlare alla gente, che non vedeva mai realizzate le promesse che la sinistra di volta in volta faceva.... c'era sempre da mediare, da essere realisti, da capire le ragioni dell'altro..... e intanto perdevamo consensi e credibilità. 4) i meccanismi di gestione della rappresentanza elettorale impedivano la possibilità di cambiamenti forti e duraturi. Adesso questo voto ha scardinato un sistema politico ingessato, che si perpetuava e non voleva cambiare niente. Io ho votato SEL, anche se sono fra quelli che non ha gradito per niente le primarie e l'alleanza con il PD, e lo sapevo che avremmo preso una batosta, perchè la gente è stanca e non c'è più tempo. Adesso però è successo qualcosa di imprevisto: a guardare i numeri ci sarebbe una maggioranza fortissima al Senato CSX + Grillo. E se andate a guardare il programma di Grillo, scoprirete che molte cose ci avvicinano a lui, e su altre si può discutere. Allora cosa aspettiamo? Forse temiamo il fatto che il PD vuole sempre fare la parte del leone e non accetta l'idea di un governo con un partito del suo stesso peso? Forse che riteniamo meglio governare con Monti che non con la gente incazzata? Forse vogliamo fare quelli che preferiscono sempre perdere piuttosto che assumerci il rischio di provare a fare qualcosa di serio? Forse vogliamo prenderci la responsabilità di lasciare il paese ingovernato credendo che poi alle prossime elezioni la gente ci dia il 51% dei consensi? E' venuto il momento di prendersi delle responsabilità davanti alla storia e davanti al Paese. Secondo me adesso possiamo pensare ad una ipotesi di governo che ci consenta di rompere nettamente con Monti, Berlusconi, ma anche con tanti moderati del PD, quelli che hanno sempre frenato ogni cosa, e pensare a un nuovo modello di economia, basato su green economy, cultura, ritorno del ruolo dello stato in alcuni settori strategici, rinegoziare le condizioni per stare in Europa, il reddito di cittadinanza....... insomma, su molti aspetti Nichi Vendola dice cose che dice anche Grillo. Solo che noi, la Sinistra, non avremmo mai avuto la forza di imporre nulla al PD, che ha mangiato in un sol boccone il PSI e ha demolito SEL. Adesso invece i rapporti di forza sono rovesciati. Paradossalmente, adesso c'è lo spazio per tornare a parlare di bisogni della gente, di centralità del lavoro, di ambiente... tutte cose che hanno a che fare con la parola Socialismo. E se in Italia abbiamo il coraggio di provare ad essere trainanti in questo cambiamento, le ripercussioni a livello Europeo e mondiale potranno essere positive. Certo, molte cose ci dividono da Grillo, ma a ben vedere anche dal PD ci dividono molte cose, e comunque le persone responsabili, ad un certo punto, cercano di vedere le ragioni dell'unità rispetto a quelle della divisione. Qualcuno dice che "questi" (i grillini) non li conosciamo e quindi non possiamo fidarci.... Perchè, forse il fatto che Berlusconi, Monti, Casini, Ichino li conosciamo significa che possiamo governare con loro? Ma non eravamo noi quelli che lottano contro i pregiudizi e hanno il coraggio di cambiare? Ci vuole molto coraggio, certo, ma in fondo, questa è una fase storica rivoluzionaria, si decidono i destini del mondo. Siamo allo scontro fra pensiero unico liberista e quel qualcosa non ancora ben definito che nasce come eredità del pensiero socialista, dei no-global, degli ambientalisti....... Se sapremo dare alla rabbia dei grillini una sponda rappresentata da valori profondi, i nostri, allora, con il loro coraggio e la loro freschezza, forse potremo veramente dire "vuoi vedere che adesso l'Italia cambia davvero?" Ecco un riassunto del programma di Grillo, per chi ancora non lo conoscesse: http://keynesblog.com/2013/02/07/la-grillonomics-analisi-del-programma-economico-del-movimento-5-stelle/ Salvatore Salzano

4 commenti:

claudio ha detto...

hai ragione, ma vorranno i grillini prendersi le responsabilità che gli elettori gli hanno affidato? uno per uno sono bravissime persone, ma avranno il coraggio di sfidare la follia (abbastanza interessata) del loro Guru? che mi sembra un Pannella con tassametro, a cui interessa solo l'audience sotto forma di clic sull suo blog. Al .seggio ho chiacchierato per tutto un giorno con uno dei suoi bravissimi ragazzi, che si è molto commosso quando gli ho detto che conoscevo il suo nonno socialista, che lui adorava, e che un po' mi stimava....

marilena ha detto...

Rispondo a Salzano, di cui ho apprezzato moltissimo quanto scrive e l'alllegato sul programma economico del M5S., riportando anche l'opinione del compagno Maurizio Giancola pervenuta attraverso la posta del Gruppo di Volpedo, unitamente alla mia risposta, che ritengo essere sulla stessa lunghezza d'onda del compagno Salzano.





"Concordo nettamente su tutto con Maurizio Giancola, di cui riporto sotto lo scritto.

Dirò di più, avendo avuto nel Comune di Milano l'esperienza di un consigliere grillino , quando ancora il Movimento 5 stelle non aveva tutta l'importanza - e il potere - che ora ha, se Bersani propronesse quanto Maurizio suggerisce, è possibile che trovi una sponda proprio fra i grillini.

Nell'esperienza di Milano, il consigliere grillino all'inizio è entrato con giovanilstica protervia e voglia di "menare le mani" politicamente parlando....dopo un breve periodo ha messo giù la testa e si è messo a lavorare. Peccato che sia di non grande levatura politica, ma quello che intendo dire è che dall'antipolitica infilati DENTRO la politica e nelle Istituzioni ora i grillini sono sotto gli occhi di tutta la nazione e dovranno rendere conto ai loro elettori di come metteranno in pratica gli obiettivi proposti in campagna elettorale. Voglio dire che, o falliscono e agli occhi del popolo

sono bruciati, o fanno veramente ciò che hanno promesso e allora Bersani potrebbe averli come alleati. Nello stesso tempo, in questa seconda ipotesi, rappresenterebbero finalmente la scossa giusta per smuovere il "timidissimo"... "

Marilena



Anonimo ha detto...

la situazione è drammaticamente instabile, può nel medio periodo esitare "a sinistra" o rifluire "a destra": sebrerebbe prerivoluzionaria o prereazionaria. Un 30% del paese appare corrotto e/o corruttore; un 10% è borghezia professionale e/o finanziaria politicamente moderata; un 60% è o moderatamente riformista, o più significativamente riformista, o bisognosa di riforme denocratico-popolari molto più radicali. Tutta la partita storico-politica oggi si gioca sul fatto che ci siano o meno le capacità di dar forma e disegno politico in parlamento e nel paese – dentro una crisi economico-sociale epocale – a questo 60% prima che si riorganizzi un centro-destra articolato e di governo in grado, tra l'altro, di disarticolare il PD. Un governo di cosiddetta "responsabilità nazionale" che coivolgesse il Pd, Monti e Berlusconi sarebbe il primo passo di questo moto politico regressivo. L'alternativa appare certo difficile e complicata ma sebrerebbe l'unica "salvezza"



giovanni ha detto...

cara Marilena,
lo spero sinceramente. Intanto, però, gli elettori grillini non hanno fatto voto disgiunto (qualcuno mi dice che in molti casi l'han fatto per Maroni). Quindi, il meno che si possa dire è che per loro Maroni (e Formigoni) e Ambrosoli (e quello che rappresentano) sono la stessa cosa...
Ciao
Giovanni