venerdì 13 gennaio 2012

Luciano Belli Paci: La truffa del referendum ha funzionato

In anteprima, una lettera che ho inviato al Corriere. Dubito che la
pubblicherà, essendo stato tra l'altro complice della truffa (anche se meno
di Repubblica).
Luciano Belli Paci


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LETTERA AL CORRIERE

Missione compiuta !

Come è stato già autorevolmente osservato (V. Onida), l'iniziativa
referendaria di Arturo Parisi ed Andrea Morrone è stata voluta e promossa,
più che nell'intento di raggiungere lo scopo dichiarato, nell'intento di
bloccare l'altra iniziativa referendaria promossa da Stefano Passigli, nel
presupposto che rispetto all'eventuale esito di quel referendum sarebbe
stato meglio conservare la legge attuale.
La missione può dirsi brillantemente compiuta. Il referendum Passigli,
certamente ammissibile, è stato spazzato via da un referendum manifestamente
inammissibile, che la Corte Costituzionale, confermando una giurisprudenza
nota da circa vent'anni, non ha potuto fare altro che bocciare. Così ci
terremo il porcellum, che in realtà piace a Parisi e soci perché impone un
bipolarismo artificioso e piace a tutti i partiti (anche quelli che si sono
sbracciati per raccogliere le firme per il referendum sapendolo
inammissibile) perché permette loro di scegliersi i parlamentari.
Un milione e duecentomila cittadini che hanno firmato in buona fede per
abrogare il porcellum sono stati raggirati, ed è bene che lo sappiano.

Luciano Belli Paci
avvocato in Milano

2 commenti:

mario ha detto...

Aspettando di leggere la sentenza della Corte (che potrebbe riservarci
qualche sorpresa non del tutto sgradevole ed aiutare l'iniziativa
giudiziaria di Aldo Bozzi e di Claudio Tani giunta quasi alla decisione,
davanti alla Corte d'Appello milanese), condivido la lettera di Luciano al
Corriere.
Mario Viviani

felice ha detto...

Ho scritto cose analoghe a quelle di Luciano, perché non trasformiamo
l'indignazione che Di Pietro cerca di sfruttare in un movimento positivo. Ho
chiesto di presentare un'istanza per anticipazione dell'udienza del 22 marzo
della causa che vuole mandare alla Corte il porcellum con effetti analoghi a
quelli del Passigli, potrebbe essere lo strumento per ottenere un minimo di
interesse mediatico. Scriviamo in massa a michele.ainis@uniroma3.it
zagrebelski e onida